Cultura
Scoperti cervelli umani conservati di 12.000 anni e sfidano la teoria della decomposizione
I ricercatori di Oxford hanno scoperto un notevole archivio di antichi cervelli umani che hanno resistito alla decomposizione
Un nuovo studio condotto da ricercatori dell’Università di Oxford ha messo in discussione le tradizionali opinioni secondo cui la conservazione del cervello nella documentazione archeologica è estremamente rara. Il team ha effettuato il più grande studio fino ad oggi della letteratura archeologica globale sui cervelli umani conservati, compilando un archivio che supera di 20 volte il numero di cervelli precedentemente compilato. I risultati sono stati pubblicati oggi sulla
La conservazione dei tessuti molli nella documentazione geologica è relativamente rara e, tranne nei casi in cui un intervento deliberato arresta il processo di decadimento (ad esempio durante l’imbalsamazione o il congelamento), la sopravvivenza di interi organi è particolarmente insolita. La conservazione spontanea del cervello in assenza di altri tessuti molli – cioè la sopravvivenza del cervello tra resti altrimenti scheletrati – è stata storicamente considerata un fenomeno “unico nel suo genere”. Questa nuova ricerca rivela, tuttavia, che i tessuti nervosi in realtà persistono in quantità molto maggiori di quanto si pensasse tradizionalmente, assistiti da condizioni che ne prevengono il decadimento.
Lo studio
Lo studio, condotto dalla ricercatrice Alexandra Morton-Hayward (Dipartimento di Scienze della Terra, Oxford), riunisce i dati di oltre 4.000 cervelli umani conservati provenienti da oltre duecento fonti, in sei continenti (esclusa l’Antartide) e in più di dieci lingue. Molti di questi cervelli avevano fino a 12.000 anni e sono stati trovati in documenti risalenti alla metà del XVII secolo. Questi tessuti rimpiccioliti e scoloriti sono stati trovati conservati in tutti i tipi di individui: dai reali egiziani e coreani, ai monaci britannici e danesi, agli esploratori artici e alle vittime della guerra.
Analizzando la letteratura e interrogando gli storici di tutto il mondo, questa ricerca ha trovato una stupefacente serie di siti archeologici che restituivano antichi cervelli umani, tra cui le rive di un lago nella Svezia dell’Età della Pietra, le profondità di una miniera di sale iraniana intorno al 500 a.C. e la vetta delle montagne andine al culmine dell’Impero Inca.
Ogni cervello nel database è stato abbinato ai dati climatici storici della stessa area, per esplorare le tendenze su quando e dove sono stati trovati. Le analisi hanno rivelato modelli nelle condizioni ambientali associati a diverse modalità di conservazione nel tempo, tra cui disidratazione, congelamento, saponificazione (la trasformazione dei grassi in “cera tombale”) e concia (solitamente con torba, per formare mummie di palude).
La coautrice, la Professoressa Erin Saupe, del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Oxford, ha dichiarato: “questa documentazione di cervelli antichi evidenzia la gamma di ambienti in cui possono essere preservati, dall’alto artico agli aridi deserti“.
Il meccanismo alla base di questa straordinaria conservazione
Oltre 1.300 dei cervelli umani erano gli unici tessuti molli preservati, il che solleva dubbi sul perché il cervello possa persistere quando altri organi muoiono. È interessante notare che questi cervelli rappresentano anche i più antichi dell’archivio, con diversi risalenti all’ultima era glaciale. Il meccanismo di conservazione di questi cervelli più antichi rimane sconosciuto; tuttavia, il gruppo di ricerca suggerisce che la reticolazione molecolare e la complessazione dei metalli – proteine e lipidi che si fondono in presenza di elementi come ferro o rame – sono meccanismi possibili mediante i quali i tessuti nervosi potrebbero essere preservati su lunghi periodi di tempo.
Alexandra Morton-Hayward, autrice principale dello studio, ha affermato: “in campo forense, è noto che il cervello è uno dei primi organi a decomporsi dopo la morte, tuttavia questo enorme archivio dimostra chiaramente che esistono determinate circostanze in cui sopravvive. Se tali circostanze siano ambientali o legate alla biochimica unica del cervello, è il fulcro del nostro lavoro attuale e futuro. Stiamo trovando numeri e tipi sorprendenti di antiche biomolecole conservate in questi cervelli archeologici, ed è emozionante esplorare tutto ciò che possono dirci sulla vita e sulla morte dei nostri antenati”.
Un tesoro bioarcheologico
Trovare tessuti molli conservati è un tesoro per un bioarcheologo: generalmente forniscono una maggiore profondità e gamma di informazioni rispetto ai soli tessuti duri, ma meno dell’1% dei cervelli preservati è stato studiato per individuare antiche biomolecole. L’archivio non sfruttato di 4.400 cervelli umani descritto in questo studio può fornire spunti nuovi e unici sulla nostra storia, aiutandoci a comprendere meglio la salute e la malattia antiche e l’evoluzione della cognizione e del comportamento umani.
Pompei. La taverna di 2000 anni fa
La mappa babilonese del mondo …
Erez Avrahamov, 45enne residente a Peduel, in Israele, stava facendo un’escursione nella Riserva Naturale Tabor Stream in Bassa Galilea, quando ha trovato un antico sigillo a forma di scarabeo, risalente al periodo del Primo Tempio. Lo ha comunicato in queste ore l’Israel Antiquities Authority. L’oggetto antico è stato trovato ai piedi di Tel Rekhesh. Il sito è stato identificato come “Anaharat”, una città nel territorio della tribù di Issachar citata nella Bibbia da Giosuè (19:19). Tel Rekhesh è una collina – ricca di grotte, fonti d’acqua e pozzi – che si trova nella parte nord-orientale di Israele.
“Ho avuto due giorni liberi dal servizio riserve dell’IDF e ho deciso di approfittare delle giornate soleggiate per fare escursioni”, afferma Avrahamov. “Mentre camminavo, ho visto qualcosa che brillava per terra, e all’inizio ho pensato che fosse una perla colorata o una pietra arancione. Quando l’ho raccolto, ho visto che la pietra era incisa come uno scarabeo. Ho chiamato l’Autorità israeliana per le Antichità e ho comunicato la fantastica scoperta. ”
Ritrovato #iN fRANCAI RITROVATO Sarcofago Romano con all’interno il corredo funerario.
Il recanatese Michele Guzzini e la strabiliante foto di Orione.
Era il 17 dicembre scorso e l’ingegnere meccanico Michele Guzzini, nato e residente a Recanati, sfida il freddo della notte e, spinta dalla sua passione, l’astronomia e in articolare la fotografia astronomica, sale sui Sibillini con la sua macchina fotografica speciale e riesce ad immortalare Orione: una foto incredibile per la sua nitidezza scelta dalla NASA per la sua rubrica “Astronomy Picture of the Day”.
Al Media Inaf, il quotidiano online dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, racconta la storia di quella fotografia: “Sin da giovane, ho coltivato la passione per l’astronomia. Mi sono avvicinato alla fotografia astronomica nel 2008, grazie al mio caro amico di lunga data, Lorenzo. Con il suo telescopio e la sua macchina fotografica, abbiamo catturato le prime foto e iniziato a studiare le tecniche di astrofotografia.
Dal mio terrazzo di casa ho la vista su tutto il gruppo dei Sibillini, quindi riesco a valutare le condizioni atmosferiche, in particolare al tramonto, e capire se sarà la serata ideale. Così, domenica 17 dicembre, con meteo e Luna a favore, all’ultimo minuto decido di partire. Setup minimale, Nikon Z6 modificata, Nikon Z 85mm F/1.8 e inseguitore Star Adventurer.
Arrivo sul posto, in località Sassotetto, a circa 1500m s.l.m.. Non è il punto più buio dei Sibillini, ma ha il vantaggio di avere, in direzione sud, per alcuni chilometri, soltanto montagne. C’era più neve e ghiaccio di quanto pensassi, nonostante ciò sono riuscito senza troppi problemi ad allineare la montatura e iniziare subito le riprese. Il freddo sicuramente non aiutava me, ma aiutava la macchina fotografica. La bassa temperatura, sotto gli 0°, permette di ottenere immagini ancora più pulite limitando gli effetti del riscaldamento sul sensore di ripresa.
Col passare del tempo le condizioni del cielo sembravano migliorare, quindi ho scattato quante più foto possibili, ma sinceramente temevo che non sarebbero state sufficienti per ottenere il risultato sperato”. Il suo lavoro non è finito certamente lì perché ci sono volute altre ore d’impegno in camera oscura e al computer per rendere così chiara l’immagine degli astri fotografati.
La mia speranza è che, attraverso il mio lavoro, possa sensibilizzare un numero sempre maggiore di persone su questo problema ambientale. Attraverso la tecnica e la passione, cerco di condividere con gli altri le meraviglie dell’universo, invitandoli a sollevare lo sguardo e a porsi domande. Quando stiamo sotto un cielo stellato, con il telescopio, la macchina fotografica o semplicemente con gli occhi all’insù, ci rendiamo conto di essere parte di qualcosa di unico e apparentemente senza tempo che accumuna tutti gli esseri che abbiano mai vissuto sul pianeta terra”.
Orione, il Cacciatore, la supergigante rossa Betelgeuse, in alto a sinistra, svetta in una forte tonalità arancione. Numerose le stelle blu della costellazione, con la supergigante Rigel in basso a destra e Bellatrix in alto a destra. Nella cintura di Orione, si distinguono allineate le sue tre stelle – Alnitak, Alnilam e Mintaka – tutte distanti circa 1500 anni luce, nate dalle nubi interstellari. Appena sotto la cintura di Orione si trova una macchia luminosa e sfuocata, nota come Nebulosa di Orione. Infine, appena visibile a occhio nudo, l’Anello di Barnard: un’enorme nebulosa a emissione gassosa che circonda la cintura e la Nebulosa di Orione.
La colonna di Marco Aurelio,
La colonna di Marco Aurelio, la Colonna Antonina
fu costruito tra il 180 d.C., anno della morte di Marco Aurelio, e il 193 d.C., e i lavori di costruzione furono completati da Commodo, figlio e successore dell’imperatore.
Lungo la superficie della Colonna, in un fregio continuo che ricopre l’intero fusto, sono visibili le due campagne belliche condotte da Marco Aurelio contro i Germani (anni 172-173) e contro i Sarmati (anni 174-175), separate da la personificazione di una Vi…
Gregor Johann Mendel. La meteorologia, l’ozono e l’isola di calore. Un nuovo interessante studio di Rossano Morici, da oggi disponibile in ebook nella sezione “Libri digitali” del nostro sito
22 Gennaio 2024
E’ stata pubblicata il 25 novembre 2023 su Ecomarche news, blog di arte, letteratura, storia, musica e scienza la ricerca di Rossano Morici dal titolo «Gregor Johann Mendel, meteorologia, ozono e isola di calore».
L’autore, per una descrizione più precisa della figura di Gregor Johann Mendel in qualità di meteorologo si è riferito all’articolo di Jarmila Burianová e Kevin Francis Roche, pubblicato il 5 dicembre 2022, a 200 anni dalla nascita del grande scienziato moravo; e alla raccolta di studi sulle osservazioni meteorologiche da lui effettuate a Brünn (attuale Brno della Repubblica Ceca) nella prima metà dell’Ottocento, a cura di Rudolf Brázdil, Hubert Valášek, Jarmila Macková (2005).
Non tutti conoscono Mendel come meteorologo, ma quasi tutti ricordano la sua fama di «padre postumo della genetica».
Dalla ricerca di Morici si apprende che Mendel iniziò nel 1857 ad effettuare le misurazioni ed osservazioni meteorologiche presso il monastero dei fratelli Agostiniani nella stessa città. Egli registrò le misurazioni e le osservazioni con molta attenzione, aggiunse note dettagliate e pubblicò i risultati sulla stampa dell’epoca, avendo cura anche di inviare tempestivi rapporti all’Istituto Meteorologico Centrale di Vienna.
Nell’elenco degli scritti dello scienziato moravo predominano quelli di meteorologia, che riportano non solo i risultati delle sue misurazioni, ma anche opere che descrivono dettagliatamente le basi fisiche dei fenomeni meteorologici; un esempio di ciò è il suo impegno per l’uso meteorologico dei dati al fine di fare previsioni molto utili per gli agricoltori. L’esaustiva rassegna dei lavori scientifici di Mendel mette in evidenza uno scienziato con elevate specializzazioni, capace di analizzare i singoli fenomeni nel quadro di un’ampia consapevolezza dei processi naturali su scala globale: un talento speciale per l’osservazione, l’accuratezza, l’applicazione e la precisione.
È importante ricordare come Mendel determinò i livelli di ozono (O3) nell’aria. Nello specifico, ha misurato la quantità di ozono che credeva fosse presente nell’aria della città di Brünn e di altre località vicine. Fu quindi tra i primi a preoccuparsi dei possibili danni che l’ozono poteva causare all’uomo, agli animali, alle piante nonché all’ambiente.
Per questo motivo Rossano Morici menziona anche una ricerca di Jan Munzar sull’inquinamento urbano, il quale cita gli studi condotti da Gregor Mendel sulla meteorologia e sulla presenza di ozono (determinato con il metodo Schönbein) in quattro città della Moravia e della Slesia: Teschen, Kremsier, Brünn e Iglau, nel 1863.
Il suo grande interesse per la meteorologia è confermato anche dal fatto che, grazie alle sue misurazioni, notò che la temperatura dell’aria nel centro della città era più alta di quella in periferia. Solo alcuni decenni dopo queste intuizioni, i meteorologi iniziarono ad interessarsi al fenomeno «dell’isola di calore urbana», termine coniato dallo stesso Mendel.
Anche questo lavoro merita di essere conosciuto da un pubblico più vasto ed è per questo motivo che inseriamo questa ricerca nel sito della nostra biblioteca accanto agli altri libri digitali.
La Direttrice della Biblioteca Antonelliana
Patrizia Gabbanelli
Ecco qual è l’unico modo per superare la velocità della luce
C’è un limite di velocità nell’universo, la velocità della luce. Ecco come si può superare
Nel nostro universo ci sono alcune regole che vanno rispettate. Niente può mai superare la velocità della luce e niente con massa potrebbe mai raggiungere quella velocità, 299.792.458 m/s.
Negli ultimi decenni, però, gli scienziati hanno sviluppato teorie interessanti per cercare di aggirare questo limite. Alcuni hanno messo in mezzo i tachioni, particelle ipotetiche che potrebbero addirittura superare la velocità della luce: i tachioni, però, devono avere masse immaginarie e non esistono fisicamente. La relatività generale, poi, dice che una spazio sufficientemente deformato potrebbe creare una sorta di cunicolo spazio-temporale creando un percorso più breve da attraversare. Solo che non abbiamo mai visto un wormhole. C’è però un modo per battere la velocità della luce: passando attraverso un “mezzo”.
Il limite della velocità della luce
Partiamo dal presupposto che la luce è un’onda elettromagnetica. Certo, si comporta anche come una particella. Quando parliamo della sua velocità di propagazione, è molto più utile pensarla non solo come un’onda, ma come un’onda di campi elettrici e magnetici oscillanti. Nel vuoto, non c’è nulla che impedisce a quei campi di viaggiare con l’ampiezza che sceglierebbero naturalmente, definita dall’energia, dalla frequenza e dalla lunghezza d’onda.
Quando la luce viaggia attraverso un mezzo, cioè qualsiasi regione in cui sono presenti cariche elettriche (e possibilmente correnti elettriche), quei campi elettrici e magnetici incontrano un certo livello di resistenza alla loro libera propagazione. Se la frequenza rimane la stessa, tuttavia, significa che la lunghezza d’onda deve cambiare. E poiché la frequenza moltiplicata per la lunghezza d’onda è uguale alla velocità, significa che la velocità della luce cambia in base al mezzo in cui si propaga.
Limite invalicabile?
Perché diciamo che non si può superare la velocità della luce nel vuoto? Perché nel vuoto dello spazio la luce non ha altra scelta, se non quella di viaggiare a una velocità soltanto: 299.792.458 m/s. È anche la velocità con cui viaggia qualsiasi forma di radiazione pura (come quella gravitazionale) e anche la velocità con cui deve viaggiare qualsiasi particella priva di massa. Solo che la maggior parte delle particelle, nell’universo, una massa ce l’ha. Di conseguenza la velocità della luce nel vuoto è un limite a cui puoi solo avvicinarti senza mai raggiungere.
Cosa succede se la luce attraversa un mezzo
Prendiamo un prisma e proviamo a immaginare la luce che ci passa attraverso. Quando la luce viaggia attraverso un mezzo, i suoi campi elettrici e magnetici risentono degli effetti della materia che attraversano. Questo meccanismo ha l’effetto di cambiare la velocità con cui la luce viaggia. È anche il motivo per cui, quando guardiamo la luce entrare o uscire da un mezzo, o passare da un mezzo all’altro, sembra piegarsi. Sebbene sia libera di propagarsi, la luce ha una sua velocità di propagazione e la sua lunghezza d’onda dipende fortemente dalle proprietà del mezzo attraverso cui viaggia.
Il destino delle particelle
Tuttavia, le particelle subiscono un diverso destino. Se una particella ad alta energia che stava attraversando il vuoto si ritrova improvvisamente ad attraversare un mezzo, il suo comportamento sarà diverso rispetto a quello della luce. Le particelle, infatti, si muovono più lentamente della luce nel vuoto, ma più veloci della luce rispetto al mezzo in cui entrano. Questo è l’unico modo fisico in cui le particelle possono superare la velocità della luce. Quando lo fanno, viene emesso un particolare tipo di radiazione, la radiazione Cherenkov.
Quando una particella carica attraversa un mezzo, può sia collidere con altre particelle, che avere un effetto diretto sul mezzo attraverso il quale viaggia. In quest’ultimo caso provoca la polarizzazione delle particelle nel mezzo. Cariche simili si respingono e cariche opposte si attraggono, in risposta alla particella carica che sta attraversando il mezzo. Una volta che la particella carica è “fuori mano”, tuttavia, quegli elettroni tornano al loro stato fondamentale e quelle transizioni causano l’emissione di luce. È ciò che succede nei serbatoi d’acqua che circondano i reattori nucleari.
2024: un anno di eventi astronomici
Il nuovo anno 2024 ci riserverà pochi eventi astronomici importanti, ma noi ci accontenteremo ugualmente… Ho trovato un altro evento importante da segnalare!
… proprio perché alcuni di questi sono parecchio interessanti e challenging.
Per scrivere questo articolo mi ero ispirato ad uno apparso su UniverseToday, ma poi l’ho abbandonato in quanto era particolarmente dedicato ad una platea di astrofili abitanti negli Stati Uniti: come sappiamo, in generale quasi tutti gli eventi che si possono osservare oltreoceano da noi non sono visibili e viceversa.
Perciò ho seguito altre strade, quali Occult4 per le occultazioni, Stellarium per le immagini ed altri programmi e siti più affidabili.
Come dicevo, quest’anno non ci riserva granché, ma tutti gli eventi che vi indicherò potranno essere seguiti e gustati, soprattutto da chi si affaccia all’Astronomia, ma i più esperti troveranno senz’altro pane per i loro denti.
Iniziamo dunque una serie di segnalazioni in ordine cronologico, per alcune delle quali scriverò un articolo dedicato all’evento, poco prima che si verifichi : diamo il via a questa specie de “Il cielo dell’anno“.
Iniziamo con una piccola Luna Piena
In particolare quella del 25 febbraio (alle 13:31) si verifica in coincidenza con la Luna nel punto più lontano della sua orbita, l’apogeo, in tutto quest’anno, per cui è stata ribattezzata come minimoon : in quell’occasione il suo semidiametro apparente sarà di 29’10”, dal momento che la sua distanza sarà di 409483km mentre in media viaggia a 384000km dal nostro pianeta.
Una Luna Piena si può osservare bene o male in tutto il mondo, da noi, oltreoceano, in Asia, in Africa, ecc : basta aspettare che sorga.
Questo lo dico perché dall’orario indicato si capisce subito che la Luna Piena si troverà sotto l’orizzonte nel nostro continente e quindi dovremo attendere che sorga per poterne osservare una fase già al di sotto del 100%.
Poco male… lo spettacolo è comunque assicurato.
Una congiunzione…
… che ho trovato con Occult4 grazie alla serendipity (stavo cercando la longitudine eclittica di Nettuno per un altro articolo…) ed ovviamente anche questa sarà molto difficile!
Avverrà il 29 aprile e vedrà come attori inconsapevoli Marte e Nettuno, in una congiunzione stretta, appena 2′, ma a rovinare ovviamente il tutto è che avviene con la coppia di pianeti sorti da poco, quindi molto bassi sull’orizzonte ed alle 6:30 quando già il cielo si sta per illuminare a giorno.
In queste due immagini vediamo la coppia alle 5 di mattina
molto bassi sull’orizzonte, mentre un’ora dopo
sono a 14° di altezza, ma sono già in un cielo molto luminoso.
Da questo punto di vista l’anno 2024 non concede nulla…
Una congiunzione assolutamente challenging
Il 4 giugno i due pianeti Giove e Mercurio si incontreranno da vicino in cielo (ovviamente solo prospetticamente ) : la distanza angolare tra i due oggetti del Sistema Solare sarà di qualcosa in più di 7′: il problema anche in questo caso è che il tutto avverrà intorno a mezzogiorno, per cui l’evento potrà essere osservato con varie difficoltà vista la forte luce del Sole, ma chi vorrà osservarlo al telescopio si potrà affidare alla guida elettronica, considerato il fatto che Giove ha una magnitudine notevole, pari a -2.0.
In queste due immagini create con Stellarium
la prima per mezzogiorno e la seconda
per l’ora successiva, entrambe puramente indicative, vediamo che la coppia si trova ad una buona altezza sull’orizzonte (più di 60°) ma comunque ad una distanza di circa 12° dall’astro diurno.
Avevo già dato un accenno di questo evento nel forum in questo post, in cui tra amici appassionati si parlava della possibilità di osservare e fotografare i pianeti di giorno.
Per quest’anno sarà un’ottima occasione, ma con tutte le cautele del caso, visto che il Sole non perdona.
Due occultazioni lunari lo stesso giorno, il 21 agosto
Diciamo che questi due sono gli eventi clou dell’anno, particolarmente avaro di possibilità: si tratta dell’occultazione di Saturno la notte, prima dell’alba, e di Nettuno la sera, ad indicare che i pianeti saranno abbastanza vicini in cielo.
Nel corso di parecchi mesi i due pianeti si avvicineranno sempre di più, ma tutto sommato non daranno luogo ad una congiunzione spettacolare come quella appena vista.
In queste due immagini, con un basso zoom
e con uno zoom spettacolare
vediamo gli istanti in cui il Signore degli Anelli verrà occultato dalla Luna, alle 5:34 per Roma (in un apposito articolo fornirò gli orari per le principali città italiane, come di consueto).
La riapparizione del pianeta avverrà intorno alle 6:35, quando il cielo sarà già luminoso, alle prime luci dell’alba.
In questo caso oltre al pianeta saranno ovviamente occultati anche tutti i satelliti, tra i quali Titano, Rea, Dione, ecc e l’elusivo Giapeto, ma queste ultime occultazioni saranno molto più difficili data la minore luminosità dei satelliti, rispetto a quella di Saturno, pari a 0.65 ed a causa della fase lunare, da poco superata la Luna Piena.
Ed ora tocca a Nettuno
In questo caso l’evento sarà particolarmente difficile in quanto avverrà poco prima della mezzanotte solo per la parte meridionale dell’Italia.
Si tratterà di un’occultazione molto piccola e breve (in alcuni casi sarà radente) e qui vediamo l’inizio
Filippo Marchetti di nuovo a Bolognola.
di Fedora Ciriaco
Una via dedicata a Filippo Marchetti è presente in quasi tutte le città delle Marche e sicuramente in tante
altre città italiane. Molti l’avranno percorsa, osservando, magari distrattamente, la targa. Pochi, però,
sanno che Filippo Marchetti (1831-1902) fu un musicista celebre nel mondo dell’opera lirica di fine 800 e autore di importanti lavori come il “Ruy Blas” e “Romeo e Giulietta”, al tempo molto popolari e rappresentati nei principali teatri, anche se ai giorni nostri eseguiti in via eccezionale; ancor meno sono coloro che conoscono che un remoto borgo montano, a più di mille metri di altezza, adagiato sul costone del Monte Sassotetto, vicino alla città di Camerino, famoso per le sue bellezze naturali e meta degli appassionati di sci, Bolognola, ha dato i natali al nostro, dalla quale partì per studiare musica e diventare un affermato operista e, nella sua maturità, addirittura presidente dell’Accademia di Santa Cecilia in Roma, dove è morto.
Un musicista oggi dimenticato, le cui opere e le note biografiche sono, ovviamente, ancora da riscoprire e
da ricostruire. Il Comune di Bolognola, che espone una mostra permanente del musicista, non poteva non ricordarlo più degnamente, nell’ambito della rassegna estiva musicale di Palazzo Primavera, che prevede una serie di concerti e manifestazioni culturali fino a settembre. L’evento dedicato a Marchetti, del 18 giugno scorso, si è tenuto nel cortile e all’interno del Palazzo Primavera, con la
partecipazione del bravissimo mezzosoprano Frédérique Willem, accompagnato dall’eccellente pianista Fabrizio Ottaviucci, che hanno interpretato alcune arie da camera composte dal musicista. Subito dopo il concerto, ascoltato en plen air, si è successivamente tenuta, nelle sale del palazzo, un’interessante conferenza sul compositore, preparata dal professor Lamberto Lugli, che si è prestato anche a vestirne i panni, nel corso di un’intervista virtuale propostagli dall’avvocato Giuseppe De Rosa. Il musicista è così tornato, nello spirito, nella sua città natale.
Entusiastici e affettuosi gli applausi del numeroso pubblico intervenuto, tra cui erano presenti,simbolicamente, un discendente della famiglia Marchetti e uno della famiglia Primavera.
In attesa di conoscere nei dettagli il programma musicale e culturale estivo, un plauso al Comune e al suo
operoso sindaco, Cristina Gentili per l’attività organizzativa svolta.
Fedora Ciriaco.
La ‘prima’ Dell’edicola del Trap …Giancarlo Trapanese realizza una sua TV in rete e sul web!..
https://www.youtube.com/watch?v=57CSdQa619k
(422) L’EDICOLA DEL TRAP LUN 29 MAGGIO – trasm.01 – YouTube
clicca sul link x ascolara L’Edicola del Trap…la ‘prima’
di ogi lunedi 29 maggio 2023
Recanati. Al Centro Naz di Studi Leopardiani. Gli Infiniti Leopardiani
Con l’astrofisico Massimo Della Valle
Massimo Della Valle, astrofisico
Si fossero incontrati prima, magari sarebbero stati diversi gli “interminati spazi” dell’Infinito, o quel “Forse s’avess’io l’ale / Da volar su le nubi, /E noverar le stelle ad una ad una, O come il tuono errar di giogo in giogo /Più felice sarei” del Canto notturno di un pastore errante dell’Asia.
Così, fortunatamente non è andata, e solo martedì prossimo (23 maggio), alle 17.30 nella Sala Franco Foschi del Centro Nazionale di Studi Leopardiani, il prof Massimo Della Valle, astrofisico, socio corrispondente dell’Accademia dei Lincei e dirigente dell’Inaf sarà a Recanati per discutere di “Gli Infiniti leopardiani”.
Della Valle si occupa del “lato oscuro dell’universo”, dello studio dei fenomeni astrofisici di alta energia connessi alle grandi esplosioni stellari, come novae, supernove, lampi gamma, controparti elettromagnetiche di sorgenti di onde gravitazionali. Come membro del Supernova Cosmology Project è stato uno dei primi collaboratori di Saul Perlmutter, Premio Nobel per la Fisica nel 2011 per la scoperta dell’espansione accelerata dell’universo. Barese di nascita, padovano di formazione, Della Valle è un cittadino del mondo quanto a carriera scientifica che lo ha visto impegnato prima in Russia, Armenia, Cile, Germania, Usa ed ora di nuovo in Italia.
Martedì il prof Della Valle sarà a Recanati nell’ambito di un incontro organizzato dal Cnsl del Presidente Fabio Corvatta in collaborazione con il Fai e il patrocinio del Comune di Recanati, della Cattedra Leopardi di Unimc e del Liceo Classico Leopardi di Recanati. L’incontro sarà preceduto dai saluti dell’Assessore alle Culture del Comune di Recanati Rita Soccio, di Annamaria Marcantonelli, Dirigente scolastico del Liceo Classico recanatese, di Alessandra Troilo, property manager del Fai Orto sul Colle dell’Infinito e dagli interventi introduttivi della Professoressa Fabiana Cacciapuoti della Biblioteca Nazionale di Napoli e di Laura Melosi docente di Unimc.
Recanati. Venuti per la due giorni di Musicultura alPersiani
MARIO VENUTI A MUSICULTURA
Il cantautore siciliano aprirà la due giorni di concerti dei finalisti 2023 a Recanati il 4 e il 5 maggio
Dirette su Rai Radio 1 con Duccio Pasqua, Marcella Sullo e John Vignola.
In attesa di svelare le generalità e le canzoni dei 16 finalisti, il direttore artistico Ezio Nannipieri ha anticipato oggi il nome del primo degli ospiti che si esibirà sullo storico palcoscenico recanatese del Festival. «La risposta positiva di Mario al nostro invito è un vero piacere – ha detto Nannipieri – lo stimiamo molto, è un artista puro, eclettico, curioso di ciò che lo circonda. Lui scrive, canta e compone senza domandarsi mai qual è la moda del momento, ma rispondendo alla propria ispirazione e alla propria coscienza. E poi trovo abbia una sensibilità davvero speciale, che probabilmente gli deriva anche dalla febbre brasiliana che gli arde dentro, nel coniugare con originalità parola, melodia, armonia, ritmo e approccio vocale. È una peculiarità che lo rende un ospite adattissimo a portare la propria testimonianza in un contesto come quello del concorso, dove le molteplici sfumature che concorrono a creare il fascino obliquo di certe canzoni sono particolarmente apprezzate».
Mario Venuti non sarà l’unico ospite delle due serate di spettacolo del 4 e 5 maggio al Teatro Persiani, altri artisti amici del Festival saliranno sul palco di Recanati, continuando ad alimentare quel confronto espressivo intergenerazionale che è uno dei tratti salienti del progetto Musicultura, con i giovani in concorso agli inizi delle loro carriere artistiche da un lato e personalità che hanno già raccolto successi e raggiunto popolarità dall’altro.
Intanto la grande macchina organizzativa del Festival e gli uffici tecnici del Comune di Recanati scaldano i motori in preparazione della due giorni di grande musica live che vedrà l’esibizione dei 16 finalisti scelti tra le 56 proposte artistiche ascoltate dal vivo al Teatro Lauro Rossi di Macerata, precedentemente selezionate tra le 1.113 candidature iniziali, nuovo record di Musicultura.
I concerti saranno due, il 4 e il 5 maggio, al Teatro Persiani, in collaborazione con Rai Radio 1. La radio ufficiale di Musicultura, trasmetterà in diretta dalle ore 21, subito dopo il Gr, le due serate condotte da Marcella Sullo, Duccio Pasqua e John Vignola. Sono previste anche le dirette streaming dei concerti sulla pagina Facebook di Musicultura e la diretta televisiva sulla televisione regionale èTV Marche, nonché i collegamenti con il telegiornale della Tgr Marche prima di ogni serata.
L’evento aprirà anche un’importante finestra internazionale sulla Città dell’Infinito. Sull’onda della media partnership di Musicultura con la Rai arriverà infatti a Recanati una troupe di RAI Italia per seguire da vicino questo importante snodo del concorso. I servizi che verranno realizzati raggiungeranno i due milioni di utenti che l’emittente conta nei cinque continenti. Gli orari di messa in onda delle principali città di riferimento sono consultabili sul web: New York per Nord e Centro America, Buenos Aires per Sud America, Pechino per l’Asia, Sydney per l’Australia e Johannesburg per l’Africa. «Siamo pronti ad accogliere gli artisti finalisti del Festival e a emozionarci con le loro storie e le loro canzoni. Consapevoli di rappresentare una tappa importante nella loro carriera li applaudiremo e faremo in modo di rendere il loro soggiorno a Recanati indimenticabile – ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi – felicissimi di poter assistere all’esibizione di Mario Venuti, uno dei cantautori più eclettici della scena musica musicale italiana».
Si contano circa cento persone tra gli artisti finalisti, i musicisti che li accompagnano, le varie figure tecnico-professionali coinvolte, i giornalisti e il personale RAI in arrivo in quei giorni nella città Leopardiana che vide nascere il Festival nel 1990, con Fabrizio De André e Giorgio Caproni primi firmatari del progetto. «L’onda benefica di Musicultura è già nell’aria – ha detto l’assessora alla Cultura Rita Soccio – non vediamo l’ora di conoscere i 16 finalisti di quest’anno e le loro canzoni. Un appuntamento importante per la città sia per la promozione delle sue bellezze storiche e architettoniche, grazie alle dirette e più in generale ai mass media che seguono l’evento, sia per la ricaduta economica che esso ha sul territorio che vedrà il tutto esaurito negli hotel e una gran mole di lavoro per i bar e i ristoranti del centro storico».
L’appuntamento da non perdere è quindi Recanati, il 4 e 5 maggio, per il doppio concerto dei finalisti di Musicultura 2023. I biglietti sono disponibili presso la Biglietteria del Teatro Persiani di Recanati (aperta dal mercoledì al sabato, dalle 17.00 alle 19.30), presso la Biglietteria dei Teatri di Macerata, in tutti i punti vendita Vivaticket e online su vivaticket.com.
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Castelplanio, inaugurato il Museo Carlo Urbani…radio_erre
Tedros Adhanom Ghebreyesus, Tommaso Urbani e Giuliana Chiorrini
“Eroe di Castelplanio, eroe d’Italia, eroe del mondo, eroe della sanità pubblica”, così Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha definito Carlo Urbani il grande medico, scienziato, viaggiatore che per primo nel 2003 ha identificato e classificato la SARS, riconducibile al Covid-19. Urbani si è battuto per creare un protocollo internazionale di sicurezza adottato dall’Oms per combattere le emergenze epidemiologiche mondiali, che ha salvato molte vite ed è valido ancora oggi. Nei venti anni dalla morte la sua città natale gli rende omaggio con l’apertura di un museo, frutto di un lavoro collettivo tra Comune, Aicu e Regione. Come ha precisato il figlio Tommaso Urbani, presidente dell’associazione Aicu “non sarà un mausoleo né una esposizione di oggetti, ma un luogo d’incontro dove veicolare idee e progetti ispirati ai messaggi che furono di mio padre.”
“Il 1° aprile di venti anni fa a Castelplanio stava arrivando la bara di Urbani, un medico mediatore fra i popoli più deboli e i grandi personaggi del mondo” ha dichiarato il sindaco Fabio Badiali ricordando che molte sono le scuole in regione intitolate a suo nome, tra cui Recanati (nello specifico la scuola primaria dell’Istituto Badaloni nel rione Castelnuovo).
“Sarà un punto di attrazione e di memoria. Un luogo dove dare sviluppo alla scienza“. Ha così affermato il Presidente della regione Francesco Acquaroli.
Tra gli omaggi una targa commemorativa che l’OMS ha dedicato a Carlo Urbani e che fino a ieri era appesa nella sede di Ginevra, donata dal Tedros Adhanom Ghebreyesus al Museo: “Terremo una copia di questa targa a Ginevra, ma è giusto che l’originale sia qui. Carlo ha agito nella migliore tradizione dell’OMS, secondo i suoi valori.”
Alla cerimonia, oltre la moglie Giuliana Chiorrini anche la mamma di Carlo, la signora Maria Concetta Scaglione, 95 anni e una grandissima forza. Tra le autorità presenti anche Marcello Gemmato, sottosegretario al Ministero della Salute, Dino Latini, presidente Assemblea Legislativa delle Marche, Daniele Carnevali presidente della Provincia di Ancona e Nguyen Thai Hoc, consigliere dell’ambasciata della Repubblica socialista del Vietnam a Roma, il quale ha ricordato Urbani e la sua importanza per il paese: “Per il Vietnam, il dottor Carlo Urbani è sempre stato visto come un esperto. Ha sacrificato la sua vita nel 2003 per l’epidemia di SARS che era scoppiata riuscendo anche a capire quale fosse stato l’agente virale che aveva causato la malattia. Nel cinquantesimo anniversario dall’avvio delle relazioni diplomatiche tra i due paesi la sua vita è il simbolo dell’amicizia che lega il Vietnam e l’Italia”.
Il museo, curato da Roberto Gigli membro del Direttivo Aicu, è allestito nell’edificio dell’ex scuola elementare Marconi frequentata da piccolo dallo stesso Urbani, ed è composto da tre ambienti dedicati alla biografia, al suo lavoro e alle sue passioni con un posto speciale e scenografico destinato alla moto che il medico utilizzava in Vietnam e Cambogia per i suoi spostamenti e per raggiungere villaggi sperduti durante una campagna di prevenzione contro l’Aids. Un’ultima sezione è dedicata alle pubblicazioni sul medico e ai numerosi riconoscimenti tributati a Urbani, dalla medaglia della Presidenza della Repubblica italiana alle targhe che onorano la sua memoria in tredici Giardini dei Giusti del mondo.
-Nikla Cingolani
RECANATI. Un altro primo premio per Ser Ciappelletto! REGIA E SCENEGGIATURE DI ALEANDRO TUBALDI
RECANATI. Un altro primo premio per Ser Ciappelletto! REGIA E SCENEGGIATURE DI ALEANDRO TUBALDI
Ritirato dal Prof. Aleandro Tubaldi, coordinatore e registA del progetto
L’ I.I.S. “E.Mattei” è orgoglioso di annunciare che il corto intitolato Ser Ciappelletto, dopo il successo al Festival Sottodiciotto di Torino, si è aggiudicato anche il Premio Presenza e Cultura, sezione scuola secondaria di secondo grado, al 39° Concorso Internazionale di multimedialità Videocinema&scuola di Pordenone.
La cerimonia di premiazione si è svolta domenica 26 marzo 2023 presso la Casa dello Studente Zanussi di Pordenone. A ritirare il premio, in rappresentanza dell’Istituto, si è recato il Prof. Aleandro Tubaldi, coordinatore del progetto finanziato con fondi del PON “Il piacere della scrittura”, all’interno del quale gli studenti hanno realizzato il corto Ser Ciappelletto, con la collaborazione della Prof.ssa Colomba Di Pasquale e la produzione di Cosenude Media Projects di Recanati. La motivazione del premio assegnato è stata la seguente: questo video mette in scena una divertente operazione di rilettura di Boccaccio, trasformando con ilarità una fra le più corrosive novelle del Decameron in un cortometraggio alla Tarantino, che con cura dei dettagli narra la paradossale ascesa agli altari di un deprecabile quanto efficace protagonista. Un altro bel traguardo per Ciappelletto!
RECANATI. Il Castello di Montefiore verrà ristrutturato. ERAORA!
Approvato dalla Giunta recanatese guidata dal Sindaco Bravi il progetto definitivo dei lavori di restauro del Castello di Montefiore per un costo complessivo di € 1.861.069,70, di cui grazie alle ben note capacità dell’Amministrazione comunale e dei suoi capaci tecnici di reperire finanziamenti ministeriali ed europei del Pnrr a copertura dei progetti realizzati, il comune di Recanati dovrà spendere solo l’esigua somma di € 22.143,32.
“ Dopo aver consolidato il versante a valle del Castello di Montefiore con un intervento per la messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, fondamentale per i lavori che effettueremo nel Castello, oggi con l’approvazione dei progetti definitivi, siamo pronti a ristrutturare l’intera fortezza del 1200 e a restituirla con grande soddisfazione più bella che mai alla comunità. – Ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi – Due importanti interventi che non gravano sulle spalle della città grazie alle capacità della nostra Amministrazione e del team del nostro ufficio tecnico nel redigere progetti vincenti e nel reperire continuamente fondi.”
Dopo il parere positivo redatto della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, la Giunta ha approvato in questi giorni il progetto definitivo di miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale della Frazione di Montefiore con l’intervento di restauro e rifunzionalizzazione del Castello di Montefiore, da adibire a contenitore per la promozione delle attività culturali e sociali a servizio del quartiere e dell’intera comunità recanatese.
“Dopo i lavori per il consolidamento di tutto il versante in zona franosa, intervento indispensabile per pensare al recupero del Castello, adesso con i fondi del Pnrr siamo pronti per un intervento molto atteso. – Ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Francesco Fiordomo – Metterlo a posto significa preservare storia e bellezza e significa avere uno spazio suggestivo che potrà essere un luogo turistico e di aggregazione.”
Il castello, anticamente un borgo murato, è dominato da un torrione quattrocentesco molto simile per tipologia e dimensioni alla Torre del borgo della città di Recanati ubicata in Piazza Giacomo Leopardi. Il progetto prevede anche la ricostruzione di tutti gli impalcati lignei e delle scale per poter raggiungere la terrazza della torre merlata.
All’interno del Castello è prevista inoltre la realizzazione di una gradonata all’aperto per l’organizzazione di spettacoli e un giardino che per ricordare i vecchi utilizzi dell’area, avrà la stessa forma dei sedimi delle case storiche che si trovavano all’interno del Castello dove abitavano i cittadini di Montefiore.
“Il Castello di Montefiore rappresenta un importante luogo della cultura e una vera e propria attrazione turistica, non solo per la città in cui si trova, ma per l’intero territorio. – Ha affermato l’assessora alle Culture Rita Soccio – Siamo felici di annunciare che, grazie ad un progetto culturale condiviso con il Comitato di quartiere, si firmerà a breve un protocollo d’intesa che consentirà di valorizzare ancora di più questo splendido edificio. Grazie alla disponibilità di spazi interni, il Castello potrà ospitare concerti, eventi musicali, rappresentazioni teatrali e mostre, offrendo così un’ampia gamma di opportunità per gli appassionati di cultura e spettacolo. Inoltre la fortezza si presta perfettamente per cene a tema e degustazioni, creando un’esperienza unica e indimenticabile. Siamo anche lieti di annunciare che il Castello di Montefiore potrebbe entrare a far parte della rete museale recanatese, ampliando ulteriormente il suo valore culturale e la sua importanza come attrazione turistica.”
Entro fine giugno verrà effettuata l’aggiudicazione dei lavori per l’intervento di restauro e rifunzionalizzazione del Castello di Montefiore con avvio del cantiere previsto come da cronoprogramma entro il prossimo settembre.
RECANATI. ncontro con le Scrittrici degli Anni Zero
Lunedì 3 aprile p.v. a Recanati, nell ’Aula Magna del Liceo “Giacomo Leopardi”, in via Moro 23, dalle ore 15 alle ore 18, vi sarà una speciale Tavola Rotonda in cui la scuola, docenti e studenti, incontreranno note Scrittrici Marchigiane degli Anni Duemila, la cui fama va ben oltre le Marche: SIMONA BALDELLI di Pesaro, GIULIA CIARAPICA di Porto Sant’Elpidio, GIORGIA COPPARI di Ancona, MARIA LENTI di Urbino, NORMA STRAMUCCI di Recanati, LUCIA TANCREDI di Macerata. A coordinare sarà GIULIA CORSALINI, anch’essa scrittrice di Recanati.
L’iniziativa è inserita nell’ambito del corso di formazione docenti La scrittura delle donne. Le Marche, organizzato dalla Rete CompitaMarche
Lucio Matricardi in concerto live al Gasparrini di Appignano sabato 1 aprile
Lucio Matricardi in concerto live al Gasparrini di Appignano sabato 1 aprile
Un’immersione poetica tra le sonorità del mondo
Continua con successo la stagione teatrale del Teatro Gasparrini di Appignano con il ricco cartellone di spettacoli di prosa, cultura e musica in programma fino al mese di maggio 2023. Tra gli eventi di spicco della primavera appignanese, sabato prossimo 1 aprile si accendono i riflettori sull’ attesissimo concerto live di Lucio Matricardi.
“Siamo lieti di ospitare nel nostro teatro cittadino il concerto live di Lucio Matricardi – ha dichiarato il Sindaco Mariano Calamita – tra i compositori e cantautori di origine marchigiana più apprezzati, Lucio Matricardi nei suoi concerti riesce trasportare il pubblico in un emozionante viaggio tra le pieghe della poesia e delle sonorità del mondo.”
“Abbiamo già avuto un piccolo assaggio dalla musica di Lucio Matricardi durante il reading di Stefano Tosoni – ha aggiunto l’assessora alla Cultura Federica Arcangeli – sabato sera avremo l’opportunità di assistere ad un intero concerto live del maestro Matricardi accompagnato dalla sua band composta da sei altrettanto grandi musicisti. Le sue canzoni, apprezzate dal pubblico, parlano di storie di strada, di soprusi e di sogni in un itinerario musicale al confine tra il folk, il rock, il jazz e la musica elettronica. Uno spettacolo da non perdere!”
Il cantautore compositore e musicista Lucio Matricardi accompagnato dalla sua band di grandi musicisti composta da Tony Felicioli (flauto traverso, sax tenore e soprano), Gionni Di Clemente (chitarra, bouzouki e mandolino) Fulvio Renzi (violino), Alberto Ricci (basso elettrico), Michele Lelli (batteria), Manuel Coccia (sinth e programmazione) offrirà al pubblico del Gasparrini le note del suo ultimo successo discografico “Non Torno a Casa da Tre Giorni”.
“L’album già dal titolo evoca la sensazione di un viaggio appena cominciato. – Ha spiegato Lucio Matricardi – La nascita di quella leggera vertigine che si insinua nell’anima quando colui che parte inizia a perdere il senso dei propri confini, sia geografici che identitari. In questa piccola crepa iniziano ad entrare le luci e le ombre degli altri. In una parola semplice nuovi mondi che per essere veramente assaporati e vissuti necessitano di questa perdita di
ego e di sé. Parliamo di una sensazione che vorremmo avere anche riaprendo l’uscio di casa, nel normale svolgimento della nostra quotidianità.”
Il concerto live proporrà al pubblico un viaggio tra sonorità acustiche e atmosfere elettroniche, figlie di una ricerca libera e attenta alla valorizzazione del testo.
La contaminazione è la vera padrone del “genere” dove riescono a convivere ritmi brasiliani, mondi classicheggianti, echi etnici, elettronica grottesca e dance, folk e tradizione cantautorale. Un impasto sempre al servizio della poesia e limato e cesellato in modo originale proprio per dare vita al racconto.
Mille i personaggi che parlano, donne che muoiono nei campi sotto il sole cocente, ragazze che scoprono il sesso, corteggiatori maldestri che si fanno vincere dalla tenerezza, emigranti che attraccano porti insicuri, enormi pesci magici dall’imprendibile bellezza, amanti consumati che durano in eterno, marinai di frontiera, zingare, clochard danzanti, omosessuali che sbocciano, caporali che umiliano… un’umanità invisibile che cerca riscatto nella bellezza.
Lucio Matricardi cantautore, compositore di musiche per cinema e pièce teatrali, nel 2009 partecipa a un festival-tournée sulla canzone d’autore francese con Gino Paoli, Cecilia Gasdia, Marco Ongaro e Ginevra di Marco. Dopo un tour da più di cento date per le piazze del centro Italia con il disco d’esordio “Sogno Protetto”, Matricardi esce nel 2022 con il nuovissimo album “Non torno a casa da tre giorni”. Il suo brano “Mozambico” è stato scelto come colonna sonora del trailer del Festival dei Diritti Umani di Napoli, realizzato con frame di più di 40 film da tutto il mondo.
Domenica 2 aprile alle ore 17:30 nell’Auditorium del Centro Mondiale della poesia e della cultura Giacomo Leopardi di Recanati si terrà un concerto di beneficenza pro AVSI
Domenica 2 aprile alle ore 17:30 nell’Auditorium del Centro Mondiale della poesia e della cultura Giacomo Leopardi di Recanati si terrà un concerto di beneficenza:
Schubert sonata op.120 D 664, pf Monica Verducci
Schumann waldszenen Op. 82, pf Alessandro Cappella.
L’ingresso è libero, ma si potrà dare un contributo che verrà devoluto interamente alla fondazione AVSI impegnata negli aiuti a turchi e siriani colpiti dal terremoto.
https://www.avsi.org/cosa-puoi-fare-tu/progetti/terremoto-tra-siria-e-turchia-aiuti-immediati-ai-feriti-ad-aleppo
— stanotte si cambia: a che ora spostare le lancette e come
Stanotte, tra sabato 25 e domenica 26 marzo 2023, si cambia ora e si passa all’ora legale con le lancette degli orologi spostate in avanti di un’ora, dalle 2.00 alle 3.00, dunque si dormirà un’ora in meno.
Recanati. Definitivo ed approvato il progetto che restaura l’ex Asilo Carancini
Recanati. Definitivo ed approvato il progetto che restaura l’ex Asilo Carancini a Castelnuovo
… approvato il progetto definitivo per l’intervento di restauro e rifunzionalizzazione dell’immobile ex Asilo Carancini che rientra nel progetto più ampio di miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale dell’antico Rione Castelnuovo sul piaqzzale della chiesa . L’immobile ex Asilo Carancini verrà adibito a centro polivalente culturale, sociale, educativo al servizio del quartiere con un intervento dell’importo complessivo di € 656.047,64 di cui € 616.523,99 finanziati dall’Unione europea – NextGenerationEU – Pnrr M5C2I2.1 e i restanti € 39.523,65 finanziati con fondi comunali.
RECANATI: nuovo allestimento per la “Trasfigurazione” del Lotto
Inaugurato a Villa Colloredo Mels il nuovo spazio dedicato all’opera di Lorenzo Lotto
A seguito degli interventi conservativi effettuati sulla “Trasfigurazione” di Lorenzo Lotto, iniziati nel mese di ottobre 2022, è stato inaugurato oggi al Museo Civico di Villa Colloredo Mels il nuovo allestimento dell’ opera.
“Siamo lieti di restituire al pubblico questa importate opera del Maestro Lorenzo Lotto appena restaurata e riportata al suo massimo splendore – Ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi – Il nuovo allestimento della Trasfigurazione e delle altre tre opere del Lotto presenti nel nostro Museo racconta ai visitatori l’importanza che il grande pittore ha avuto nelle Marche. Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato per raggiungere l’ obiettivo di messa in sicurezza e valorizzazione dell’opera.”
Il capolavoro del Lotto, risalente al 1511, commissionato dalla Confraternita dell’Antica Chiesa di Santa Maria in Castelnuovo, lascia trapelare influenze raffaellesche e racconta il momento in cui Gesù rivela agli apostoli la natura divina della sua persona.
Su indicazione della Soprintendenza dei Beni Culturali delle Marche l’opera è stata bonificata e restaurata nei mesi scorsi da alcune tra le migliori professionalità marchigiane del settore, come la ditta Mastro T e il restauratore Giacomo Maranesi. Lavori che gli appassionati e gli studenti hanno potuto seguire direttamente grazie all’organizzazione da parte del Comune di Recanati di tre giornate aperte al pubblico.
“Il restauro della “Trasfigurazione” rappresenta un’importante operazione culturale e un’azione vincente di collaborazione tra enti pubblici e privati. – Ha affermato l’assessora alle Culture Rita Soccio – Il recupero dell’opera del Maestro rinascimentale è un esempio virtuoso di come la sensibilità del privato, in questo caso della Fondazione Carima, possa svolgere un ruolo importante nel salvaguardare l’arte e la cultura del nostro territorio. La “Trasfigurazione” è la prima opera interessata al riallestimento delle Sale Lottesche del nostro museo che stiamo portando avanti con un progetto composto da diversi attori per raccontare la grandezza di Lorenzo Lotto coniugando innovazione e tradizione.”
Un importante restaurazione dell’opera resa possibile grazie al contributo economico della Fondazione Carima di Macerata.
“Le opere di Lorenzo Lotto sono delle gemme preziose incastonate nel territorio maceratese, tanto da poter parlare di un ideale itinerario lottesco che passa per Cingoli, Mogliano, Monte San Giusto e arriva a Recanati, dove si trova il nucleo più consistente di dipinti. – Ha detto la Presidente della Fondazione Carima Rosaria Del Balzo Ruiti – La Fondazione Carima ha sempre attenzionato questi capolavori nelle sue pubblicazioni, annoverandoli tra i tesori artistici della nostra provincia. Con la “Trasfigurazione” abbiamo fatto un passo ulteriore, sostenendone finanziariamente il restauro e siamo veramente lieti che oggi torni a fare bella
mostra di sé nella pregevole cornice del Museo Civico di Villa Colloredo Mels, a disposizione della collettività.”
Giornata mondiale dell’acqua: come risparmiare questo bene prezioso in vista della siccità che dilaga
Oggi 22 marzo è la Giornata mondiale dell’acqua: ecco allora come risparmiare questo bene prezioso, la siccità incombe.
’obiettivo sarà quello di sensibilizzare le Istituzioni mondiali e l’opinione pubblica sull’importanza di risparmiare acqua e di assumere comportamenti atti per contrastare il cambiamento climatico.
DECALOGO LEGAMBIENTE per ome risparmiare acqua
1 – Approvare in tutti i Comuni Regolamenti edilizi con obblighi di recupero, riutilizzo e risparmio dell’acqua.
2 – Criteri Ambientali Minimi per migliorare la gestione idrica attraverso gli appalti pubblici.
3 – Infrastrutture e tetti verdi, vantaggiosi per la cattura e il trattamento dell’acqua piovana, l’ombreggiamento, la mitigazione dell’effetto isola di calore.
4 – Riuso, recupero e riciclo per riutilizzare e usare le diverse fonti d’acqua con un trattamento che corrisponda all’uso, garantendo una qualità adatta allo scopo di utilizzo e la gestione integrata delle risorse idriche.
5 – Ammodernamento della rete idrica per evitare le perdite di rete e gli sprechi.
Le soluzioni per contrastare la siccità
6 – Efficientare la depurazione delle acque reflue urbane, per il loro completo riutilizzo in settori strategici, come l’agricoltura, sia sostenendo gli ambiziosi obiettivi previsti dalla revisione della Direttiva sul trattamento delle acque di scarico urbane che superando gli ostacoli normativi nazionali (DM 185/2003) rispetto al riutilizzo delle acque reflue così come previsto dal regolamento UE 741/2020.
7 – Innovazione tecnologica da utilizzare per numerosi scopi, dal monitoraggio delle risorse al tracciamento delle perdite di rete.
8 – Rifornire i corpi idrici e i loro ecosistemi, scaricando solo quello che può essere assorbito dall’ambiente naturale, riducendo gli apporti idrici e garantendone la qualità.
9 – Modularità dei sistemi, garantendo opzioni multiple di risorse, trattamento, stoccaggio, convogliamento, migliorando i livelli di servizio e la resilienza dei sistemi idrici urbani.
10 – Essere preparati agli eventi estremi, coinvolgendo i cittadini nella gestione sostenibile delle risorse idriche urbane e nella sensibilizzazione alla comprensione dei rischi e opportunità
Recanati. Via Crucis in notturna sul Colle dell’Infinito. 29 marzo h 21
Via Crucis in notturna, presieduta dal Vescovo Marconi, con la partecipazione delle parrocchie cittadine mercoledì 29 marzo alle ore 21 Ritrovo nella Chiesa di S. Maria in Montemorello.In caso di maltempo si svolgerà all’interno del Duomo cittadino.
San Ginesio (MC). Giornata Mondiale della Poesia 2023 a cura dell’Associazione Culturale “San Ginesio”
San Ginesio (MC). Giornata Mondiale della Poesia 2023 a cura dell’Associazione Culturale “San Ginesio”
Montefano. Inaugurata la mostra fotografica di Rita Santanatoglia “Alìta” presso il museo Ghergo
Montefano. Inaugurata la mostra fotografica di Rita Santanatoglia “Alìta” presso il museo Ghergo
Andrea Muti, Rita Santanatoglia, Simona Guerra
È stata inaugurata la mostra “Trait d’Union”, a Montefano presso il museo Ghergo in piazza Bracaccini, per la cura di Andrea Muti e che vede le opere fotografiche dell’artista marchigina Rita Santanatoglia, in arte Alìta. In esposizione i lavori “Scarpe da ballo”, “Femme a la mer(e)”, “Femme embrione”, “Gulliveriana”, “Giornate intere tra gli alberi” e “Degrado post urbano”.
La mostra fa parte della serie Incontri d’Autore organizzati dall’Associazione Effetto Ghergo.
La serata ha visto la presentazione curata da Simona Guerra con la presenza di Alìta e Andrea Muti. A seguire una performance della danzatrice Elettra Luchetti e della cantante Maria Cecilia Ceci.
Alìta lavora da circa vent’anni sul tema della figura umana usando il proprio corpo come testimonianza al mondo che la circonda, Una presenza sfuggevole, spesso mossa e indefinita. Simona Guerra definisce le opere di Alìta “Delle Micro storie, degli accadimenti minimi, dei fotogrammi di una stessa azione che si snodano in poche immagini, con grande semplicità di comprensione, per mettere in scena stati d’animo dell’autrice o azioni che simulano il gioco psicologico del -come se-“. Alìta aggiunge poi “Mi fotografo per capire quale il mio posto nel mondo per capire dove sono io rispetto a ciò che mi circonda”.
La mostra rimarrà aperta fino a domenica 26 marzo con i seguenti orari: sabato dalle 17 alle 20 e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 20.
È possibile visitare la mostra anche nei giorni infrasettimanali su prenotazione chiamando il 3331737033.
MONTEFANO. Al TEATRO LA RONDINELLA OMAGGIA LA CALLAS CON I SOLISTI DELL’ACCADEMIA D’ARTE LIRICA DI OSIMO
MONTEFANO. L TEATRO LA RONDINELLA OMAGGIA LA CALLAS CON I SOLISTI DELL’ACCADEMIA D’ARTE LIRICA DI OSIMO
Domenica 19 Marzo, alle ore 17.30, al Teatro “La Rondinella” di
Montefano “Maria Callas. Omaggio a una prima donna”, un nuovo appuntamento con i Solisti dell’Accademia d’Arte Lirica di Osimo e il pianista Ettore Papadia. Maria Callas, che più di ogni altro interprete del Novecento ha impresso il segno della sua straordinaria personalità, è protagonista di un ricordo affettuoso da parte dei giovani solisti, nel Centenario della sua nascita, attraverso alcune delle opere che l’hanno resa immortale.
Il programma offre arie, duetti e terzetti di Rossini tratte da Il Turco in Italia e Il Barbiere di Siviglia, di Donizetti tratte da Anna Bolena e Lucia di Lammermoor, di Verdi dal Macbeth, Un ballo in maschera e Rigoletto, di Bizet dalla Carmen e di Puccini da Tosca e La Bohème.
Informazioni e Prenotazioni
al numero 3384873545 da Lunedì 13 Marzo ore 17.00 – 20.00 (anche via WhatsApp)
Biglietteria presso il Teatro La Rondinella Domenica 19 Marzo dalle ore 15.30 fino a inizio spettacolo. Posto unico € 5
Per molti anni ha svolto l’attività di messo comunale e di collaboratore volontario di molte realtà associative recanatesi, dall’Università Permanete al corpo bandistico. Roberto con la passione per la sua città, Recanati, di cui conosceva a menadito la storia e tutto l’importante patrimonio artistico e architettonico.
Per questo tutto il suo materiale di ricerca è stato messo a disposizione del pubblico al Villaggio delle Ginestre in una Nibliuoteca a suo nome….
Il materiale librario, le foto e i documenti, appositamente catalogati e sistemati, saranno collocato in una stanza del Centro all’interno di una libreria a lui intitolata mentre il resto del materiale donato sarà comunque destinato ad un uso pubblico con modalità da definire.
Marco Poeta accompagna Lucio Dalla nel concerto fadista di Lisbona. Poi riproposto al Persiani di RECANATI
Dove ha ricevuto il premio RECANATI FOREVER /2006
“O nosso fado… e storie di mare” 23 aprile 2005, Lisbona, teatro Sao Luiz. «Senza Marco Poeta — ha dichiarato Dalla al termine, entusiasta — non sarei mai stato qui, non avrei conosciuto questo Portogallo. Il fado sì l’ho sempre avuto nel cuore e l’ho sempre amato e addirittura usato quando ho scritto delle canzoni. Penso a “La casa in riva al mare” o a “Sulla rotta di Cristoforo Colombo”». Info su Marco Poeta:
Lucio Dalla riceve dal Sindaco di Recanati Corvatta Shel Shapiro e il Premio Recanati Forever
Recanati. A Castelnuovo torna “La buona Notizia” di Giorgio Terrucidoro. Martedì 7 Marzo nella parrocchia di Castelnuovo
Dopo la pausa invernale il “viaggio” riprende: sono lieto di annunciare una nuova presentazione de La buona notizia, il mio secondo libro, che avverrà Martedì 7 presso la Parrocchia “Santa Maria Assunta (Castelnuovo – Recanati)”. Questo incontro è nato dalla volontà del Parrocco, Don Iagnesh, il quale mi ha chiesto di incontrare nuovamente la gente di questo quartiere recanatese e di tutta la città. Ringrazio Don Iagnesh perché sin dal primo momento, da quando mi ha conosciuto, dimostra costantemente di credere in me e nel messaggio che, attraverso il libro, tento di trasmettere: la sua fiducia nei miei confronti, la capacità che ha di vedere oltre ciò che immediatamente appare, per me è fonte di gioia, gratitudine e responsabilità.
Insieme a lui, seguendo un suo suggerimento, abbiamo deciso di incentrare la serata su una tematica prettamente pasquale: la morte di Gesù! Tranquilli, tranquilli, non saranno due ore meramente lugobri e tristi perché anche nell’evento che caratterizza il Gòlgota, o luogo del Cranio, c’è la buona notizia da annunciare a tutti e da poter vivere adesso, nell’oggi della nostra vita, affinché il nostro cammino terreno venga “illuminato” dalla “luce vera che illumina ogni uomo” e possiamo così sperimentare la vicinanza amorevole e premurosa del Signore Gesù!
Vuoi sapere qual è la buona notizia che, se ascoltata e recepita, cambierà la tua vita? Vieni all’incontro e lo scoprirai!
L’evento sarà costituito da due momenti ben distinti:
il primo sarà caratterizzato dagli interventi di Don Iagnesh Shantappa Konganawor, Parroco in “Santa Maria Assunta (Castelnuovo – Recanati)”, di Cristina Cantarini in quanto impegnata nella pastorale parrocchiale ed, infine, dell’autore del libro.
Il secondo, una volta terminati i tre interventi dei relatori, vedrà la partecipazione attiva delle persone presenti che potranno animare il dibattito ponendo domande, osservazioni e riflessioni, inerenti la tematica della serata. Non abbiate paura!
L’evento avrà inizio alle 21.15! Sarà un’occasione da non perdere, mi auguro sorprendente, senz’altro utile ad intensificare la fede in Gesù crocifisso, spirato come ogni uomo, dimostrando
così che anche oggi è possibile vivere la stessa esperienza avuta dal soldato dell’Impero romano, il centurione, più di duemila anni fa! Intervenite numerosi perché conoscendo meglio Gesù, vivendolo concretamente, la nostra vita profumerà di bellezza e pienezza di senso e tutto, ai nostri occhi illuminati dalla Sua Luce, acquisterà un nuovo significato.
RECANATI. 8 marzo. Il MOICA Marche con le Donne per le Donne
Mercoledì 8 marzo 2023 ore 17.00 evento MOICA Marche – Donne Attive in Famiglia e Società presso la Mediateca di Recanati per incontrare gli autori di racconti di nascite premature, Giorgia Coppari ” Vittoria ” e Giovanni Pompins ” Come una bambina”. Presenti anche la regista Giulia Merelli interprete del film ” Vittoria” e la Dott. Rita D’ Ascenzo TIN (Terapia Intensiva Neonatale) dell’Ospedale Salesi di Ancona.
Presenti la Vice Presidente Nazionale MOICA Elisa Cingolani, Silvia Gatti neo Responsabile alla Cultura MOICA Marche, il Sindaco Antonio Bravi e Rita Soccio Assessore alla Cultura Comune di Recanati.
Recanati. L’edicola sacra perduta Nota stampa del consigliere della Lega Benito Mariani
Recanati. L’edicola sacra perduta di via Gherarducci. Nota stampa del consigliere della Lega Benito Mariani
Ancora una volta i cittadini recanatesi inascoltati dalla Giunta comunale. E’ quanto si apprende da una nota stampa del 9 febbraio u.s. pubblicata dal Resto del Carlino dal titolo “L’edicola sacra va ricostruita. E’ un pezzo di storia della città”. Un anno fa e precisamente nel febbraio 2022 numerosi cittadini (oltre 170) hanno firmato una petizione indirizzata al sindaco che chiedeva il ripristino o la ricostruzione dell’edicola sacra demolita 8 anni prima.
Nonostante vari incontri tra i rappresentanti dei cittadini e l’Amministrazione comunale, ad oggi l’edicola sacra non è stata ricostruita. Inoltre, da quanto si apprende dall’articolo sopraccitato, l’Amministrazione comunale non ha dato né risposte né informazioni relative alla ricostruzione dell’edicola sacra/votiva. Come mai? Ma l’edicola sacra demolita nel 2014 per permettere la realizzazione della rotatoria di via Gherarducci intersezione con via F.lli Farina e la S.P. Recanati-Montelupone, era l’edicola sacra risalente al 1600 oppure una moderna ricostruzione? Quindi sarebbe interessante conoscere anche chi ha demolito l’edicola sacra originale risalente al 1600… Tale demolizione e non lo spostamento fu autorizzata dalla Soprintendenza Archeologica e delle Belle Arti? Verrà mai ricostruita? Forse il problema è ben più grande dell’edicola sacra e riguarda anche l’istallazione della rotatoria?
Qualsiasi automobilista che percorre quella “particolare” rotatoria si chiede sicuramente chi l’abbia progettata e realizzata così… E’ quanto chiediamo all’Amministrazione comunale infatti, tale rotatoria è regolare? È stata omologata? È stata acquisita dal Comune oppure l’iter per l’omologazione non è concluso? Ci sono controversie o problematiche tecniche o di altro genere in quell’area? Si dovrà mettere mano nuovamente a questa singolare rotatoria?
Con apposita interrogazione portiamo la situazione all’attenzione del Consiglio comunale al fine di ottenere risposte chiare per la cittadinanza.
Purtroppo Recanati ha perduto un’edicola sacra/votiva del 1600…
Benito Mariani Segretario cittadino Lega Recanati Salvini Premier
INAUGURATO IERI A MONTEFANO
IL CIRCOLO CULTURALE “THE EGG”
Ieri pomeriggio alle 17,30 nei locali dell’ex Circolo cittadino – ora sede dell’Associazione Culturale “La Rondinella” – è stato inaugurato il Circolo Culturale “The Egg”.
Marco Bragaglia – Presidente dell’Associazione – afferma con
soddisfazione “La storica Associazione Culturale montefanese sentiva il bisogno di avere un luogo diverso dal Teatro in cui possano trovare spazio nuove idee, progetti culturali e ludici per ragazze e ragazzi di ogni età, dai 6 ai 90 anni e oltre… Grazie alla sensibilità dell Amministrazione Comunale, Associazione è potuta partire con
una nuova progettualità attraverso la quale esprimere i tanti talenti degli associati, The Egg ;, appunto.
The Egg ; dall inglese si traduce ovviamente L Uovo, e l uovo è un simbolo archetipale di nascita e di vita: nel nostro caso sta a rappresentare il desiderio di aggregazione, inclusione e creazione che vive all interno dell Associazione “La Rondinella” e che vorremmo estendere a tuti i cittadini montefanesi, invitandoli a tesserarsi per godere delle tante belle opportunità che si verrano a creare nei prossimi mesi”.
Le attività che si svolgeranno periodicamente presso "The Egg" sono presentazioni di libri, conferenze, dibattiti e corsi che spazieranno dal teatro alla gastronomia.
"The Egg" ha iniziato la sua attività il 28 Dicembre 2022 con la Conferenza della Critica d'Arte Tea Fonzi su La Sibilla e il suo Popolo/ Leggende, Usi e Costumi dei Sibillin ;, mentre Domenica 22 Gennaio ha debuttato con successo il corso di "Dungeons &
Dragons", famoso gioco di ruolo degli anni '80 tornato in auge presso i più giovani grazie a serie tv di successo come Stranger Things".
Lo scorso mercoledì è stato avviato il Corso di Dizione e Recitazione tenuto dal bravissimo Piergiorgio Pietroni, regista di successo fondatore del Teatro Te.Ma.
L’inaugurazione è stata molto partecipata e si è conclusa con una
merenda tutti insieme.
Il Sindaco Angela Barbieri “Felice e soddisfatta che questo luogo – che è un altro pezzo di storia di Montefano – abbia ripreso vita, non per giocare a carte o a biliardo ma per fare da collante sociale e culturale con tante iniziative alle quali i montefanesi possono partecipare.
Penso soprattutto ai giovani, per loro si fa tutto questo: si aprono le porte dei “luoghi del cuore” – come le Ex Scuole Elementari divenute Casa delle Associazioni – affinché si sentano accolti e vengano loro proposte valide alternative per trascorrere il tempo libero.
Montefano sta facendo molto per porsi come riferimento culturale nel territorio.”
La strada del circolo "The Egg" in via Altobello N° 6 a Montefano è appena iniziata e la domanda che viene spontanea porsi è… Ma è nato prima Uovo o la Rondinella?
Audizioni live dei 56 artisti in gara al Festival della Canzone popolare e d’Autore
Musicultura: a Moà la Targa Banca Macerata
Domani doppio appuntamento con Morgan alle 16,30 nell’ Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti e la sera al Lauro Rossi
Collegamenti e servizi su Rai Tgr Marche e Rai Italia, dirette su èTV Marche e streaming sui social
L’Italia che canta e che compone sfila con successo a Macerata nei dieci giorni di Audizioni Live della XXXVI edizione del Festival Musicultura.
56 artisti, sugli oltre mille partecipanti al Concorso, sono stati convocati per le selezioni al Teatro Lauro Rossi dove ogni sera si esibiscono live con due brani di fronte al pubblico e alla giuria del Festival per entrare nella rosa dei 16 finalisti dell’edizione 2023.
La giuria di Musicultura, presieduta dal direttore artistico Ezio Nannipieri, è composta dal critico musicale Stefano Bonagura, l’autore Marco Maestri, Il professore ordinario di Pedagogia generale e sociale dell’Ateneo di Macerata Massimiliano Stramaglia, il professore ordinario di Matematica dell’ Ateneo Camerte Roberto Giambò, la cantautrice e performer Roberta Giallo e la regista e attrice Giulia Grandinetti. Ad affiancare la giuria del Festival, le due giurie universitarie composte dagli studenti e dalle studentesse dell’Università di Macerata e dell’Università di Camerino alle quali spetta il compito di designare uno dei sedici finalisti di Musicultura 2023.
Moà, al secolo Martina Maggi, con la sua intensa voce, densa di colori, ha conquistato il cuore del pubblico nella seconda serata di audizioni live, aggiudicandosi il Premio Targa Banca Macerata consegnata dal Direttore generale di Banca Macerata Toni Guardiani.
Moà, classe 1995 di Orvieto, in provincia di Terni, ha proposto a Musicultura le canzoni “Palermo” e “Chiara” con la quale ha vinto il “Premio Bianca d’Aponte” con menzione al miglior testo.
L’artista inizia a suonare la chitarra all’età di 5 anni. A 16 entra a far parte dell’orchestra giovanile popolare diretta dal M° Sparagna, collaborando anche con Francesco De Gregori. Nel 2019 partecipa con successo ad All together Now e, pochi mesi dopo, ottiene 4 sì a X-Factor. Nel 2021 vince Area Sanremo.
Sul palcoscenico di Musicultura l’amore, l’amicizia e la complicità di Giorgia e Filippo ovverosia dei Manitoba, amici d’infanzia che si sono ritrovati e innamorati a Firenze nel 2016.
I Manitoba hanno offerto alla giuria e al pubblico di Musicultura una performance ricca di energia contagiosa con i due brani “Hollywood Pompei” e “Pesci” dove raccontano in chiave pop-rock psichedelica storie tra l’onirico e il realistico. Dopo la partecipazione ad X-Factor nel 2020, Giorgia e Filippo iniziano il loro tour estivo in giro per l’Italia, aprendo il palco ai Franz Ferdinand e condividendolo con Piero Pelù, Motta, Ministri e molti altri.
Rosewood è il progetto solista presentato a Musicultura dall’artista Giordano Conti di Terni classe 1996 con le canzoni “Mood” e “Sigarette”. Chitarrista, autore e compositore, inizia il suo percorso musicale all’età di 12 anni, debutta nel 2020 con l’album “Impersonale”, tra l’ambient e il post rock. Nella sua evoluzione artistica più recente c’è una svolta pop, con tante contaminazioni punk-rock, emo, trap e persino heavy-metal. Timido ma estroverso, riservato ma socievole, la musica è l’unica forza che riconcilia i suoi opposti.
I Mobili Trignani sono Fabrizio (chitarre, basso e voce) e Nicola (suitcase drum, voce, synth, basso e ukulele) e si sono esibiti con le canzoni “Labora” e “Lei”. Amici d’infanzia, nati e cresciuti ad Arsita, la loro musica si è sviluppata grazie alla “Casetta”, luogo d’incontro e scorribande giovanili prima, di scrittura e accordi musicali poi. Propongono un pop scanzonato, ispirato da disastri e incidenti di percorso di due menestrelli in tournée per lo Stivale in Multipla. Il prossimo disco e tour annunciato è “PopArticolare”.
Da Rimini sbarca sul palcoscenico del Festival Luca Fol con le canzoni “Spirale” e “La tua esigenza” brani con suggestioni anni 60 a metà tra l’electro pop e il cantautorato vecchia maniera e un sound arricchito da sintetizzatori pungenti, chitarre frizzanti e un animo synth pop. Cantante e polistrumentista, Luca Fol esordisce sotto un diverso pseudonimo con due dischi in lingua inglese, fondendo ai Beatles la musica elettronica. Il 2020 segna il suo passaggio alla composizione in italiano. Nel 2022 esce il primo album in italiano, dal titolo eloquente: “Io sono meno inglese di thè”.
I Filbona, la band composta da Marco e Matteo dal Bo, Michele dal Cin e Davide Feletti ha proposto a Musicultura i brani “Dove eravamo rimasti” e “Iene eleganti”.
Il Gruppo di Vittorio Veneto ha un approccio näif alla musica e alla composizione, miscela al cantautorato in acustico una componente elettronica con drum machine, synth e samples. Nel 2022 pubblica il primo disco, “Cronaca Rosa”, con il quale intraprende un tour tra i club veneti.
Attesissimo a Macerata nella giornata di domani lunedì 27 febbraio Morgan per un doppio appuntamento a Macerata con il pubblico, il primo nel talk previsto alle 16,30 nell’ Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti in Piazza Vittorio Veneto e dalle ore 21 nella serata di Audizioni live dove si esibirà sul bollente palcoscenico del Teatro Lauro Rossi.
Questa sera domenica 25 febbraio alle ore 17 saliranno sul palcoscenico di Musicultura: Chiara Osso– Roma, Lilo – Busto Arsizio (VA), Michele Braganti – San Giustino (PG), Melga – Massafra (TA) , PROTTO – Torino , otto x otto – Verona
Domani lunedì 27 febbraio alle ore 21 si esibiranno : Massimiliano D’Ambrosio – Roma, Amarti – Ferrara, Nervi – Firenze, Helen Aria – Aosta, Luciano Nardozza – Casalpusterlengo (Lodi)
Le Audizioni live di Musicultura possono essere seguite anche in televisione grazie ai collegamenti quotidiani con la Rai TGR Marche, ai servizi di Rai Italia, alle dirette delle intere serate sul canale 17 di èTV Marche e alle dirette streaming sui social di Musicultura.
Un manifesto sotto Villa Colloredo Mels a Recanati fa pensare…
“Di politica non si parla, di violenza sulle donne non si parla, di sessualità non si parla. Esiste soltanto il programma”: è questo il maxi manifesto che capeggia da qualche giorno lungo la rotatoria che si trova sotto Villa Colloredo Mels, un punto importante per il traffico cittadino di Recanati. Ha suscitato, naturalmente, non pochi interrogativi e battute in città e in molti hanno pensato ad una forma di protesta di studenti nei confronti della scuola. La firma apposta sotto, a carattere molto più piccoli, “alcune studente dell’indirizzo Scienze Umane del Liceo Classico Leopardi di Recanati parlano di scuola”
Si tratta, infatti, di una delle tante affissioni in città dell’artista Sara Leghissa nell’ambito di “Logos Infinito”, il progetto curato da Gianluca Marziani che ha l’obiettivo di declinare in chiave contemporanea l’uso visivo della parola. È il frutto di un laboratorio tenuto lo scorso dicembre con una classe V del Liceo Classico “Giacomo Leopardi” di Recanati: in questa particolare occasione le studentesse interessate, partendo dalla domanda: “A scuola come sto?”, hanno avuto la possibilità di raccontare esperienze e sensazioni specialmente in relazione a come è cambiata la vita dopo avere vissuto il disagio durante e dopo la pandemia, e di come questa abbia influito sulle loro relazioni sociali. “I risultati del workshop a Recanati di Sara Leghissa, impegnata in un proficuo dialogo con gli studenti del Liceo Classico, prendono forma tramite affissioni di grande formato che sottolineano il valore “epocale” del progetto Logos Infinito” afferma il curatore Gianluca Marziani.
Oggi 22 febbraio 2023, ore 10,30 Gran Sala Cesanelli – Arena Sferisterio, Macerata
Gran Sala Cesanelli – Arena Sferisterio, Macerata
ANNUNCIO IN ANTEPRIMA dei nomi degli artisti in gara e presentazione della XXXIV edizione di Musicultura, apertura Audizioni Live.
Interverranno:
Montefano. Finanziati i lavori di recupero e restauro delle Chiese di Santa Maria e Sant’Antonio
Montefano. Finanziati i lavori di recupero e restauro delle Chiese di Santa Maria e Sant’Antonio
Sono stati finanziati i lavori di recupero e restauro delle Chiese di Santa Maria Assunta e Sant’Antonio Abate, danneggiate dal sisma del 2016 e da allora necessariamente chiuse per motivi di sicurezza: nel Programma approvato nell’ultima Cabina di Coordinamento Sisma sono state inserite nell’ordinanza dell’ormai ex Commissario Straordinario Legnini fondi per € 300.000,00 per ognuno dei due edifici di culto, offrendo così la possibilità di recuperare le due strutture e restituire a Montefano una parte del suo patrimonio religioso, artistico e culturale.
Le due Chese conservano al loro interno affreschi ed opere di notevole pregio. Nella Chiesa di Santa Maria Assunta, appartenente alla Confraternita del Santissimo Sacramento, sull’altare di destra è presente una Pala di pregio che raffigura l’Assunzione della Vergine in Cielo e che – secondo Alessandro Priori, storico dell’arte – si può riconoscere come opera di Simone De Magistris.
In quella dedicata a Sant’Antonio Abate, che appartiene alla Venerabile Confraternita della SS. Trinità e dei Santi Antonio Abate e Vincenzo Ferreri, è custodito il prezioso Cataletto che ogni anno viene portato in processione il Venerdì Santo.
Il Sindaco Barbieri “Le risorse destinate al recupero e restauro delle due chiese sono di tutto rispetto. Alla Curia Diocesana di Macerata va il ringraziamento mio personale e di tutta l’Amministrazione Comunale di Montefano. Ci auguriamo che l’autorizzazione ai lavori di progettazione e successiva esecuzione del restauro conservativo arrivi al più presto, per restituire a Montefano questi due beni preziosi. L’Ufficio Tecnico del Comune sarà a disposizione – qualora Sua Eccellenza il Vescovo Monsignor Nazzareno Marconi lo riterrà opportuno – per tutto quello che è inerente il lavoro di recupero delle Chiese, nell’intento di una piena e soddisfacente collaborazione.”
L’Amministrazione Comunale si rende disponibile a conservare il patrimonio artistico asportabile che si trova all’interno delle due strutture – per il tempo che dureranno i lavori – presso la splendida Sala dei Poeti, Foyer del Teatro “La Rondinella”: questi tesori potranno così essere scoperti ed ammirati dai montefanesi e da chi sceglierà Montefano come meta turistica nei prossimi mesi.
Il mito generazionale del vocabolario Rocci. Intervista a Vittorio Capuzza
Recanati CNSL Concerto ‘INFINITO’ al Teatro Persiasni 19 febbraio ore 18
“L’Infinito, omaggio a Giacomo Leopardi” è il titolo del concerto in cartellone domenica prossima (19 febbraio), alle 18.00 al Teatro Persiani di Recanati: protagonisti l’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese diretta dal maestro Maurizio Billi, la violinista Olga Zakharova, il soprano Federica Caseti Balucani e il tenore Aldo Caputo. Presenterà la serata Antonio Bernardelli.
L’ingresso è gratuito con obbligo di prenotazione da fare al teatro Persiani telefonando allo 071.7579475 (teatro) attivo dal mercoledì al sabato dalle 17 alle 19.30. Per ulteriori info telefonare al Centro Studi Leopardiani allo 071/7570604 solo mattino dalle 9.30 alle 13.30 (da lun a sab).
Musica protagonista nell’ambito delle iniziative prese dal comitato nazionale per il Bicentenario dell’Infinito. L’appuntamento è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato, oltre al presidente del Cnsl Fabio Corvatta, anche il sindaco di Recanati Antonio Bravi e l’assessora alle culture Rita Soccio che hanno sottolineato la grande valenza culturale e la capacità di richiamo turistico degli eventi messi in programma dal comitato nazionale per il bicentenario de L’Infinito.
Osserva il presidente del Centro Nazionale di Studi Leopardiani Fabio Corvatta: «Diversi i luoghi cittadini e diverse anche le arti che partecipano a questo bicentenario leopardiano: l’appuntamento è al Persiani stavolta con la musica, ma sempre per cogliere i vari aspetti della personalità del Poeta».
Una proposta musicale raffinata ed intrigante quella confezionata dal maestro Maurizio Billi con brani straordinari del repertorio classico lirico-sinfonico e romantico con una incursione nel barocco ed intense proposte tratte dalla musica del Novecento. “Il Barbiere di Siviglia”, di Gioachino Rossini, è un capolavoro d’irresistibile profluvio melodico, inesauribile fonte di situazioni comiche e paradossali, tanto da essere una delle opere liriche più amate e rappresentate al mondo. La Sinfonia di quest’opera aprirà il concerto che proseguirà con “L’Inverno” tratto dalle “Quattro Stagioni” di Vivaldi, considerato uno dei più grandi violinisti e uno degli autori più eseguiti del primo Settecento.
La potenza evocativa e il grande afflato lirico dell’Intermezzo sinfonico della Cavalleria Rusticana, con l’intensa, struggente ma dolcissima melodia chiuderà la prima parte del concerto. Il fiorentino Mario Castelnuovo-Tedesco ha saputo cogliere pienamente lo spirito del celebre idillio leopardiano “L’Infinito” traducendolo magnificamente in musica. Il maestro Billi per l’occasione ha elaborato questo lavoro originale per tenore e pianoforte in una versione orchestrale proponendo una prima esecuzione assoluta.
La proposta musicale proseguirà con le melodie indimenticabili del grande Ennio Morricone che ha sempre avuto un grande legame affettivo professionale con Maurizio Billi apprezzando i vari arrangiamenti elaborati nelle più svariate versioni per organici strumentali e con due estratti celebri che concluderanno un percorso storico artistico-musicale.
COMUNICATO STAMPA 13 febbraio 2023
MUSICULTURA: al via le audizioni live dal 24 febbraio al 5 marzo
Dieci serate consecutive di grande musica live al Lauro Rossi
In diretta su èTV Marche e in streaming su Facebook
Musicultura scalda i motori per l’avvio delle audizioni live della 34° edizione del Festival.
Sono 10 le serate consecutive di spettacolo in programma al Teatro Lauro Rossi di Macerata, dal 24 febbraio al 5 marzo, quasi 60 le proposte artistiche in gara selezionate fra le 1.113 candidature registrate alla chiusura del bando del concorso del 2023, la rosa degli artisti convocati verrà ufficializzata da Musicultura tra qualche giorno.
“L’avvicinamento alle audizioni dal vivo in me si accompagna sempre a un’impennata di curiosità. – Ha dichiarato Ezio Nannipieri direttore artistico del Festival – La curiosità di scoprire se le scelte che abbiamo fatto dopo tre mesi di ascolto delle oltre 2.000 canzoni in concorso vengono confermate, o se possibile addirittura rilanciate, da quel che stiamo per vedere e sentire sul palco del Lauro Rossi. E poi c’è la curiosità per le performance che verranno amichevolmente a regalarci alcuni importanti ospiti i cui nomi saranno resi noti a breve.”
Il pubblico delle Audizioni sempre più attento e sempre più numeroso, ricordiamo lo scorso anno sono intervenuti al Lauro Rossi 4.300 spettatori, ha maturato negli anni un feeling profondo con questo appuntamento così peculiare del Festival, imparando a respirare l’atmosfera di continua scoperta che le Audizioni portano con sé.
I numeri delle Audizioni di Musicultura attesi a Macerata per il 2023 andranno però ben oltre l’avvicendarsi degli artisti sul palco e del pubblico in sala.
Quasi 500 persone infatti fra tecnici, artisti, giornalisti e addetti ai lavori soggiorneranno in città per oltre due settimane, tra i giorni di allestimento e quelli di spettacolo.
Più di 100 saranno invece gli studenti e le studentesse dell’Università di Macerata, dell’Università di Camerino e dell’Accademia di Belle Arti attivamente coinvolti nei percorsi formativi attivati dal Festival.
Musicultura trasformerà il Teatro Lauro Rossi in un vero e proprio laboratorio delle arti e dei mestieri in cui giovani studenti, aspiranti grafici, scenografi, light designer, giornalisti, copywriter e fumettisti avranno modo di testare le proprie capacità e fare un’esperienza formativa che spesso, per gli studenti che l’hanno intrapresa negli anni precedenti, è diventata un vero volano per entrare nel mondo del professionismo.
A suggellare le sinergie di Musicultura con le principali realtà che operano nel territorio c’è la conferma per il 2023 della partnership con Banca Macerata.
Qualità, talento, passione e valorizzazione del territorio, valori fondamentali di Musicultura condivisi per il terzo anno consecutivo con il Main Partner Banca Macerata
che sostiene le attività del festival e premia la creatività dei giovani artisti con riconoscimenti alle migliori esibizioni decretate dal pubblico durante le Audizioni e con la consegna del Premio di 20.000 euro al vincitore assoluto di Musicultura.
Come da tradizione gli spettacoli al Teatro Lauro Rossi si terranno tutte le sere con inizio alle ore 21, escluse le domeniche quando il sipario si aprirà alle ore 17.
Gli spettacolo sono ad ingresso libero con prenotazione obbligatoria a partire da mercoledì 22 febbraio sul sito www.musicultura.it.
Anche quest’anno una grande produzione tecnica trasformerà il Lauro Rossi in uno studio televisivo e chi non riuscirà a raggiungere il teatro, potrà seguire le Audizioni in diretta sui canali televisivi di èTV Marche e in streaming sulla pagina Facebook di Musicultura.
Porto San Giorgio. Al Teatro Comunale col Gruppo Instabile di Teatro per qualche ora di sano divertimento… Domenica 19 febbraio ore 17
Porto San Giorgio. Al Teatro Comunale col Gruppo Instabile di Teatro per qualche ora di sano divertimento.
Si inizia con una nuova esilarante commedia divertentissima —famme spari’ a mi moje!!!
..quanti mariti vorrebbero che si esaudisse questo desiderio nascosto…ma poi tutto nn è oro quello che luccica!!!
SI REPLICA A MONTELUPONE il 5 MARZO al Teatro Degli Angeli
AL PERSIANI IL 15 e 16 APRILE con l’UNITALSI sez RECANATI
SEGUITECI
Casa Leopardi espone un quaderno numerato del Poeta recanatese negli spazi della Regione Marche
Olimpia Leopardi nella Biblioteca, in alto l’epigrafe con la quale Monaldo apre la Biblioteca ai suoi concitt
“Il fruttuoso incontro con il nuovo responsabile dei servizi turistici delle Marche, il vulcanico Marco Bruschini, ha avviato un nuovo capitolo nel rapporto fra la nostra struttura museale e l’amministrazione della regione; per questo abbiamo deciso di partecipare ad un appuntamento importante come la Bit. – Ha affermato la contessa Olimpia Leopardi discendente del Poeta – Per l’occasione ci è sembrato interessante esporre un oggetto che sia strettamente legato alla storia del Poeta; cosa c’è più intimo di un quaderno al quale affidare i propri pensieri? Questo quaderno vuoto da lui numerato rappresenta il nuovo percorso da compiere insieme, privati ed istituzioni, alla ricerca di una visione comune. Lo immagino come uno spazio da riempire di possibilità.”
“Ringrazio Casa Leopardi che ci dà la possibilità di esporre alla Bit un prezioso oggetto appartenuto al Poeta – ha dichiarato il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli – un quaderno a cui vogliamo conferire un significato particolare e sentito.”
“Nel ringraziare donna Olimpia Leopardi per la disponibilità dimostrata, sono felice e orgoglioso di iniziare un nuovo percorso insieme a Casa Leopardi per promuovere e valorizzare le eccellenze delle Marche. – Ha detto Marco Bruschini, Direttore ATIM Agenzia turismo e Internazionalizzazione delle Marche- La contessa Olimpia si è messa con grande entusiasmo a disposizione di questo nuovo ed ambizioso progetto per far conoscere le Marche nel mondo. Un quaderno bianco pieno di storia e suggestioni, da riempire con idee e spunti, a rappresentare idealmente il nuovo capitolo per le Marche e il turismo, guidato dal Presidente Acquaroli, che potremo costruire con grandi realtà come quella che rappresenta Casa Leopardi.”
In tutta la sua opera Giacomo Leopardi esplora il rapporto fra l’essere umano e i suoi simili, fra uomini e cose, applicando le sue straordinarie capacità analitiche alla ricerca di ciò che definisce l’obiettivo primo dell’esperienza di esistere: la ricerca della felicità.
Un quaderno vuoto è lo spazio ideale al quale affidare avvertenze e proposte per una vita felice. Giacomo già ai suoi tempi si interrogava su quelle che oggi sono domande di straordinaria attualità: Come favorire una pacifica convivenza fra gli uomini? Come evitare che la civilizzazione corrompa il rapporto fra uomo e ambiente? Domande alle quali soprattutto la politica è chiamata a dare risposte.
Casa Leopardi partecipa alla Bit presentando agli operatori del settore un oggetto simbolo del nuovo percorso da intraprendere, tra pubblica amministrazione e privati, perché si possa scrivere un nuovo capitolo della storia che ha reso immortali i nostri luoghi del cuore.
Secondo la ricerca condotta dalla piattaforma digitale Musement, la casa natale del Poeta a Recanati è l’itinerario culturale più apprezzato dai turisti nelle Marche.
Il complesso museale di Casa Leopardi offre ai numerosi turisti e appassionati visite guidate tra le antiche sale della Biblioteca che hanno visto formarsi il genio del Poeta nel dialogo con i grandi autori degli oltre venti mila volumi presenti. E da qualche anno è stato aperto il nuovo itinerario “Ove abitai fanciullo” che a distanza di due secoli ha svelato al pubblico, per la prima volta, gli appartamenti privati di Giacomo Leopardi. Una visita che permette l’accesso ai saloni di rappresentanza del Palazzo; alla galleria dove sono esposte le collezioni d’arte; al giardino che ispirò gli immortali versi de Le ricordanze; al salottino dove i fratelli Leopardi si intrattenevano e alla camera privata di Giacomo Leopardi, dalla cui finestra, il Poeta osservava l’amata luna e le vaghe stelle dell’Orsa.
Esporre un quaderno vuoto è anche una sfida alla sensibilità di chi osserva e un modo per connettere alla nostra contemporaneità il Leopardi che nel 1827 accumulava appunti per una lettera da scrivere ad un giovane del XX° secolo; quali proposte farebbe oggi? Anche per questo invitiamo operatori e utenti a lasciare il loro contributo, a condividere con noi la propria ricetta per la felicità.
Recanati. “Giorno del Ricordo”
Domani, sabato 11 febbraio, all’Aula Magna del Liceo “Leopardi”, in via Aldo Moro, dopo i saluti del Sindaco e dell’Assessore alle Culture, gli studenti e i docenti potranno incontrare Fabio Todero (Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea nel Friuli Venezia Giulia) sul tema “Strumenti per la didattica della frontiera adriatica”. Inoltre l’Istituto Storico e il Circolo del Cinema di Recanati proporranno alle scuole delle proiezioni cinematografiche a tema in occasione della ricorrenza.
Fabio Todero, dell’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia, storico triestino, autore di numerosi e autorevoli studi sulle vicende dell’Alto Adriatico tra primo e secondo dopoguerra, si occupa da anni della Grande guerra e della sua memoria, su cui ha pubblicato numerosi saggi e volumi e di confine orientale anche in chiave didattica.
Montefano. Giorno del Ricord.o Celebrato con le scuole
Stamattina alle 11.00 al Piazzale delle Foibe l’Amministrazione Comunale ha celebrato il Giorno del Ricordo insieme alle alunne ed agli alunni della Scuola Primaria “Olimpia” e della Secondaria “Falcone e Borsellino”.
Il Sindaco Barbieri ha voluto ricordare così le vittime delle Foibe e più in generale dell’esodo dalle loro terre di Istriani, Dalmati e Fiumani nel Secondo Dopoguerra e della complessa vicenda del nostro confine orientale.
“Vi ringrazio per la vostra presenza qui, oggi, per celebrare il Giorno del Ricordo e commemorare così tutte le vittime delle Foibe, gli Istriani, i Fiumani, i Dalmati e tutti gli italiani che in quelle terre erano nati e cresciuti, formato una famiglia, lavorato duramente, cresciuto i figli ed accompagnato negli ultimi giorni i loro anziani. Terre ricche di storia, territori liberi che prosperavano in ricchezza culturale e linguistica, una zona di confine in cui incontro, prosperità e pacifica convivenza segnavano il quotidiano vivere.
Uomini e donne che furono uccisi con crudeltà, strappati alle loro case e costretti a fuggire, a pagare costi altissimi sull’altare di una guerra che sembrava non avesse fine quanto a ferocia e persecuzione. Abbiamo celebrato pochi giorni fa la Shoah…
Oggi siamo qui con questi bambini e ragazzi che hanno voluto ricordare con noi adulti il dolore infinito di chi è sopravvissuto, gli esuli che – insieme alle loro famiglie – hanno visto riconosciute le loro sofferenze con grande ritardo storico. Un’ulteriore ferita per loro. Ma anche per affermare che nella nostra Europa, nata dalla Pace e dal dialogo fra i popoli, è stato restaurato lo Stato di Diritto anche aprendo la strada all’ascolto ed al riconoscimento rispettoso di queste tragedie.
La nostra antica Civiltà, i nostri valori sono ancora fra noi e qui devono restare: che gli orribili crimini contro l’umanità siano di monito sempre affinché tutti insieme possiamo procedere nell’unica direzione possibile per la Pace, cercare e trovare terreno comune fra i popoli accettando la diversità, che è sempre un arricchimento dell’individuo. Grazie alla Preside, alle Maestre e alle Professoresse che hanno raccolto il nostro invito a questa Celebrazione, una partecipazione cui teniamo molto perché – come ho già detto il 27 Gennaio – i giovani sono il futuro e solo guardando al passato questo futuro potrà essere migliore”. Con commozione, bambini e bambine, ragazze e ragazzi hanno letto passi e loro pensieri in memoria di quel periodo storico che ha contrassegnato la storia italiana in maniera atroce, riconoscendo e sottolineando – con il loro contributo – l’importanza di tenere sempre a mente che la coesione e l’armonia fra i popoli sono indispensabili per vivere in pace.
GIORNO DEL RICORDO 10 Febbraio 2023….dalla pagina del Senato della Repubblica Italiana
..dalla pagina del Senato della Repubblica Italiana
https://www.senato.it/CESUS/GiornoRicordo2023/
GIORNO DEL RICORDO
10 Febbraio 2023
La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
LEGGE 30 MARZO 2004, N. 92
ISTITUZIONE DEL «GIORNO DEL RICORDO» IN MEMORIA DELLE VITTIME DELLE FOIBE, DELL’ESODO GIULIANO-DALMATA, DELLE VICENDE DEL CONFINE ORIENTALE E CONCESSIONE DI UN RICONOSCIMENTO AI CONGIUNTI DEGLI INFOIBATI
Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 13 aprile 2004, n. 86
Nel Giorno del Ricordo «sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. E’ altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero».
Recanati. Comitatto celebrazioni Bicentenario de L’infinito. Recital “Io, Giacomo” il 12 febbraio
Recanati. Comitato Naz. Celebrazioni Bicentenario de L’infinito. Recital “Io, Giacomo” il 12 febbraio
con Luca Violini e Lorenzo Di Bella
«Io, Giacomo» è il titolo scelto per il prossimo evento culturale organizzato a cura del Comitato Nazionale per il Bicentenario de “L’Infinito”, direzione generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali del Ministero della Cultura in collaborazione con il Centro Nazionale di Studi Leopardiani e con il patrocinio del
L’ingresso è libero con prenotazione obbligatoria allo 0717570604 (dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13).
RECANATI. CORSO “STORIE E PERSONAGGI RECANATESI”, IL PROF. PIERPAOLO MOROSINI
Al CORSO “STORIE E PERSONAGGI RECANATESI”, del Dott. Sergio Beccacece ospite iL PROF. PIERPAOLO MOROSINI
La Biblioteca Nazionale di Napoli acquisisce una nuova preziosa lettera di Leopardi al cugino Melchiorri
… si tratta di una lettera a carattere privato, firmata del poeta di Recanati al cugino Giuseppe Melchiorri. Il Ministero della Cultura ha esercitato il diritto di prelazione assicurandosi l’autografo ed impedendo che venisse venduto a privati. Perchè a Napoli e non a Recanati???
La lettera
Il carteggio riporta anche una riflessione toccante sul valore dell’amicizia, sulla sua importanza e indissolubilità. Questa intensa scrittura, capace di offrire a tutti i cittadini e agli studiosi l’opportunità di approfondire la conoscenza intima del poeta, è l’ennesima riprova del valore immenso del patrimonio storico e culturale della nostra Nazione. È nostro dovere fare in modo che questa acquisizione divenga un’occasione per far conoscere, sempre di più, la bellezza e la potenza del pensiero leopardiano”, conclude il Ministro.
RECANATI 31 GENNAIO 2023
RADIOERRE NEWS
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Sul palco della “Nuova Fenice” l’associazione culturale Eureka porta “Ditegli sempre di sì””, con la regia di Massimo Russo.
Lo spettacolo andrà in scena da giovedì 26 a sabato 28 gennaio (ore 21) e domenica 29 gennaio (ore 17,30).
LA TRAMA
Michele è un pazzo «metodico», soffre di atavismo. Rinchiuso in un manicomio, solo uno psichiatra eccessivamente ottimista gli permette di tornare a casa di sua sorella Teresa, vedova, che nasconde il segreto della sua degenza per non danneggiarlo, e che lo riceve con grande spirito di accoglienza. All’apparenza lucido, socievole, cortese, in verità la sua follia è molto subdola; confonde i desideri con la realtà che lo circonda, eccede in perfezionismo e prende tutto alla lettera (“abbiamo il termine, usiamolo!”) fraintendendo le metafore, esasperando ogni ragionamento, coltivando il paradosso, con l’effetto di un crescendo rossiniano di risate che cessa senza il minimo preavviso.
NOTE DI REGIA
«In questa messa in scena abbiamo lavorato molto sul personaggio e sulle “emozioni” (così difficili da esternare…) non esitando sulla comicità fine a se stessa o sulle singole intenzioni, ma lasciando spazio al “lavoro dell’attore in una squadra di attori” ed alla costruzione di una pièce che compenetri gioia e tristezza-spiega Russo- non è stato un lavoro semplice per nessuno, è stata però una bellissima esperienza. I tecnici hanno collaborato con disponibilità e creatività, le musiche originali del Maestro Claudio Rovagna hanno dato un grande valore aggiunto. Ho “preteso” molto da tutti. Li ho visti stanchi, ma mai lamentosi. Ho proposto sperimentazione, ci hanno provato senza chiedere. Abbiamo lavorato sul linguaggio del corpo, sul significato e non sul “significante”. Esperienza molto positiva a prescindere dall’esito. La Nuova Fenice: infine ringrazio l’Assessore alla Cultura Mauro Pellegrini e Alessandro Marrocchi per come ci hanno accolto in un teatro così bello e prestigioso».
PER LE Prenotazioni
Bglietto 15 euro, ridotto 12 euro. Prenotazioni al numero 350 0577305 (Daniela).
Prevendita presso la biglietteria de teatro il 18 e 19 gennaio gennaio dalle ore 16 alle ore 18.
PORTO RECANATI. Il Comune decide di intitolare a Lino Palanca alcune sale della Biblioteca MORONI.
L’Amministrazione Comunale è lieta di invitare la S.V.
domenica 20 novembre 2022 alle ore 17.00
presso il Castello
Svevo alla Cerimonia di intitolazione delle sale della
Pinacoteca Comunale“A. Moroni”
al Prof. Lino Palanca e al Dott. Guido Cittadini
Il Sindaco
Andrea Michelini
Recanati. “Pasolini contro il nuovo conformismo”, Lectio Magistralis di Marcello Veneziani radio_erre
Recanati. “Pasolini contro il nuovo conformismo”, Lectio Magistralis di Marcello Veneziani radio_erre
Si è conclusa a Recanati la Rassegna “PASOLINI, l’intellettuale che capiva troppo” con il giornalista, scrittore e filosofo MARCELLO VENEZIANI in una Lectio Magistralis dal titolo “PASOLINI CONTRO IL NUOVO CONFORMISMO”, affiancato dall’attore LUCA VIOLINI che ha proposto alcune letture tratte da opere di Pasolini.
L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Controvento e dall’agenzia Mediadux srls, cofinanziata dalla Regione Marche e patrocinata dai Comuni di Recanati e di Sirolo.
Il telescopio Webb vede due galassie all’alba del l’universo
Due delle più antiche galassie, viste dal telescopio Webb. Sono entrambe ai margini dell’ammasso Abell 2744 (fonte: NASA, ESA, CSA,) Si leva finalmente il sipario sull’alba del cosmo grazie al nuovo telescopio James Webb ha infatti immortalato due galassie tra le primissime dell’universo primordiale, tra 350 e 450 milioni di anni dopo il Big Bang.
Lo conferma lo studio di un team internazionale guidato dall’Italia, con l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf
Le due galassie, tra le più antiche mai osservate finora, sono state individuate grazie alle osservazioni del lontanissimo ammasso di galassie Abell 2744 e di due regioni del cielo ad esso adiacenti, realizzate dal potente telescopio spaziale tra il 28 e il 29 giugno 2022 nell’ambito del progetto Glass-Jwst Early Release Science Program.
https://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/spazio_astronomia/2022/11/17/il-telescopio-webb-vede-due-galassie-allalba-del-cosmo-_5c548cf9-f887-402e-8933-3e9f6f2db60b.html?utm_source=break.ma&utm_medium=break.ma
Appignano: presentato il programma della stagione teatrale e degli eventi del Gasparrini 2022-2023
Appignano: presentato il programma della stagione teatrale e degli eventi del Gasparrini 2022-2023
16 appuntamenti tra prosa, cultura e musica al Teatro G. Gasparrini
Al via la stagione teatrale del Teatro Gasparrini di Appignano 2022 – 2023 con un ricco cartellone di spettacoli di prosa, cultura e musica fino a maggio 2023.
In apertura del primo spettacolo in programma “Cose dell’Addru Munnu” della compagnia teatrale Terra dei Fioretti, Il Sindaco Mariano Calamita, il Vice Sindaco Stefano Montecchiarini, l’assessore alla Cultura Federica Arcangeli hanno presentato il ricco cartellone di eventi che caratterizzerà l’intera stagione del Teatro comunale G. Gasparrini affidata all’Associazione Culturale, Musicale e Artistica “Gli Stronati” di Macerata.
“Con soddisfazione apriamo la nuova stagione teatrale di Appignano che si compone di ben 16 date in programma tra prosa, concerti, appuntamenti culturali e spettacoli per famiglie e bambini – ha dichiarato il Sindaco di Appignano Mariano Calamita – quest’anno abbiamo puntato su un programma ricco di eventi appetibili per tutti i gusti e per tutte le fasce di età che possa accontentare i diversi desideri dei nostri concittadini. Un impegno importante per il Comune che offrirà eventi di cultura, di divertimento e di svago, ma anche di riflessione nel nostro teatro cittadino, tra i principali luoghi di socialità e di scambio di pensiero della nostra città.”
La stagione prevede spettacoli in abbonamento che debutteranno il 3 dicembre con “S’andava al cinema” un omaggio al cinema italiano con due artisti di eccezione, il maestro Marco Santini al violino e le straordinarie performance con la sabbia della sand artist Paola Saracini, uno spettacolo diretto da Francesca Loreti e prodotto da Filodiffusione.
Il 28 gennaio sarà il turno de I Swing per caso in “Che cos’è l’amor”, concerto/spettacolo di musica swing italiana dagli anni ’30 fino ai giorni d’oggi, intervallato da una stand-up comedy leggera e divertente.
Il 18 marzo andrà in scena “Goal 1986” con Stefano Tosoni. “Avevamo tredici anni e mettevamo il calcio sopra ogni cosa…si giocava ovunque, ricoperti di sudore e di polvere, dalla mattina alla sera…il Dio del calcio era il nostro Dio e il mister il nostro profeta”. Un viaggio narrato a due voci, quella di Stefano Tosoni e quella strumentale ed eseguita live dal Maestro Lucio Matricardi, due menestrelli moderni che raccontano una favola dei nostri tempi. Il testo, scritto da Stefano Tosoni, è tratto dal romanzo di Cristiano Cavina “Un’ultima stagione da esordienti” .
Lucio Matricardi tornerà al Teatro Gasparrini il 1 aprile con la presentazione del suo nuovo album “Non torno a casa da tre giorni” un’immersione poetica in un viaggio fuori dal se che racconta il limbo, la precarietà e l’instabilità delle emozioni umane.
Gli spettacoli in abbonamento prevedono anche una rassegna di tre titoli dedicata al teatro dialettale, il primo sarà il 4 marzo con “Nun je da’ retta Roma” dell’attore Matteo Canesin. Dal carcere di Regina Coeli all’osteria, da Rugantino, Marco Aurelio alle serenate sotto le finestre delle belle fanciulle. Un viaggio nel suggestivo e poetico mondo romano tra le pieghe dello spazio e del tempo tra serietà, comicità e follia.
Gli altri due spettacoli dialettali, in collaborazione con Federgat Marche Gruppo Attività Teatrali si terranno il 15 aprile “Boeing Boeing” della Compagnia Teatrale Gli Amici del Teatro di Loro Piceno e il 6 maggio “Da Giovedì a Giovedì” del Gruppo Teatrale Il Focolare di Loreto, brillanti commedie rispettivamente di Marc Pamoletti e di Aldo De Benedetti.
Non mancheranno gli spettacoli dedicati alle famiglie e ai bambini con due appuntamenti, fuori abbonamento: il 18 dicembre andrà in scena “Tutti pazzi per Disney”, concerto/spettacolo accompagnato dalle meravigliose musiche del mondo della Disney e il 26 febbraio “Taro e la tartaruga” del Gruppo Teatrale Sorabutai, uno show basato sulla fusione della cultura italiana con quella giapponese.
Numerosi sono anche gli eventi ad ingresso libero in programma al Teatro Gasparrini, tra cui rappresentazioni teatrali dedicati allo scottante tema della violenza sulle donne. Dopo la messa in scena nel weekend di “Mariposas 3.0” il 25 novembre in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne il sipario del Gasparrini si aprirà con “Tu danzavi per me” di Gigliola Santoro, un intenso spettacolo con la compagnia C.T.R di Macerata con un testo ricavato da testimonianze ricevute di prima mano dall’autrice in qualità di avvocata-collaboratrice dell’associazione “Donne e Giustizia” di Ancona. A seguire l’incontro, testimonianza a cura del CAV S.O.S. DONNA di Macerata.
La rassegna “ Per Amore dei Libri” vedrà al Gasparrini appuntamenti dedicati alla lettura il 18 novembre Piero Massimo Macchini presenterà il libro “Manifesto Radical Grezzo” trascritto in un italiano comprensibile dal compagno radical-grezzo Matteo Engels Berdini e il 19 novembre Cesare Catà presenterà il libro “Il mare colore del vino – I racconti delle Sirene, di Scilla e delle Vacche Sacre del dio Helios”.
Il 4 dicembre verrà presentato in anteprima il nuovo libro di Daniele Biacchessi che insieme a Claudia Pinelli e Manlio Milani saranno i protagonisti del pomeriggio organizzato a Teatro dall’Associazione ANPI.
Il 4 gennaio l’appuntamento musicale aperto al pubblico sarà con i Vociferando Live Music, un gruppo nato dalla passione per la musica live che offrirà un repertorio di musica leggera con le cover di famosi brani nazionali ed internazionali.
Abbonamenti e biglietti disponibili sul circuito ciaotickets, per info tel .3920777456 www.teatrogasparrini.com
BASILICATA. Il poeta e scrittore di Urbino, Umberto Piersanti, è intervenuto oggi sulle pagine della Nazione con una articolo dedicato alle Marche
… Il poeta e scrittore di Urbino, Umberto Piersanti, è intervenuto oggi sulle pagine della Nazione con una articolo dedicato alle Marche; l’occasione è stata necessita diciamo, come accade in questi casi, dal terremoto che si sta verificando da ieri nella sua regione. Ma il punto è un altro. Leggendo le parole di Piersanti sembra che sostituendo i luoghi suoi con le dimensioni geografiche basilische, pare che l’autore marchigiano stia chiedendo attenzione per le terre lucane.
Nel bene (e nel male), sono portato a riferire – mentre lo sciame sismico che tiene in tribolazione adesso le Marche procede -, la fragilità delle Marche e le componenti di fascino di questa regione del Centro Italia, più che quelli del citato Molise insomma, somigliano agli elementi fondativi, strutturali, naturali e umani della Basilicata. Giacomo Leopardi é il poeta dell’intransigenza della luce oltre il tempo dei limiti. Alfonso Guida è la lettura delle nuvole che salgono le scale delle grotte, per esempio.
pw leggere tutto
Sabina Guzzanti e Giorgio Tirabassi incontrano il pubblico a Recanati
In occasione dello spettacolo Le verdi colline dell’Africa che inaugura martedì 8 novembre in prima nazionale la stagione del Teatro Persiani di Recanati, il giorno seguente, mercoledì 9 novembre, Sabina Guzzanti, autrice, interprete e regista della pièce, e Giorgio Tirabassi incontrano il pubblico alle ore 11.30 presso l’Aula Magna del Comune di Recanati.
Lo spettacolo è un personalissimo tributo di Sabina Guzzanti al testo Insulti al pubblico dello scrittore e drammaturgo austriaco Peter Handke ed è proposto nel cartellone curato dal Comune di Recanati con l’AMAT e realizzata con il contributo della Regione Marche e del MiC.
Un testo provocatorio e dissacrante che non racconta deliberatamente nulla, infatti, non c’è una storia, né una scenografia e nemmeno i personaggi. L’unica cosa che rimane è il pubblico e l’energia vitale di una delle autrici più libere e creative nel panorama italiano che prenderà di mira le abitudini e il torpore intellettuale degli spettatori, ponendoli al centro di un gioco divertente e irriverente. Questo voleva Handke, e questo ci regalerà Sabina Guzzanti. Uno spettacolo ma soprattutto un gioco che ruota intorno a un serissimo confronto sul teatro e la sua essenza.
La produzione dello spettacolo è di Pierfrancesco Pisani – Isabella Borettini per Infinito Teatro e Argot Produzioni, con il contributo della Regione Toscana e in collaborazione con ATCL e AMAT.
Informazioni: biglietteria Teatro Persiani 071 7579445, AMAT 071 2072439. Inizio spettacolo ore 21.30.
RECANATI. Concerto inaugurale della stagione 2022/23 per le Serate Musicali domenica 13 novembre alle 18 presso l’Aula Magna del Comune di Recanati. A salire sul palco sarà Christian Riganelli
RECANATI. Concerto inaugurale della stagione 2022/23 per le Serate Musicali domenica 13 novembre alle 18 presso l’Aula Magna del Comune di Recanati. A salire sul palco sarà Christian Riganelli con la sua fisarmonica accompagnato dal Quintetto Gigli.
Christian Riganelli ha compiuto gli studi in fisarmonica classica presso il Conservatorio“N.Piccinni” di Bari e il Conservatorio “G.B.Pergolesi” di Fermo. Si è esibito in Francia, Germania, Danimarca, Inghilterra, Repubblica Ceca, Belgio, Brasile, Canada, Stati Uniti, Argentina e Giappone in occasione di importanti festival e rassegne internazionali. Vanta collaborazioni con Vinicio Capossela, Riccardo Tesi, Franco De Gemini, Sergio Rubini e David Riondino. Ha eseguito le musiche di A.Mehmari in prima esecuzione presso la Sala Jardel Filho a San Paolo del Brasile e l’Istituto Italiano di Cultura a Tokyo e si è esibito di recente, in qualità di solista, durante il Festival Internazionale di Castelfidardo, accompagnato dall’Orchestra Filarmonica Marchigiana.
Il Quintetto Gigli nasce nel 2011 per volontà di musicisti (Luca Mengoni, Stefano Corradetti, Vincenzo Pierluca, Federico Perpich, David Padella) che collaborano da anni sul panorama cameristico regionale. Ciò che li accomuna è la voglia di sperimentare linguaggi e collaborazioni sempre nuovi. Fin dalla sua nascita il Quintetto è stato invitato a tener concerti nelle Stagioni Concertistiche in varie città italiane e vanta collaborazioni prestigiose quali Francesco di Rosa (I° oboe di Santa Cecilia) e Dante Milozzi (I° Flauto dell’Orchestra Nazionale della Rai).
Gli arrangiamenti poi, scritti appositamente per questa formazione, puntano a riflettere le caratteristiche personali di ogni singolo esecutore.
La formazione propone un programma che parte da Bach per passare subito ad autori sudamericani del Novencento: H.Villa-Lobos (1887-1959) brasiliano, considerato in patria quasi un eroe nazionale, A.Márquez (1950) compositore messicano che usa stili e forme musicali nativi del Messico, A.Mehmari (1977) uno dei più stimati giovani musicisti brasiliani, pianista e compositore che opera sia nella musica classica che nella musica jazz e latina, per concludere con Astor Piazzolla (1921-1992) considerato da alcuni l’esponente più rappresentativo della musica del suo Paese ed in generale tra i più importanti del XX secolo.
Il concerto è organizzato dalla Civica Scuola di Musica B.Gigli e dal Comune di Recanati Assessorato alle Culture.
Ingresso libero, è consigliata la prenotazione telefonando nei giorni feriali dalle 14 alle 20 al n° 3319641255 oppure 071982821.
Recanati, Loreto e Porto Recanati presentano “Marche Terra d’Oltre” tre appuntamenti dedicati alle storie dell’emigrazione.
COMUNICATO STAMPA 4 novembre 2022
Grand Tour Cultura: al via un nuovo progetto di Terre d’Oltre
Recanati, Loreto e Porto Recanati presentano “Marche Terra d’Oltre” tre appuntamenti dedicati alle storie dell’emigrazione.
il 10 dicembre a Recanati, il 28 gennaio 2023 a Loreto e il 26 febbraio 2023 a Porto Recanati
In occasione dell’VIII edizione del Grand Tour Cultura della regione Marche, “Terre d’Oltre”, la rete costituita dai Comune di Recanati, Loreto e Porto Recanati per la valorizzazione e la promozione sinergica del territorio, presenta il nuovo progetto “Marche Terra d’Oltre” una rassegna dedicata al racconto di storie d’emigrazione a cura del Museo dell’Emigrazione Marchigiana.
Un ciclo di tre appuntamenti ad ingresso libero, il 10 dicembre a Recanati, il 28 gennaio 2023 a Loreto e il 26 febbraio 2023 a Porto Recanati che vedranno protagonista l’autore e performer Maximiliano Cimatti in reading letterari sulla grande epopea dell’emigrazione marchigiana. Un fenomeno che ha ampiamente interessato la regione Marche, soprattutto nel periodo tra la fine dell’800 e i primi del ‘900 e che ha visto il territorio dei tre comuni della rete tra le aree maggiormente coinvolte nello spopolamento a favore di paesi come l’Argentina e gli Stati Uniti.
“Con il progetto “Marche Terra d’Oltre” la rete che abbiamo costituito tra i tre comuni si va a implementare e valorizzare con un nuovo progetto culturale. – Ha affermato l’assessora alla Cultura del Comune di Recanati Rita Soccio – L’iniziativa regionale del Gran Tour della Cultura ci ha dato l’occasione per progettare un percorso unico che ha unito le nostre Città con un unico argomento valorizzando le peculiarità di ciascuno. Partendo dal MeMa Museo dell’Emigrazione Marchigiana Regionale che abbiamo la fortuna di ospitare nella nostra città, si raccontano e si fanno conoscere le tante storie che appartengono alla memoria collettiva delle nostre comunità. Riuscire a collaborare in progetti di rete volti alla promozione e alla crescita dell’intero territorio è l’obiettivo che stiamo portando avanti anche con altri comuni.”
“Per la prima volta “Terre d’Oltre” partecipa come brand unitario ad un progetto regionale – ha detto l’assessore alla Cultura del Comune di Loreto Francesca Carli – un passaggio cruciale nel percorso sinergico che da maggio unisce i nostri comuni di Loreto, Recanati e Porto Recanati che ci permette di avere una identità riconosciuta anche nel sistema culturale della Regione Marche. Siamo sempre più convinti della bontà della strada intrapresa e anche la scelta di realizzare performance itineranti dedicate all’emigrazione è particolarmente significativa, vista la centralità del tema. Ancora una volta la cultura si fa veicolo di messaggi attuali e spunti di riflessione: un connubio che permette anche a Terre d’Oltre di crescere e trovare la sua piena potenzialità’.”
“Recanati, Loreto e Porto Recanati tramite la progettualità condivisa della rete “Terre d’Oltre” hanno enormi potenzialità in ambito culturale, e certamente possono dare un input ulteriore all’offerta turistica della Riviera del Conero.- Ha affermato il Sindaco di Porto Recanati Andrea Michelini – Siamo all’inizio e abbiamo ancora da lavorare, ma sicuramente ci sono idee, consapevolezza e intenti per offrire ai nostri concittadini e ospiti sempre più iniziative qualificate. Terre d’Oltre ha tutte le peculiarità per diventare un brand esclusivo dell’offerta turistica culturale ricettiva dei nostri territori.”
La Rassegna “Marche Terra d’Oltre” partirà da Recanati il prossimo 10 dicembre, data fortemente simbolica per la Regione nella quale ogni anno si celebra la Giornata delle Marche, istituita nel 2005 per riflettere sulla storia, la cultura e le tradizioni dei marchigiani nelle Marche e nel mondo. In programma lo spettacolo “C’era una volta in Argentina” che metterà in luce lo stretto rapporto che accomuna le Marche al grande paese sudamericano e si terrà nel Museo Civico di Villa Colloredo Mels alle ore 17,30. Con la partecipazione di Martin Navello,
Il 28 gennaio 2023 “Marche Terra d’Oltre” farà tappa a Loreto, nella sala Consigliare del Municipio alle ore 17,30 con lo spettacolo “Le vene della terra” dedicato al duro lavoro degli italiani in miniera, il racconto di un legame antico e indissolubile, con la partecipazione di Martin Navello.
La rassegna si chiuderà il 26 febbraio 2023 a Porto Recanati con “Cantami di questo tempo”, alle 17,30 nella Pinacoteca Comunale con l’appuntamento dedicato a Fabrizio De André, storico cantore degli ultimi, con la partecipazione di Marco Sonaglia.
RECANATI. Libreria Passepartout. Presentazione del libro fotografico “Dentro una nevicata”
RECANATI. Libreria Passepartout. Presentazione del libro fotografico “Dentro una nevicata”
“È la magia della foto, attraverso la quale viene ritratto il pensiero, l’anima del soggetto, e come un predatore cattura la sua preda, il fotografo cattura il momento, conferendogli l’immortalità, anche se nel nostro caso, a essere catturato stava per essere proprio lui!”.
Sabato 5 novembre alle ore 18:30 alla libreria Passepartout di Recanati si terrà la presentazione del libro fotografico “Dentro una nevicata” (Giaconi Editore), scritto a quattro mani da Margherita Buresta e Stefano Ciocchetti. La storia vera narra lo straordinario incontro, avvenuto sui Sibillini, di Stefano con una famiglia (non un “branco”) di otto lupi. L’avranno sbranato o sarà stata l’occasione per imparare qualcosa di importante?
Margherita Buresta è zooantropologa. La sua passione per la natura è iniziata già fin da piccolina ed è una fiamma che nel tempo si è alimentata sempre di più fino a trasformarsi nel faro che ha illuminato il cammino intrapreso in seguito e che attualmente è anche il suo stile di vita, un po’ “selvaggio”. Durante gli studi in medicina veterinaria subisce il fascino dell’etologia, cioè la scienza che studia il comportamento animale nel suo habitat naturale, perciò il suo percorso inizia dagli animali domestici fino ad arrivare ai selvatici. Per studiare anche l’evoluzione del genere Homo, intraprende un nuovo percorso presso la prestigiosa Scuola di Paleoantropologia dell’Università di Scienze Fisiche e Geologiche di Perugia.
Stefano Ciocchetti è una Guida Ambientale Escursionistica, informatico specializzato in fotografia per i Beni Culturali. Inizialmente si dedica alla fotografia paesaggistica incentrando la sua ricerca verso il territorio dei Sibillini. In pochi anni allestisce numerose mostre e pubblica articoli su testate nazionali e online dedicate alla fotografia. Fonda nel 2009 il gruppo fotografico Photonica3 che si occupa della promozione del territorio attraverso lo strumento della fotografia organizzando workshop fotografici con esperti mondiali e conferenze a tema. Da sempre tiene corsi fotografici teorici e pratici sull’arte di “scrivere con la luce”.
RECANATI. Norma Stramucci. La vita e la morte nei suoi libri
Nel pomeriggio di venerdì 28 ottobre 2022 si è svolto l’incontro con la poetessa e scrittrice Norma Stramucci organizzato da Aido Recanati nella sala conferenze del Polo Bibliotecario Maria Alinda Bonacci Brunamonti. Per l’occasione Aido Recanati ha consegnato alla biblioteca i segnalibri che saranno a disposizione della cittadinanza grazie alla generosità della Fondazione IRCER e al Gruppo Editoriale ELI i quali hanno aderito all’iniziativa per promuovere la lettura, un’attività fondamentale per lo sviluppo e la crescita intellettuale dell’individuo e, soprattutto, per diffondere la cultura della donazione biologica esprimendo il “Sì”, un consenso incondizionato che è fonte di speranza per una nuova vita a tutti quei pazienti in attesa di un trapianto.
Dopo il saluto di Piera Marconi, presedente Aido Recanati sono intervenute le assessore Rita Soccio, alle culture, Paola Nicolini alle Politiche Sociali e la giornalista Nikla Cingolani. Con il toccante e commovente incontro dal titolo “La vita e la morte nei miei libri” abbiamo conosciuto l’attività letteraria di Norma Stramucci e il suo amore per la vita e per la poesia. La sua “ossessione” per le piccole cose, le esperienze quotidiane e il legame con la natura, sono i concetti al centro delle sue ispirazioni.
La poetessa ha iniziato con il descrivere la copertina del suo primo libro, “L’Oro unto”, dove è riprodotta una scultura di Valeriano Trubbiani che rappresenta la vita: un uovo in primo piano, un nido e un’anatra, uccello migratore per eccellenza, simbolo di libertà, il cui viaggio diventa metafora di vita. Ha poi declinato la differenza tra esistenza, atto di presenza in questo mondo, e vita che ci consente di essere e quindi provare emozioni. Proprio con la poesia si può andare oltre all’apparenza delle cose per scoprire “l’anello che non tiene”, direbbe Montale, ovvero la chiave che darebbe senso all’esistenza. Infine alcune letture tratte dal suo ultimo libro “Soli 3 + (quell’altro)” segnate dall’immenso dolore per la morte del figlio Andrea, avvenuta a causa di un incidente, trasformato in poesia con espressioni cariche di un amore travolgente. Parla di sofferenza ma, al contempo, vi si trovano parole tenerissime dedicate alla nipotina Lavinia, la “piccinina” nata due mesi dopo la tragedia. “Sto vivendo la morte di mio figlio come una continua presenza, non come una mancanza – conclude la poetessa – È come un attesa: so che verrà il momento in cui lo ritroverò ed è una attesa serena, ma è stata una conquista non facile.” Norma Stramucci ha vinto la sfida di condividere la ferita trasformandola in un nuovo inizio. Un messaggio di speranza che è un dono per noi tutti.
MONTEFANO. Giovani fotografi crescono con l’Associazione Effetto Ghergo
L’Associazione Fotografica Effetto Ghergo di Montefano sta preparando per i prossimi mesi un nutrito calendario di appuntamenti per i soci e per chi volesse unirsi a questo gruppo di appassionati di Fotografia, principianti e non.
Come le attività di “Ghergo Giovani” – un nutrito gruppo composto da ragazze montefanesi delle Seconde e Terze Medie – che hanno seguito un Corso Base di Fotografia con Andrea Muti e Cristiana Rimini e che ora stanno facendo da apripista per altri giovani colleghi.
Con loro l’Associazione ha organizzato alcune interessanti attività per avvicinare i giovani al mondo fantastico della Fotografia. In estate alcuni soci di Effetto Ghergo hanno accompagnato le ragazze nella proprietà del B&B “Le
Settefinestre” per la realizzazione di alcune foto in mezzo alle bellezze del territorio montefanese.
Il 10 settembre, all'Abbadia di Fiastra, ha avuto luogo l'evento denominato “Famiglia Fotografica”: ;Associazione ha riunito alcune famiglie montefanesi appassionate di Fotografia in un evento conviviale durante il quale sono state realizzate foto di gruppo e ritratti individuali.
Nelle domeniche del 18 e 25 settembre, presso la sede dell'Associazione, si è tenuto il Workshop condotto da Ugo Marinelli sulla Fotografia Stenopeica.
È stata ;occasione per far incontrare tre generazioni di appassionati di Fotografia.
Dice Andrea Muti, Vicepresidente dell’Associazione “Fra le molte attività dell’Associazione,
Cristiana ed io stiamo cercando di trasmettere il nostro amore e la nostra passione per quest’Arte meravigliosa ai più giovani, creando un piccolo vivaio che ci sta dando molte soddisfazioni: partecipano con entusiasmo e traggono ispirazione da molte cose, non cercano chiaramente la foto perfetta ma sanno unire l’impegno e la costanza al divertimento. La nostra Associazione non è solo la grande Fotografia del Festival dedicato ad Arturo Ghergo ma anche tante altre attività dedicate agli adulti ed ai bambini e ragazzi. L’intento è quello di mettere in circolo energie positive, così necessarie oggi per i più giovani”.
I lavori realizzati in questi tre appuntamenti sono esposti presso la sede dell'Associazione e visitabili tutti i weekend previa prenotazione a info.effettoghergo@gmail.com o al numero 3331737033.
Prossimo progetto in cantiere per Ghergo Giovani: un Calendario sui luoghi caratteristici di
Montefano, un chiaro invito ad unirsi al gruppo per scoprire le attrattive del territorio
montefanese.
ANCONA. “Lei e Lui in Dante”: il nuovo progetto didattico presentato dalla Società Dante Alighieri
MUSICULTURA: AL VIA LA XXXIV EDIZIONEC’è tempo fino al 10 novembre per partecipare al prestigioso concorso che dal 1990 accompagna l’evoluzione della canzone popolare e d’autore italiana.
COMUNICATO STAMPA 25 ottobre 2022
MUSICULTURA: AL VIA LA XXXIV EDIZIONE Boosta, Fabrizio Bosso, Angelo Branduardi, Cristina Donà e Irene Grandi entrano a far parte del Comitato Artistico di Garanzia
C’è tempo fino al 10 novembre per partecipare al prestigioso concorso che dal 1990 accompagna l’evoluzione della canzone popolare e d’autore italiana.
Al vincitore assoluto i 20.000 euro del Premio Banca Macerata
Più di mille partecipanti, un iter selettivo che ha coinvolto dal vivo tredicimila spettatori, numeri social da capogiro, la media partnership Rai, con Rai Radio1, Rai 2, Rainews24, Rai TGR, Rai Canone, Rai Italia e Rai Play Sound in prima fila: è la foto del successo della edizione 2022 del concorso di Musicultura, conclusasi lo scorso giugno allo Sferisterio di Macerata con l’assegnazione dei 20.000 euro del Premio Banca di Macerata a Yosh Whale. Ora la grande macchina si rimette in moto, con i primi passi della XXXIV edizione della manifestazione.
“Se Macerata e le Marche sono oggi un punto di riferimento primario in Italia per gli sviluppi dell’arte e dei mestieri della canzone lo si deve alla costanza e alla passione del lavoro svolto per oltre trent’anni da Musicultura, ai protagonisti istituzionali e privati che hanno condiviso le finalità del progetto e che hanno saputo coglierne l’articolata e pertinente funzione promozionale per l’immagine del territorio. – Osserva il direttore artistico Ezio Nannipieri – “Oggi, forti dei risultati e dell’esperienza acquisiti, credo si possa e si debba puntare ancora più in alto, di questo vorremmo parlare presto insieme ai nostri interlocutori, territoriali e non”.
Intanto, la prima notizia della nuova edizione è l’ingresso nel Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura, i cui primi firmatari furono nel 1990 Fabrizio De André e Giorgio Caproni, di Boosta, Fabrizio Bosso, Angelo Branduardi, Cristina Donà e Irene Grandi.
Si affiancano agli altri illustri membri del Comitato, al quale spetta il compito di designare, tra i sedici finalisti, gli otto vincitori del concorso. che nell’edizione in corso sono: Francesca Archibugi, Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Diego Bianchi, Francesco Bianconi, Maria Grazia Calandrone, Luca Carboni, Alessandro Carrera, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Teresa De Sio, Giorgia, La Rappresentante di Lista, Dacia Maraini, Mariella Nava, Vasco Rossi, Ron, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi.
C’è tempo fino al 10 novembre per partecipare alla XXXIV edizione del concorso con cui Musicultura dal 1990 ogni anno ricerca, promuove, premia talenti meritevoli, nonché potenziali nuovi protagonisti dell’arte popolare della canzone italiana.
“Scrivi e canti le tue canzoni? Non ami vederle trattate come prodotti da scaffale? Cerchi un banco di prova qualificato? Se rispondi tre volte sì esistono buone probabilità che Musicultura sia quello che cerchi”. È il piccolo test che il direttore artistico Ezio Nannipieri propone all’attenzione di chi sta valutando di partecipare a Musicultura 2023.
Gianmaria Testa, Patrizia Laquidara, Pacifico, Simone Cristicchi, Pilar, Giuseppe Anastasi, Fabio Ilacqua, Mannarino, Renzo Rubino, Margherita Vicario, Lucio Corsi, La Rappresentante di Lista, Mille, i Santi Francesi, per arrivare a Yosh Whale, vincitori dell’edizione 2022, sono solo alcuni degli artisti che nel corso degli anni si sono segnalati all’attenzione nazionale grazie al concorso.
Al vincitore assoluto andranno i 20 mila euro del Premio Banca Macerata, un aiuto concreto a tutela dell’indipendenza artistica di chi affronta le difficoltà degli inizi di carriera. Ma è il concorso nel suo insieme a configurarsi come un’occasione di arricchimento professionale e creativo. L’esperienza si snoda lungo un arco di più mesi, stimola il confronto tra artisti diversi, li lascia contrattualmente liberi, non li incasella nelle necessità narrative e produttive dei format, dà loro modo di esibirsi dal vivo davanti a platee via via più consistenti (fino a giungere ai 2.500 spettatori che nel mese di giugno partecipano alle serate conclusive allo Sferisterio di Macerata), offre una vetrina mediatica di alto profilo che include un ampio spettro di iniziative web e social e la partnership Rai.
Il bando di concorso scade il prossimo 10 novembre, per partecipare occorre la maggiore età ed essere autori o coautori delle canzoni che si interpretano, non esistono sbarramenti rispetto alle “categorie musicali”. Per ulteriori informazioni www.musicultura.it.
ugellini Festival: le percussioni di Gioele Balestrini con l’arte di Angelo il madonnaro emozionano il grande pubblico Un dialogo sensoriale attraverso la musica e l’arte nella chiesa di Santa Caterina
Mugellini Festival: le percussioni di Gioele Balestrini con l’arte di Angelo il madonnaro emozionano il grande pubblico
Un dialogo sensoriale attraverso la musica e l’arte nella chiesa di Santa Caterina
Grande successo per il quinto appuntamento Mugellini Festival a Potenza Picena nella chiesa di Santa Caterina organizzato dal Centro Culturale Aps in collaborazione con il Comune di Potenza Picena e con la Regione Marche.
Un emozionante dialogo sensoriale attraverso la musica del percussionista Gioele Balestrini con il concerto “Katà Rhytmhos” e l’arte visiva dell’artista Angelo, lo storico madonnaro di Piazza della Madonna di Loreto, che in una performance dal vivo ha creato un’opera tratta da uno scatto fotografico di Salgado.
Il giovane percussionista Gioele Balestrini ha offerto al pubblico “Katà Rhytmhos” un viaggio musicale tra le varie tipologie di percussioni, un’esperienza di ritmo avvolgente attraverso un repertorio dedicato.
Partendo da brani per tamburo, multi-percussione e marimba, l’esibizione di Gioele Balestrini è approdata fino al teatro musicale, dove il ritmo perde la sua essenza e si trasforma in movimento. Balestrini ha conquistato il pubblico del Mugellini con i brani per percussioni intensi e ipnotici: Asventuras di A. Gerassimez (2011) , Mirage di Y.Sueyoshi (1971),Asanga di K.Volans (1997), Meditation no.1 di C. Cangelosi ( 2011).
Per l’occasione Balestrini ha eseguito per la prima volta dal vivo anche un brano scritto per lui dal Maestro Francesco Laineri dal titolo Sogno indiano.
“Mi piace moltissimo far dialogare la mia musica con le suggestioni dell’arte –ha spiegato Gioele Balestrini – e in particolare con l’ambiente teatrale per offrire al pubblico un esperienza che non sia solo un concerto ma un’immersione nel movimento che poi diventa ritmo.”
Al suono delle percussioni di Balestrini si è unito il movimento artistico ed armonico della mano del madonnaro Luciano Scalzotto, in arte Angelo, che con i suoi gessi, prendendo spunto da uno dei famosi scatti fotografici di Salgado ha creato una magnifica opera ai piedi dell’altare della Chiesa di Santa Caterina, sotto gli occhi del numeroso pubblico presente.
“Per me la musica è importante, l’ascolto sempre mentre lavoro, ci entro in simbiosi e mi aiuta a muovermi meglio tra i colori e le forme che creo. – Ha affermato Angelo – Di solito disegno ciò che più mi colpisce e desta il mio interesse, nella Piazza di Loreto, in particolare, racconto una storia con un inizio e una fine realizzando tre opere che prendono spunto dai grandi artisti tra cui Michelangelo per il disegno, Caravaggio per il chiaro scuro e Raffaello per la raffinatezza delle forme e delle composizioni
Un apprezzatissimo e indimenticabile viaggio simbiotico attraverso la musica e l’ arte visiva in uno dei luoghi più suggestivi di Potenza Picena, peculiarità del Festival, dedicato all’illustre figura del compositore di Potenza Picena Bruno Mugellini che lo ha contraddistinto fin dagli esordi grazie alla doppia direzione artistica del maestro Lorenzo di Bella della parte musicale e dell’artista Mauro Mazziero delle arti visive.
Il Prossimo appuntamento con il Mugellini Festival, domenica 30 ottobre nella Cappella dei Contadini, sarà dedicato interamente alla Polonia. Verrà presentato il libro di Antonella Roncarolo “Brest – Resistenza e canti di libertà nella Polonia in fiamme” e seguirà il concerto del pianista Mariam Sobula e della soprano Aleksandra Novina-Chacińska che eseguiranno le Polish Songs di Chopin.
In sala saranno esposte alcune opere di Gianfranco Ferroni presentate dalla galleria Ceribelli di Bergamo.
Le biografie degli artisti e i programmi del Mugellini Festival sono consultabili con le note di sala del musicologo Nicolò Rizzi nel libretto di sala, edito dalla casa editrice Treccani e scaricabile nel sito del Festival www.mugellinifestival.it Per info Tel +39 392 445 0125.
MONTEFANO. Visita degli studenti dell’IIS “E.Mattei” all’azienda vinicola Conti degli Azzoni
MONTEFANO. Visita degli studenti dell’IIS “E.Mattei” all’azienda vinicola Conti degli Azzoni
Giovedì 20 ottobre 2022 gli alunni della classe 5^A dell’Indirizzo Chimica e Materiali, accompagnati dalle loro docenti di Chimica Analitica, hanno visitato l’azienda agraria Conti degli Azzoni di Montefano, che da anni è partner dell’Istituto e accoglie con grande disponibilità gli studenti, offrendo loro una lezione sul campo per approfondire alcuni degli aspetti, studiati in classe e nei laboratori della scuola, riguardanti la chimica enologica e l’impianto di produzione del vino.
Accolti dal Dott. Gianfranco Canullo, che ha presentato l’azienda e descritto loro i valori che da sempre la caratterizzano nell’assoluto rispetto per la natura, ma anche le innovazioni tecnologiche apportate negli ultimi anni in un percorso alla ricerca della sostenibilità, gli studenti si sono confrontati con le diverse figure tecniche che lavorano in azienda, dal cantiniere al tecnico del laboratorio chimico, e osservato da vicino il funzionamento dell’impianto di produzione. Infine, dopo una ricca merenda offerta loro dall’azienda, hanno potuto visitare il Fiore all’occhiello: la bellissima barricaia di botti in rovere dove maturano e vengono affinati i vini destinati alle Riserve, situata nel seminterrato del palazzo storico di proprietà della famiglia.
Una visita didatticamente formativa e un’esperienza molto interessante per i ragazzi ma soprattutto un’occasione preziosa per comprendere il ruolo del Chimico in enologia e come la sua figura possa offrire un grande contributo tecnico, con le proprie competenze e capacità professionali, diventando parte integrante di un gruppo di professionisti che fanno un gioco di squadra per produrre in maniera eccellente uno dei prodotti più rappresentativi del Made in Italy agro-alimentare.
I ragazzi, la Dirigente e tutti i Docenti dell’indirizzo di Chimica e Materiali dell’Istituto ringraziano sentitamente la famiglia Conti degli Azzoni Avogadro Carradori, il Dott. Canullo e il personale che ha guidato i ragazzi e trasmesso loro non solo conoscenze, ma anche l’impegno e la passione con le quali lavorano.
RECANATI: il 28 ottobre a Villa Colloredo Mels va in scena “Sono.Solo.Leopardi”
VIII Giornata Europea dei Parchi Letterari
RECANATI: il 28 ottobre a Villa Colloredo Mels va in scena “Sono.Solo.Leopardi”
In occasione dell’VIII Giornata Europea dei Parchi Letterari si terrà a Recanati lo spettacolo teatrale “Sono.Solo.Leopardi”, realizzato dalla compagnia Sei Alla Zero di Bologna e tratto dalle Operette Morali. L’appuntamento ad ingresso libero è per il 28 ottobre, alle ore 18.00, al Museo Civico Villa Colloredo Mels.
In occasione dell’VIII Giornata Europea dei Parchi Letterari si terrà a Recanati venerdì 28 ottobre, alle ore 18 presso la sala ex-Granaio del Museo Civico di Villa Colloredo Mels,lo spettacolo teatrale “Sono. Solo. Leopardi”, commedia liberamente ispirata alle “Operette morali” del grande poeta recanatese e realizzata dalla compagnia Sei Alla Zero di Bologna.
La pièce teatrale, che sarà a ingresso libero con prenotazione consigliata, approda nelle Marche dopo il successo riscontrato nella Prima di Bologna, tenutasi al prestigioso Teatro Dehon; la tappa recanatese, parte di un mini tour che proseguirà ad Ascoli e a Roma, si va a configurare come particolarmente significativa per la Compagnia in quanto approda non solo nella città natale di Giacomo Leopardi, ma anche al museo civico di Villa Colloredo Mels, che ospita l’importante collezione leopardiana del Comune di Recanati.
Il copione di questa commedia in un unico atto è del tutto originale. Con le “Operette morali” Leopardi ha inteso fare una critica filosofica della società e del potere del suo tempo, dove secondo il poeta, è ridicolo credere che tutto l’universo sia stato costruito per il benessere dell’uomo. Caratteristica principale di questa pièce sono i dialoghi dei sei personaggi in scena, tratti fedelmente dall’opera leopardiana e preceduti dall’intervento di un’attrice nelle vesti di un uomo, che parla e si atteggia come Capocomico di un teatro popolare, la cui rappresentazione si immagina avvenire in una piazza, o in una stazione o addirittura in un deserto; è proprio il Capocomico a collocare sulla scena gli interventi dei vari personaggi e a concludere lo spettacolo con il monologo di “Colombo” (breve testo scritto dallo Scrittore /Regista teatrale Dr. Salvatore Cardone), riflessione sul dolore umano. Il carattere di “philosophique” del testo leopardiano ha fornito lo spunto agli attori per accentuare l’indole di astrattezza che posseggono tutti loro in scena, nonché per lasciare il finale volutamente nell’incertezza. La commedia sarà sicuramente in grado di regalare al pubblico, con garbo associato ad una pungente ironia, un momento di autentica riflessione non solo sull’opera leopardiana.
Lo spettacolo è a ingresso libero, con prenotazione consigliata:
0717570410/WhatsApp 393 8761779/recanati@sistemamuseo.it
La compagnia teatrale amatoriale “SEIALLAZERO” nasce nel 2021 a Bologna, nella suggestiva cornice di Piazza Maggiore, su iniziativa delle registe/attrici Antonella Cofone e Lorenza Fantoni; la compagnia è formata da sei membri, tutti professionisti del teatro, della regia e della scenografia, e con alle spalle una solida cultura teatrale e importanti riconoscimenti artistici ottenuti. “Sono. Solo. Leopardi. – Scherzetti di capricci malinconici” è il loro primo brillante e visionario lavoro portato in scena insieme.
PERSONAGGI
Capocomico (Lorenza Fantoni); Studiosi dell’ Accademia dei Sillografi (Lorenza Fantoni e Stefano Del Biondo); Ercole e Atlante (Filippo Sbaraini e Alessandro Migliucci); Moda e Morte (Antonella Cofone e Lorenza Fantoni); Folletto e Gnomo (Filippo Sbaraini e Alessandro Migliucci); Terra e Luna (Lorenza Fantoni e Ilaria Sutti); Natura e Islandese (Antonella Cofone e Alessandro Migliucci); Prologo ed Epilogo nel Dialogo della Natura e di un Islandese (Stefano Del Biondo); Venditore d’Almanacchi e Passeggere (Filippo Sbaraini e Ilaria Sutti); Capocomico nelle vesti di Cristoforo Colombo (Lorenza Fantoni).
La Biblioteca Leopardi espone l’arte contemporanea con la mostra Io nel pensier mi fingo
COMUNICATO STAMPA 16 ottobre 2022
La Biblioteca Leopardi espone l’arte contemporanea con la mostra Io nel pensier mi fingo
In esposizione nelle antiche sale opere di Tomaso Binga, Jeanne Gaigher, H.H. Lim, Maurizio Mochetti, Melissa Lohman, Patrizia Molinari, Adrian Tranquilli, Narda Zapata.
16 ottobre 2022 | 30 gennaio 2023
Casa Leopardi ha inaugurato nelle sale della celebre Biblioteca di Recanati Io nel pensier mi fingo, la prima mostra del ciclo InterValli, con la quale uno dei luoghi più prestigiosi della cultura italiana, si apre per la prima volta all’arte contemporanea per intraprendere un viaggio polifonico tra i diversi linguaggi del presente e puntare così lo sguardo sulla costruzione del nuovo.
«Un museo è una fucina di idee che non dovrebbe mai spegnersi» ha dichiarato la contessa Olimpia Leopardi. «Monaldo, padre del Poeta, era un uomo che lavorava nella sua contemporaneità e quando ha fondato la Biblioteca non ha pensato a una decorativa – ma sterile – collezione di libri, bensì a creare un territorio fecondo per sé, per i suoi figli, gli amici e i concittadini. La mostra d’arte contemporanea Io nel pensier mi fingo che inauguriamo oggi vuole essere la dimostrazione che questo terreno è ancora fertile e capace di germogliare. Questa apparente novità, destinare luoghi “classici” a nuove forme espressive, è la naturale prosecuzione di un cammino avviato nel lontano 1995, su iniziativa di Anna Leopardi e di suo figlio Vanni, mio padre, volto alla scoperta degli aspetti meno noti di Giacomo Leopardi, sviluppatosi attraverso le sette mostre allestite fra il 1995 e il 2012; proseguito con il restauro della Casa di Silvia nel 2017 e con l’apertura del piano nobile e degli appartamenti privati dei fratelli Leopardi nel 2020. L’obiettivo, oggi come allora, è mutare lo sguardo osservando da un’altra prospettiva questi luoghi familiari. Da quest’anno, con InterValli, Casa Leopardi apre infatti una finestra contemporanea sulle sue antiche sale».
Partendo da uno struggente verso de L’infinito (1819), il primo appuntamento di InterValli, realizzato con il contributo del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bicentenario della Composizione de L’infinito, propone un itinerario intergenerazionale e internazionale con artisti nati tra gli anni Trenta e Novanta del secolo scorso che si confrontano oggi con la figura di Giacomo Leopardi e con l’atmosfera che ha animato il suo impareggiabile itinerario intellettuale.
Nata da un’idea di Olimpia Leopardi e curata da Antonello Tolve l’esposizione Io nel pensier mi fingo offre nelle sale della Biblioteca una selezione di opere di Tomaso Binga, Jeanne Gaigher, H.H. Lim, Maurizio Mochetti, Melissa Lohman, Patrizia Molinari, Adrian Tranquilli e Narda Zapata.
«Gli otto artisti invitati in dialogo con il pensiero e con l’opera di Giacomo Leopardi in questo primo appuntamento di InterValli, il format con cui Casa Leopardi si apre all’arte contemporanea grazie a una persona speciale come Olimpia Leopardi, sono nati tra gli anni Trenta e Novanta del secolo scorso e in un certo qual modo rappresentano uno dei tanti possibili spaccati intergenerazionali e internazionali del nostro pulsante presente» ha spiegato Antonello Tolve. «Accanto ad una serie di irrinunciabili presenze italiane come Maurizio Mochetti, Tomaso Binga e Patrizia Molinari sono stati scelti nomi provenienti da continenti diversi: Jeanne Gaigher di Cape Town (Sudafrica), H.H. Lim di Kedah (Malesia), Melissa Lohman di New York, Adrian Tranquilli romano ma nato a Melbourne e Narda Zapata di La Paz (Bolivia), per disegnare non solo un percorso polifonico e polimorfo legato alla versatilità linguistica che contraddistingue l’arte attuale ma anche marcatamente planetario. Io nel pensier mi fingo è un momento in cui la forza evocativa del pensiero che si finge diventa spazio in cui la ragione lascia il posto all’immaginazione, situazione di scoperta con gli strumenti indispensabili e immancabili della fantasia che, per dirla con Leopardi, sottentra al reale».
Nelle sale della Biblioteca, ad accogliere lo spettatore, sono i suggestivi lavori di Narda Zapata (La Paz, 1981) e Patrizia Molinari (Senigallia, 1948), il percorso poi si infittisce e si articola con le opere di H.H. Lim (Kedah, 1954), Tomaso Binga (Salerno, 1931), Adrian Tranquilli (Melburne, 1966), Melissa Lohman (New York, 1975) e Jeanne Gaigher (Cape Town, 1990).
Inserita nella suggestiva alcova della Biblioteca, risalente al XVII, una sfera laser di Maurizio Mochetti (Roma, 1940) indica inoltre un punto luminoso dell’itinerario, un momento in cui scoprire che «le modalità dell’immaginazione seguono le modalità secondo cui la tecnologia si evolve, e la futura efficienza tecnica susciterà una nuova immaginazione».
La mostra d’arte contemporanea Io nel pensier mi fingo sarà visitabile al pubblico nelle sale della Biblioteca Leopardi da domenica 16 ottobre fino al 30 gennaio 2023 a Palazzo Leopardi a Recanati.
Recanati. Incontro con Norma Stramucci . radio_erre
Venerdì 28 ottobre 2022 alle ore 17 AIDO Recanati organizza nel Polo Bibliotecario di Recanati, Corso Persiani n° 32, l’incontro con la poetessa e scrittrice Norma Stramucci sul tema “La vita e la morte nei miei libri”.
Tutti i cittadini sono invitati a partecipare. Seguirà un piccolo buffet.
Accordo fra università di Macerata e Cnsl. Firmata la convenzione
Sorti progressive ma non funeste, quasi a «smentire» il Poeta di riferimento, per la collaborazione tra Unimc e il Centro nazionale di studi leopardiani di Recanati. Rinnovata oggi pomeriggio – tra i presenti l’assessore comunale alla Cultura Rita Soccio e le consigliere del Cnsl la contessa Olimpia Leopardi, Rosanna Purchia e Fabiana Cacciapuoti – la convenzione tra l’Ateneo, guidato dal rettore Francesco Adornato, e il Cnsl guidato dal presidente Fabio Corvatta che ha il fine di gestire iniziative comuni volte a valorizzare la figura di Giacomo Leopardi. La prima collaborazione è datata 2011 quando era già stata stipulata tra i due enti una convenzione istitutiva della cattedra Giacomo Leopardi presso l’allora Facoltà di Lettere e Filosofia, nel 2017 la sottoscrizione di una convenzione più articolata. Ora il rinnovo di una convenzione che si pone numerosi e qualificati obiettivi.Ci sono tra i fini della collaborazione tra i due Enti l’attivazione di un modulo curricolare di lezioni dedicato all’approfondimento delle tematiche leopardiane, la collaborazione scientifica all’allestimento della Biblioteca digitale leopardiana, la definizione di progetti editoriali di rilievo nazionale e internazionale nell’ambito della tradizione dei testi, delle traduzioni e degli studi leopardiani, lo svolgimento di una funzione di raccordo tra il sistema bibliotecario dell’Ateneo di Macerata e la biblioteca del CNSL ai fini della catalogazione nell’Opac locale e nazionale dei materiali leopardiani, la validazione scientifica di iniziative organizzate in collaborazione dal Cnsl rivolte agli insegnanti ai fini dell’aggiornamento professionale, la realizzazione di iniziative di studio in collaborazione anche con altre istituzioni locali e centri di ricerca nazionali e internazionali, lo svolgimento di iniziative volte alla diffusione della ricerca leopardiana, nonché alle potenziali ricadute nel contesto sociale e culturale del territorio, la collaborazione alla realizzazione del Premio Giacomo Leopardi per Tesi di Dottorato e Tesi di laurea magistrale/specialistica, lo scambio di informazioni, documenti, pubblicazioni scientifiche e materiale bibliografico. Una serie di obiettivi di assoluto rilievo che sono sicuramente rivolti al futuro ma hanno un solido ancoraggio nel passato visto che da trenta anni, risale infatti al 20 gennaio del 1992 la legge 56, nota come Leopardi nel mondo voluta dall’ex ministro Franco Foschi, il Cnsl svolge un’attività di rilievo per la diffusione della figura di Leopardi nel mondo. Si parla oggi di internazionalizzazione, ma appunto c’è chi ha avuto una visione illuminata con alcuni decenni di anticipo rispetto a tanti altri. Dunque il tempo positivo dell’azione leopardiana si conferma il passato e il futuro, ma appunto le sorti sono progressive ma non nefaste, grazie anche all’azione di alcuni personaggi, in azione pro-tempore, per via della durata limitata degli incarichi, eppure determinanti nel lasciare il segno. Per questo ieri il Consiglio di amministrazione del Cnsl ha deliberato e consegnato ieri al rettore Francesco Adornato una pergamena con l’attestato di benemerenza, massimo riconoscimento previsto dallo statuto, per «l’elevato e generoso contributo con cui, in qualità di rettore dell’Università di Macerata, ha promosso la collaborazione tra l’Ateneo maceratese e il Centro Studi, attraverso la cattedra Giacomo Leopardi e gli importanti progetti condotti in sinergia, primo fra tutti la creazione di una biblioteca digitale leopardiana»
Nelle foto il Presidente del CNSL Fabio Corvatta consegna l’attestato al Rettore Francesco Adornato
Casa Leopardi apre la Biblioteca all’arte contemporanea con la mostra Io nel pensier mi fingo
Casa Leopardi apre la Biblioteca all’arte contemporanea con la mostra Io nel pensier mi fingo Tomaso Binga, Jeanne Gaigher, H.H. Lim, Maurizio Mochetti Melissa Lohman, Patrizia Molinari, Adrian Tranquilli, Narda Zapata Dal 16 ottobre 2022 | 30 gennaio 2023
Casa Leopardi apre la celebre Biblioteca di Recanati all’arte contemporanea con la mostra Io nel pensier mi fingo dal 16 ottobre al 30 gennaio 2023.
Nell’ambito dell’ampio progetto che nel 2019 ha inaugurato i festeggiamenti dei 200 anni di una delle poesie più amate della letteratura italiana, la famiglia Leopardi annuncia Io nel pensiero mi fingo, la prima mostra del ciclo InterValli con la quale, uno dei luoghi più prestigiosi della cultura italiana, si apre all’arte contemporanea per intraprendere un viaggio polifonico tra i diversi linguaggi del presente e puntare così lo sguardo sulla costruzione del nuovo.
Partendo da uno struggente verso de L’infinito (1819), il primo appuntamento di InterValli, realizzato con il fondamentale contributo del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bicentenario della Composizione de L’infinito, propone un itinerario intergenerazionale e internazionale con artisti nati tra gli anni Trenta e Novanta del secolo scorso che si confrontano oggi con la figura di Giacomo Leopardi e con l’atmosfera che ha animato il suo impareggiabile itinerario intellettuale.
“Gli spazi della Biblioteca Leopardi, teatro dell’esposizione temporanea, sono luoghi vivi, non soltanto per il pubblico che ne fruisce o gli studiosi che ne consultano le opere, soprattutto perché hanno continuato a produrre cultura nel rispetto dello spirito che li ha visti nascere. – Ha dichiarato la contessa Olimpia Leopardi – Ciò che ha sempre contraddistinto l’opera svolta dalla famiglia Leopardi, sin dal gesto rivoluzionario del conte Monaldo, padre del Poeta, di aprirne le sale ai cittadini nel 1812 è quello di rendersi luogo di scoperta, territorio libero per un dialogo sul senso stesso della vita. Con questo spirito Io nel pensier mi fingo vuole essere un dono ai visitatori di Casa Leopardi, l’occasione per permettere loro di scoprire la connessione fra discipline all’apparenza distanti, come la letteratura e l’arte visiva.”
In merito alla forza dell’immaginazione e dell’illusione Giacomo Leopardi scrive in una pagina dello Zibaldone di pensieri datata 30 novembre 1828:
“All’uomo sensibile e immaginoso, che viva, come io sono vissuto gran tempo, sentendo di continuo ed immaginando, il mondo e gli oggetti sono in certo modo doppi. Egli vedrà cogli occhi una torre, una campagna; udrà cogli orecchi un suono d’una campana; e nel tempo stesso coll’immaginazione vedrà un’altra torre, un’altra campagna, udrà un altro suono. In questo secondo genere di obbietti sta tutto il bello e il piacevole delle cose.”
Nata da un’idea di Olimpia Leopardi e curata da Antonello Tolve l’esposizione Io nel pensiero mi fingo offrirà nelle sale della Biblioteca una selezione di opere di Tomaso Binga, Jeanne Gaigher, H.H. Lim, Maurizio Mochetti, Melissa Lohman, Patrizia Molinari, Adrian Tranquilli e Narda Zapata.
“La forza evocativa del pensiero che si finge, diventa in questa esposizione spazio in cui la ragione lascia il posto all’immaginazione” ha spiegato il curatore della mostra Antonello Tolve.
RECANATI. CONVEGNO MEDICO.’ LE NUOVE FRONTI0ERE DEL DIABETE: L’INFINITO… OLTRE LA SIEPE’ RECANATI 14-15 Ottobre 2022 Aula Magna del Comune di Recanati. Resp. Scient. Dott Gabriele Brandoni
CONVEGNO MEDICO ‘LE NUOVE FRONTIERE DEL DIABETE: L’INFINITO… OLTRE LA SIEPE’
RECANATI 14-15 Ottobre 2022 Aula Magna del Comune di Recanati
Piazza G. Leopardi, 26 • RECANATI (MC)
RESPONSABILE SCIENTIFICO
Dr. Gabriele Brandoni
ASUR Marche Macerata
SEGRETERIA SCIENTIFICA
Dr.ssa Marilena Giovagnetti, Dr.ssa Barbara Polenta, Dr.ssa Francesca Borroni
ASUR Marche Macerata
RAZIONALE
Dal 2000 ad oggi c’è stato un incremento del numero degli anziani all’interno della popolazione e si prevede che questa quota aumenterà sempre più. Il progresso scientifico infatti ha portato ad un allungamento della vita media e quindi ad una popolazione con un numero di anziani sempre crescente, il quale implica un aumento dei bisogni sanitari e di conseguenza uno stimolo per la ricerca. Le valutazioni economiche di un farmaco sono quindi una necessità, che permettono di capire quanti interventi efficaci possono o meno essere finanziati con le risorse limitate che si posseggono e con la consapevolezza che ciò che si dedica per finanziare un intervento, lo si fa sottraendo qualcosa ad un altro settore; per questo motivo è importante fare delle scelte razionali e per farlo bisogna essere opportunamente informati. Fare delle scelte è necessario, in quanto ci sono più interventi sanitari efficaci di quanti se ne possano finanziare.
Il processo farmaco-economico permette ai decisori politici di avere una conoscenza completa delle conseguenze, da quella economica a quella etica, di tutte le tecnologie(farmaci, dispositivi) che sono disponibili o che stanno per entrare in commercio. È importante che i decisori abbiano tutte queste informazioni perché, nel momento in cui bisogna programmare quanto denaro mettere a disposizione di una regione o una azienda ospedaliera, per investire in farmaci o in altre tecnologie, bisogna avere una perfetta conoscenza di tutto ciò che c’è già a disposizione.
Sono quindi necessarie per poter programmare quanto mettere a disposizione dell’assistenza sanitaria e a chi debba andare quest’assistenza.
Le tecnologie per la salute digitale hanno fatto passi da gigante negli ultimi anni e rivestono un ruolo fondamentale nella gestione quotidiana del diabete per molti pazienti; durante il lockdown proprio grazie alla telemedicina è stato possibile mantenere un dialogo con il proprio diabetologo o altri componenti del team di cura.
Il digitale è già presente in tanti aspetti della vita dei pazienti con diabete, dalla pre-visita (informazioni sulla malattia e le comorbidità, ricerca di sintomi, medici e strutture), alla visita (prenotazione, consulto, pagamento, invio referti, al trattamento (somministrazione, monitoraggio del decorso della patologia). Ma la vera rivoluzione è ancor più evidente nei device per il diabete (pompe da insulina, penne da insulina “smart”, pancreas artificiali ibridi, sensori per la glicemia “impiantabili” e “indossabili”), nelle “app” per pazienti con diabete e per medici da smartphone, nei siti web di supporto al paziente e nei software di data management. E già si guarda alle prossime frontiere, come le app di supporto decisionale per il medico, gli algoritmi di intelligenza artificiale e i sistemi di integrazione delle informazioni provenienti dai social media. C’è poi tutta l’area dei digital therapeutics, cioè delle app utilizzate come “farmaci”, che dovranno essere validati da trial clinici su campioni
PROVIDER ECM N. 3202 E SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
MuseiOn Soc. Coop. Piazza Gaslini, 5 – 63822 Porto San Giorgio (FM)
info@museioncoop.net, museioncoop@gmail.com, www.museioncoop.net
RELATORI E MODERATORI
SALVATORE AMOROSO
Facoltà di Medicina e chirurgia, Dipartimento di
Neuroscienze – Sezione di Farmacologia,
Università Politecnica delle Marche
GABRIELE BRANDONI
U.O. Diabetologia Macerata, Area Vasta 3
NATALIA BUSCIANTELLA
U.O. Diabetologia Camerino, Area Vasta 3
ROBERTO CATALINI
U.O.C. Medicina Interna Macerata, Area Vasta 3
DANIELA CORSI
D.G. Area Vasta 3
CHIARA DI LORETO
Diabetologa e Endocrinologa
Distretto del Perugino, USL Umbria 1
GABRIELLA GARRAPA
U.O.S.D. Endocrinologia e Diabetologia Fano,
Azienda Ospedali Riuniti Marche Nord
ARMANDO GOZZINI
Direttore Agenzia Regionale Sanitaria Marche
FRANCO GREGORIO
U.O.S.D. Malattie Metaboliche e Diabetologia
Jesi, Area Vasta 2
GIULIO LUCARELLI
U.O.S. Endocrinologia Fano, Azienda Ospedali
Riuniti Marche Nord
SIMONA MAGI
Biologo, Azienda Ospedaliero-Universitaria
Ospedali Riuniti Ancona
STEFANO MARASCA
Facoltà di Economia, Università Politecnica
delle Marche
GIULIO MARCHESINI REGGIANI
S.S.D. Malattie del Metabolismo e Dietetica Clinica
Bologna, Azienda Ospedaliero-Universitaria
S.Orsola-Malpighi
FRANCESCO SAVERIO MENNINI
Facoltà di Economia, Università degli Studi
Roma Tor Vergata
RAFFAELE NAPOLI
U.O.S.D. Medicina Interna Napoli, Azienda
Ospedaliera Universitaria Policlinico
ANTONIO NICOLUCCI
Center for Outcomes Research and Clinical
Epidemiology CORESEARCH, Pescara
PAOLA PANTANETTI
U.O. Diabetologia Fermo, Area Vasta 4
ILARIA PAVONI
Medicina Generale Recanati, Area Vasta 3
MASSIMILIANO PETRELLI
Clinica di Endocrinologia e Malattie Metaboliche
Ancona, Azienda Ospedaliero-Universitaria
Ospedali Riuniti
MARIA CHANTAL PONZIANI
S.C. Malattie Metaboliche e Diabetologia Novara,
Azienda Ospedaliero-Universitaria Maggiore
della Carità
FRANCESCA PORCELLATI
Dipartimento Medicina Interna Perugia, Facoltà
di Medicina e Chirurgia
ROSA ANNA RABINI
U.O.C. Malattie Metaboliche e Diabetologia
San Benedetto del Tronto, Area Vasta 5
CHIARA ROSSI
U.O.C. Farmacia Ospedaliera, Area Vasta 2
MAURIZIO SUDANO
Servizio di Diabetologia e Malattie Metaboliche
Urbino, Area Vasta 1
LUCIA TANCREDI
Scrittrice
ELENA TORTATO
U.O.C. Malattie Metaboliche e Diabetologia
Ancona, INRCA
CLAUDIO TRAVAGLINI
Facoltà di Economia, Università di Bologna
GIUSEPPE TURCHETTI
Scuola Superiore Sant’Anna,
Economia e Management, Pisa
GIOVANNA VICARELLI
Facoltà di Economia,
Università Politecnica delle Marche
RECANATI. Oggi domenica 9 ottobre. GIGLI d’ORO alla CARRIERA al tenore JOSÈ CARRERAS…. radio_erre
RECANATI. GIGLI d’ORO alla CARRIERA al tenore JOSÈ CARRERAS…. radio_erre
Sarà consegnato oggi, domenica 9 ottobre, a Josè Carreras il premio GIGLI d’ORO alla Carriera 2022.
La cerimonia di consegna si terrà durante la serata organizzata in suo onore a Villa Koch di Recanati dalle associazioni Beniamino Gigli e Controvento APS con il patrocinio e la compartecipazione del Consiglio Regionale delle Marche e il patrocinio della Provincia di Macerata.
La premiazione dell’amatissimo tenore catalano avverrà contestualmente ad una Cena di Beneficenza (a partire dalle 19) finalizzata ad una raccolta fondi destinati a realizzare i progetti di studio della Fondazione José Carreras contro la leucemia e di accoglienza dell’AMBALT a favore delle famiglie di bambini malati di leucemia e tumori.
Per onorare il grande Josè Carreras, con Pierluca Trucchia, presidente dell’Associazione Beniamino Gigli, saranno presenti i rappresentanti delle istituzioni che hanno sostenuto l’iniziativa tra cui la neo eletta senatrice Elena Leonardi, il consigliere regionale Carlo Ciccioli, il Capo di Gabinetto della Presidenza del Consiglio Regionale delle Marche Luca Marconi e il Presidente della Provincia Sandro Parcaroli. Anche il Sindaco di Recanati Antonio Bravi e l’assessore alla cultura Rita Soccio hanno dato la loro adesione. Non mancheranno i nipoti del grande Beniamino Gigli che arriveranno anche da Roma e un gruppo di fedelissimi veronesi di Josè Carreras.
Grande gioia per gli organizzatori per la partecipazione il grande soprano Valeria Esposito, già premiata in passato con il GIGLI d’ORO dall’allora indimenticabile presidente Luigi Vincenzoni. Ospite gradito della serata sarà anche il tenore ucraino Vasyl Solodkyy, a cui è stato assegnato alcune settimane fa, il Premio speciale in memoria di Lucio Borgognoni destinato al più giovane tenore finalista al prestigioso Concorso Internazionale di Canto Renata Tebaldi di San Marino. Lucio Borgognoni, lo ricordiamo, è stato il fondatore di Controvento APS, una delle associazioni promotrici dell’evento.
Alla realizzazione della manifestazione hanno contribuito come main sponsor Clinicalab, iGuzzini, Lympho Care e Il Crogiolo, laboratorio orafo che ha realizzato il GIGLI d’ORO e la nuova linea di medaglie dell’Associazione Beniamino Gigli. Altre aziende hanno voluto sostenere l’iniziativa con un concreto aiuto tra cui la Frenexport, da sempre vicina alla Associazione Beniamino Gigli. L’iniziativa gode anche del patrocinio dell’ENAC Ente Nazionale Attività Culturali.
Il programma prevede un momento introduttivo con la voce narrante di Luca Violini, un intervento musicale di alcuni allievi della Master Class di canto del Maestro Carreras e la cerimonia di premiazione vera e propria con la consegna del Gigli d’Oro, che consiste in una medaglia d’oro realizzata dagli artigiani del Laboratorio Orafo Il Crogiolo di Recanati, montata su una pergamena scritta dall’amanuense Malleus ed inserita in una elegante cornice. Il menu sarà firmato dallo chef Marco Biagiola che potrà liberare la sua fantasia con i prodotti messi a disposizione dalle aziende aderenti a Food Brand Marche.
Per l’occasione è stato anche predisposto un ANNULLO FILATELICO SPECIALE e Poste Italiane saranno presenti dalle 18.00 a Villa Koch per timbrare cartoline e francobolli per gli appassionati di filatelia. La cartolina postale è stata disegnata ad hoc per l’iniziativa e avrà il francobollo di Beniamino Gigli emesso nel 2007 del valore di 0,60 €.
Il ritorno del Premio GIGLI d’ORO vuole segnare un punto di ripartenza per l’Associazione Beniamino Gigli di Recanati che il prossimo anno festeggerà il 35° anniversario dalla fondazione. Il premio Gigli d’Oro nasce nel 1996 per volontà dell’allora presidente Luigi Vincenzoni per premiare ogni anno un artista meritevole che in qualche modo ricordasse, per attinenze di arte o di vita, il grande Beniamino Gigli. Da allora è stato assegnato a grandi artisti del calibro di Pietro Ballo, Daniela Dessì, Nicola Martinucci, Valeria Esposito, Vincenzo La Scola, Paolo Coni, Salvatore Fisichella, Leo Nucci e molti altri.
APPIGNANO. XX EDIZIONE DI LEGUMINARIA 7, 8, 9 ottobre 2022Nasce il Museo dell’Arte Ceramica di Appignano
Al via la XX edizione di Leguminaria 7, 8, 9 ottobre 2022
Nasce il Museo dell’Arte Ceramica di Appignano
Sabato 8 inaugurazione del Museo dell’Arte Ceramica di Appignano e apertura Mostra Concorso Ceramico Internazionale Convivium 2022
Count down verso l’apertura della XX edizione di Leguminaria che celebra ogni anno con una grande festa i principali patrimoni storici e culturali di Appignano: i legumi e la ceramica.
Da venerdì 7 a domenica 9 ottobre Leguminaria propone un ricco programma di iniziative, menù ed intrattenimenti che coinvolgono i migliaia di visitatori nel clima festoso del suggestivo borgo medioevale.
Tre giorni di grande festa con un’immersione nella storia, nella cultura ceramica ed enogastronomia del territorio, dove la tradizione centenaria dei legumi si potrà gustare negli antichi “cocci” realizzati dai vasai del borgo, ciotole in ceramica che rimarranno in omaggio ai visitatori delle numerose cantine presenti nel centro storico.
Attesissima l’inaugurazione del Museo dell’Arte Ceramica di Appignano – MarC sabato 8 ottobre alle ore 11,30 in via Roma n. 33, un nuovo e affascinante percorso museale, un viaggio nel mondo della ceramica di Appignano che parte dalla storia della produzione e giunge fino ai nostri giorni.
L’inaugurazione sarà preceduta da una conferenza introduttiva che si terrà alle ore 10,30 nella sala consiliare del Comune.
“Il Museo dell’Arte Ceramica di Appignano – MarC racconta l’identità del nostro Borgo – Ha dichiarato il Sindaco Mariano Calamita – un suggestivo itinerario nell’antica tradizione della ceramica della nostra città che parte dall’età romana grazie ai reperti archeologici rinvenuti nel sito di Collina del Sole e man mano prosegue tra le pieghe del tempo nell’ antica tradizione dei “coccià” gli artigiani appignanesi. Un vero e proprio percorso antropologico della nostra comunità.”
Sempre sabato 8 ottobre nel Palazzo comunale di Appignano si terrà la fase conclusiva del celebre concorso ceramico internazionale “Ceramica Appignano Convivium” giunto alla sua VIII edizione, curato da Elena Agosti direttrice del Museo di Villa Lattes (TV) che per l’edizione 2022 ha per tema le “Ceramiche Bestiali”.
“Saranno in mostra le 49 opere provenienti dal tutto il mondo selezionate dalla nostra giuria di esperti sul tema delle “Ceramiche bestiali”, opere che hanno come soggetto il variegato mondo animale in tutte le sue meravigliose forme ed espressioni. – Ha spiegato l’assessore alla Cultura Federica Arcangeli – Fin dall’antichità il mondo animale è stato uno tra i soggetti prediletti di artisti e committenti dove l’argilla è da sempre una delle principali protagoniste.”
Alle ore 16.30 si apriranno i lavori del convegno presso la Sala Consiliare del Palazzo comunale in Piazza Umberto I e alle ore 18 verrà inaugurata la mostra con l’esposizione delle opere selezionate nella Sala eventi del Palazzo comunale che rimarrà aperta al pubblico per tutto il week end di Leguminaria per permettere ai visitatori di decretare il Premio della Giuria Popolare con le loro preferenze.
“Leguminaria attira ogni anno migliaia di turisti nel nostro Comune, grazie alle numerose iniziative che abbiamo in programma rappresenta una grande occasione per promuovere le nostre bellezze storiche e paesaggistiche immerse nella filosofia del benessere legata ai legumi ed alla qualità della vita di questi luoghi” ha affermato il Vice Sindaco con delega al Turismo Stefano Montecchiarini.
Tanti, infatti, sono i concerti e gli eventi dedicati a grandi e piccini che ogni giorno fino a sera tardi animeranno le suggestive vie del borgo di Appignano per la grande festa di Leguminaria, tra cui anche “legu-bike” domenica 9 ottobre, una passeggiata in bicicletta con relativa degustazione di legumi tra le splendide colline del territorio.
L’intero programma di Leguminaria è consultabile sul sito www.leguminaria.it.
Appignano presenta la XX edizione di Leguminaria dal 7 al 9 ottobre 2022
Tra gli eventi principali: l’inaugurazione del Museo dell’Arte Ceramica di Appignano – MarC e il Concorso Ceramico Internazionale “Ceramica Appignano Convivium”
Il Comune di Appignano ha presentato oggi la XX edizione di Leguminaria in programma il 7, 8 e 9 ottobre 2022 nel centro storico del suggestivo borgo medioevale, in una conferenza stampa nel palazzo della Provincia di Macerata alla presenza del Presidente Sandro Parcaroli e delle autorità cittadine.
“Con piacere presentiamo la XX edizione di Leguminaria la manifestazione che celebra con una grande festa i nostri principali patrimoni storici e culturali del territorio, i legumi e la ceramica. – Ha dichiarato il Sindaco Mariano Calamita –Grazie al lavoro dei nostri agricoltori, custodi degli antichi semi autoctoni dei prelibati legumi e dei nostri vasai che dal 1500 ad oggi hanno perpetuato la tradizione dell’arte ceramica, Appignano racconterà ai visitatori con un’esperienza multisensoriale la storia di oggi e di ieri del nostro borgo medioevale.”
Tre giorni di grande festa con un’immersione nella storia, nella cultura ceramica ed enogastronomia di Appignano, dove la tradizione centenaria dei legumi si potrà gustare negli antichi “cocci” realizzati dai vasai del borgo, ciotole in ceramica che rimarranno in omaggio ai visitatori delle numerose cantine presenti nel centro storico.
Tra le novità di quest’anno l’inaugurazione del Museo dell’Arte Ceramica di Appignano – MarC sabato 8 ottobre alle ore 11,30 in via Roma n. 33, un nuovo e affascinante percorso museale, un viaggio nel mondo della ceramica di Appignano che parte dalla storia della produzione e giunge fino ai nostri giorni. L’inaugurazione sarà preceduta da una conferenza introduttiva che si terrà alle ore 10,30 nella sala consiliare del Comune.
“Leguminaria richiama ogni anno migliaia di visitatori da tutta Italia è un importante volano di promozione del territorio e della regione dove l’antica produzione e lavorazione dei legumi viene raccontata attraverso la tradizione e l’arte ceramica – Ha affermato il Vice Sindaco Stefano Montecchiarini – I cocci e le tecniche degli antichi vasai appartengo alla memoria collettiva della nostra comunità, un artigianato locale che nel tempo è confluito sempre più nell’arte rendendo la tradizione della ceramica di Appignano oggi più viva e apprezzata che mai. Quest’anno con l’apertura del Museo dell’Arte Ceramica di Appignano – MarC siamo riusciti a dare forma concreta ad un aspetto identitario del borgo che permetterà di tramandare le nostre tradizioni e la nostra cultura anche alle generazioni future.”
Principale evento della XX edizione di Leguminaria nelle giornate dell’ 8 e 9 ottobre nel Palazzo comunale la fase conclusiva del celebre concorso ceramico internazionale “Ceramica Appignano Convivium” giunto alla sua VIII edizione, curato da Elena Agosti direttrice del Museo di Villa Lattes (TV) che per l’edizione 2022 ha per tema le “Ceramiche Bestiali”.
“Un tema apprezzato dai ceramisti di tutto il mondo che ci ha permesso di selezionare ed esporre in mostra ad Appignano opere provenienti dall’America, dall’Argentina dalle isole caraibiche e da tutti i principali paesi europei. – Ha spiegato Federica Arcangeli assessore alla Cultura – Tra le suggestive vie del nostro borgo la secolare sapienza dell’artigianato si è saputa rinnovare nello studio di nuove forme e di nuovi mondi espressivi della creazione artistica ceramica. Ed è proprio questo che anima la filosofia del concorso internazionale “Convivium Ceramica Appignano”, la volontà di sostenere la ricerca di sempre nuove soluzioni tecniche ed artistiche che sappiano felicemente coniugare passato e presente nella rilettura delle antiche tradizioni ceramiche.”
Il celebre concorso “Ceramica Appignano Convivium” si aprirà sabato 8 ottobre alle ore 16.30 con il convegno presso la Sala Consiliare del Palazzo comunale in Piazza Umberto I, alle ore 18.00 ci sarà l’inaugurazione della mostra con l’esposizione delle opere selezionate presso la Sala eventi del palazzo comunale e si concluderà domenica 9 con le premiazioni. Tre i principali premi in palio: primo Premio di euro 1.700 all’opera vincitrice del concorso, il Premio decretato dalla giuria popolare dei presenti in mostra di euro 400 e il Premio dedicato agli artisti under 35 di euro 600.
La Presidente della Pro Loco di Appignano Mariella Carnevali ha presentato l’intero programma dei numerosi eventi della tre giorni di Leguminaria sottolineando lo sforzo della macchina organizzativa dell’Associazione e ringraziando tutti coloro che hanno permesso la realizzazione della XX edizione.
Da quest’anno Leguminaria entra nel Gran Tour delle Marche “con grande piacere accogliamo Appignano come nuova tappa del Grand Tour delle Marche – ha detto Alberto Monachesi coordinatore Gran Tour delle Marche – Leguminaria è una manifestazione prestigiosa che racconta l’identità della nostra regione, poggiando sui due attrattori che sono proprio alla base del circuito che Tipicità ha promosso con Anci Marche e la collaborazione della Regione, ossia il cibo tradizionale e la sapiente manualità.”
Ad accompagnare il count down verso l’apertura ufficiale di Leguminaria alcuni eventi tra cui sabato 1° ottobre alle 18,30 presso il Ristorante Villa Verdefiore di Appignano la degustazione di ricette antiche di legumi con abbinamenti a vini e oli eccellenti di Appignano guidata dal racconto ricco di storie curiosità e aneddoti sui legumi di Roberto Ferretti; martedì 4 ottobre alle 21,15 presentazione del libro “Dizionario biografico delle donne marchigiane”, presso la Biblioteca comunale di Appignano, mercoledì 05 ottobre dalle ore 18.30, evento/convegno Maria Cavatassi “La mia Storia” presso il pub-pizzeria “Dal Tramonto all’Alba” di Appignano.
È possibile consultare l’intero programma di Leguminaria sul sito www.leguminaria.it
RECANATI. La Società Operaia rischia di chiudere. Una convenzione con il Comune può salvarla, ma il sindaco non risponde
È un’accorata richiesta di aiuto quella lanciata dall’avv. Piergiorgio Moretti quale presidente della Società Operaia di Recanati che rischia di morire di stenti. Gli iscritti sono sempre di meno e dai 200 e passa di una volta sono ridotti a poco più di 50 anche a causa del virus: “Questa maledetta pandemia è stata devastante per la nostra associazione che ha subìto una strage di iscritti – scrive nella sua nota Moretti inviata al Sindaco e a tutti i capigruppo – e c’è una speranza di sopravvivenza solo se si riesce ad eliminare il peso del canone di locazione”.
Moretti indica anche una possibile soluzione al problema: il Comune stringa con il sodalizio recanatese una convenzione per la gestione dell’Archivio Storico, talmente ricco e importante che è soggetto alla vigilanza della Sovrintendenza dei beni storici e culturali. Esso consiste non solo nei documenti che attestano la storia della società dall’anno in cui fu fondata, il 1864, ma c’è anche la storia della Filanda di Recanati, i festeggiamenti ufficiali del primo centenario della nascita di Giacomo Leopardi, il ricco epistolario fra i soldati al fronte nella prima guerra mondiale con i familiari che, poveri di istruzione, per rispondere ai loro figli in trincea si rivolgevano ai maestri della Società Operaia. Non ultimi i documenti per l’istituzione della prima mensa popolare all’interno del chiostro di sant’Agostino.
Montefiore di Recanati. Ecco i volontati che hanno permesso LA SAGRA DELLA POLENTA 2022. Il Parroco ringrazia…
PARROCCHIA SAN BIAGIO
Montefiore di Recanati
Il Comitato Parrocchiale ringrazia i numerosi volontari che ci hanno permesso di realizzare la “31° Sagra della Polenta” in occesione della tradizionale festa parrocchiale della Madonna del Buon Consiglio.
Ringraziamo anche i numerosi cittadini che, dopo questi due anni di pandemia, hanno partecipato numerosi gustando il nostro menù a base di polenta ed altro.
La foto è di ieri prima del tradizionale pranzo di ringraziamento.
Saluti ed arrivederci al prossimo anno. Dio vi benedica!!
il parroco Don Iagnesh
POTENZA PICENA. Mugellini Festival: applausi infiniti per il giovane prodigio del pianismo italiano Edoardo Riganti Fulginei
Concerto inaugurale Mugellini Festival 2022
Mugellini Festival: applausi infiniti per il giovane prodigio del pianismo italiano Edoardo Riganti Fulginei
Un grande concerto inaugurale con brani di Haydn, Chopin e Rachmaninov
Applausi infiniti per Edoardo Riganti Fulginei giovane promessa del pianismo italiano di 17 anni, alla fine del concerto inaugurale della VII edizione del Mugellini Festival, nella suggestiva Cappella della Congrega dei Contadini di Potenza Picena.
Il pubblico del Festival è stato letteralmente sublimato dalle vigorose e appassionate esecuzioni al pianoforte di Edoardo Riganti Fulginei nel bellissimo programma incentrato su alcuni capolavori di Haydn, Chopin e Rachmaninov.
“E’ stata un’esecuzione straordinaria, Edoardo Riganti Fulginei ha dimostrato un’ esperienza e una maturità artistica degna dei grandi interpreti” ha commentato a fine concerto il Maestro Lorenzo Di Bella direttore Artistico della parte musicale del Mugellini Festival.
Il programma ha visto l’esecuzione della Sonata n. 49 in Do diesis minore di Franz Joseph Haydn, della Sonata n. 2 Op. 35 in Si bemolle minore di Fryderyk Chopin e la Sonata n. 2 Op. 36 di Sergej Rachmaninov.
“E’ stato un grande piacere poter condividere con il pubblico del Mugellini le immense emozioni di Haydn, Chopin e Rachmaninov, in un programma dove il tema del dolore e la morte sono stati protagonisti – ha detto Edoardo Riganti Fulginei – In questi periodi difficili la musica ci aiuta a capire meglio il mondo che ci circonda.”
In esposizione nella scenografica Cappella della Congrega dei Contadini di Potenza Picena, le opere dell’artista Elena Giustozzi, vincitrice del Premio Pannaggi 2021, scelta per questo evento da Mauro Mazziero direttore artistico della parte visiva del Mugellini e presentata da Paola Ballesi, Presidente dell’Associazione “Amici di Palazzo Buonaccorsi”.
Elena Giustozzi ha offerto al pubblico del Mugellini opere raffinate e suggestive, frutto di una pittura colta e sapiente che dà vita a delicati mondi racchiusi in una superficie specchiante, vasche da giardino in cui ristagna acqua piovana che rinserra un microcosmo di fiori, foglie, pollini, e piccoli insetti. Un punto di vista particolare che diventa un peculiare dispositivo per leggere nei segreti della natura che custodisce anche il senso dell’esistenza.
Il Mugellini Festival torna domenica prossima 9 ottobre con l’imperdibile concerto di un altro giovane talento, il ventunenne Giuseppe Gibboni che ha già legato il proprio nome alla storia violinistica vincendo il celebre premio Paganini di Genova
Il concerto di Giuseppe Gibboni sarà affiancato dalla preziosa esposizione di una selezione di opere contemporanee curata da Treccani Arte.
Tutte le biografie degli artisti, i programmi e le note di sala del musicologo Nicolò Rizzi sono consultabili nel libretto di sala del Mugellini Festival, edito quest’anno dalla casa editrice Treccani.
Nel sito del Festival www.mugellinifestival.it è possibile scaricare l’intero programma della stagione e acquistare in prevendita gli eventi. Per info Tel +39 392 445 0125
RECANATI. Convegno Aido LA SCIENZA INCONTRA LA FEDE. 7 OTTOBRE h 17
Venerdì 7 OTTOBRE 2022 alle ORE 17.00 nell’AULA MAGNA del Comune di Recanati si terrà l’incontro “LA MORTE COME PIENEZZA DI VITA. LA SCIENZA INCONTRA LA FEDE”, un evento organizzato da AIDO Recanati, patrocinato dal Comune.
Relatori :
Padre Alberto Maggi – Teologo, Biblista
Dott. Alberto Viozzi – Rianimatore, Anestesista, Responsabile attività dei trapianti
Luca Moreschini – Presidente Aido Fermo, Infermiere
AVVENIRE.IT Bodei: Leopardi, un Giobbe moderno
In un dialogo svoltosi al Festival della filosofia di Modena nel 2008, Remo Bodei e Franco Cassano – due intellettuali che ci mancano moltissimo, per l’acutezza della loro analisi sul nostro Paese e per la libertà con cui provocavano il pensiero cristiano si interrogarono su Giacomo Leopardi a partire dal tema della siepe: ostacolo alla capacità dell’uomo di vedere oltre e insieme molla dell’immaginazione. Bodei mise subito in rilievo come, parlando del genio di Recanati, si debba riconoscere in lui non solo un immenso poeta ma anche un grandissimo filosofo, il più importante che l’Italia abbia avuto nell’800. Capace come nessun altro di esprimere la percezione tragica della nostra presenza nel mondo e la sensazione di sgomento dinanzi all’immensità di un universo che ci sovrasta: «Ecco allora che per Leopardi L’infinito finisce con un naufragio». La dimensione di contemplazione che spalanca l’immaginazione fu evidenziata anche da Cassano, ma entrambi, interpellati a proposito della questione religiosa in Leopardi, non poterono esimersi dal sottolineare il suo ateismo: non è il Dio cristiano quello a cui il poeta guardava interrogandosi sul senso dell’esistenza in testi poetici come Il canto notturno di un pastore errante dell’Asia o Il pensiero dominante. Un tragitto messo in luce dai vari studiosi che nei decenni scorsi hanno voluto indagare l’opera di Leopardi dal punto di vista filosofico, rileggendo non solo l’opera poetica ma anche quella più saggistica, quale emerge in particolare nello Zibaldone e nella corrispondenza. Da Severino a Luporini a Rigoni, preceduti da Rensi e Tilgher, è il Leopardi nichilista e materialista che emerge con tutta la sua forza. Ma sono interpretazioni valide? Non del tutto così la pensava Remo Bodei, di cui ora da Mimesis esce il volume Leopardi e la filosofia (a cura di Gabriella Giglioni e Gaspare Polizzi; pagine 146, euro 14,00), che raccoglie testi di conferenze, alcune delle quali inedite, del filosofo che ci ha lasciato nel 2019. Se per Bodei è vero che nel poeta di Recanati non bisogna cercare alcuna proclamazione di assoluti, poiché più volte egli esclude la possibilità di un principio ordinatore del cosmo e di una giustificazione metafisica delle azioni umane, è sbagliato farne una sorta di Nietzsche italiano. «Leopardi è qualcosa di più», rispetto all’idea di un «Leopardi nichilista che vuole il nulla» o a quella, «diffusa nei manuali, del pessimismo cosmico ». Allo stesso modo, Leopardi non è né un irrazionalista né un progressista: «In una fase più tarda del suo pensiero poetante, egli vuole piuttosto completare e oltrepassare l’illuminismo interrotto dal ‘secol superbo e sciocco’ attraverso un’ultrafilosofia». Che non è altro che la prosecuzione della filosofia con altri mezzi, vale a dire la poesia. «Job del pensiero italiano»: così Carducci definì Leopardi; e in qualche modo anche Bodei si ritrova in questo giudizio critico che lo accosta a Giobbe. La condizione di infelicità dell’uomo, proclamata così spesso dal poeta, come può allora essere superata? Inevitabile il richiamo alla Ginestra e all’invito all’unione fra gli uomini per resistere al male, che provenga dalla natura o dall’uomo stesso, superando l’individualismo e la fiducia cieca nella scienza e nel progresso. Ancora una volta: posizione orientata verso il nichilismo o in qualche modo religiosa? Bodei lascia il campo aperto, preferendo indicare la strada di un umanesimo che non si arrende davanti al male e che può essere abbracciato da credenti e non credenti. E richiamandosi in più occasioni, sulla scia di Leopardi, a Pascal e alla sua definizione di «canna pensante», in cui consistono la dignità e la nobiltà dell’uomo, senza dimenticarne il noto grido: «Le silence eternel de ces espaces infinis m’effraie». La questione religiosa in Leopardi non è certamente chiusa, come hanno rilevato il filosofo Antimo Negri nel volume Leopardi. Un’esperienza cristiana (Edizioni Messaggero Padova 1997) e ancor prima il mistico Divo Barsotti in La religione di Giacomo Leopardi (Morcelliana 1975, ripubblicato dalle edizioni San Paolo nel 2008). Negri ridimensiona la leggenda di un Leopardi irrimediabilmente ateo e nichi-lista, mentre Barsotti ne parla come del «testimone più alto in Italia della crisi religiosa dell’uomo moderno». E aggiunge: «È proprio nel dolore del mondo e nell’umiliazione dell’uomo che, nonostante tutto, Dio si fa presente nella poesia leopardiana. Non è contro Dio che si coalizzano gli uomini nel canto La ginestra, ma contro il peccato del mondo». Il suo era semmai un rifiuto del cattolicesimo per come si presentava ai suoi occhi, una presa di distanza dal formalismo e dal bigottismo della Chiesa del tempo, così come dal cristianesimo estetico di Chateubriand, da quello liberale di Manzoni e da quello tradizionalista di suo padre Monaldo. Conclude Barsotti: «La grandezza di Leopardi è qui. È un cristiano che non sa credere in Dio. Egli cerca un interlocutore ma non lo trova. Di fatto né l’ateo né il credente, senza arbitrarie annessioni, può dire che Leopardi abbia preso una posizione definitiva e assoluta riguardo alla fede religiosa».
chi era Giobbe?
Nel paese di Uz viveva un uomo che adorava Geova. Si chiamava Giobbe. Era molto ricco e aveva una famiglia numerosa. Giobbe era un uomo gentile: aiutava le persone povere, le donne a cui era morto il marito e i bambini senza genitori. Ma questo vuol dire che non gli sarebbe mai successo niente di brutto?
Giobbe non sapeva che Satana il Diavolo lo stava osservando. Geova disse a Satana: “Hai notato il mio servitore Giobbe? Non c’è nessuno come lui sulla terra. Mi ascolta e si comporta bene”. Satana gli rispose: “Certo che ti ubbidisce! Tu lo proteggi e gli dai tante cose buone. Gli dai terre e animali. Portagli via tutto e vedrai che smetterà di adorarti”. Geova disse: “Puoi mettere alla prova Giobbe, ma non lo puoi uccidere”. Perché Geova permise a Satana di mettere alla prova Giobbe? Perché era sicuro che Giobbe avrebbe superato quella prova.
Satana cominciò a mettere alla prova Giobbe con una tragedia dopo l’altra. Mandò delle persone, i sabei, a rubare i bovini e gli asini di Giobbe. Poi il fuoco uccise tutte le pecore di Giobbe. I caldei, un altro gruppo di persone, rubarono i suoi cammelli. I servitori che stavano badando a quegli animali furono uccisi. Poi successe la cosa più brutta: tutti i figli di Giobbe morirono. La casa dove stavano facendo una festa era crollata su di loro. Giobbe era disperato, ma non smise di adorare Geova.
Satana voleva che Giobbe soffrisse ancora di più. Gli fece venire su tutto il corpo delle ferite che gli facevano molto male. Giobbe non sapeva perché gli stavano succedendo tutte quelle cose, ma continuò ad adorare Geova. E Geova fu molto contento di come si comportò Giobbe.
Poi Satana mandò tre uomini da Giobbe. Gli dissero: “Tu hai fatto un errore e hai cercato di nasconderlo. Dio ti sta punendo”. Giobbe rispose: “Non ho fatto niente di male”. Poi però cominciò a pensare che fosse Geova a causargli tutti quei problemi, e disse che Dio non lo stava trattando in modo giusto.
Un giovane uomo di nome Eliu aveva ascoltato in silenzio mentre gli altri parlavano. Poi con coraggio disse: “Quello che avete detto è sbagliato. Geova è più grande di quello che possiamo capire. Non potrebbe mai fare niente di male. Vede ogni cosa e aiuta le persone quando hanno dei problemi”.
Poi Geova parlò a Giobbe. Gli disse: “Dov’eri tu quando ho fatto il cielo e la terra? Perché dici che non sono giusto? Tu parli ma non sai perché accadono queste cose”. Giobbe ammise il suo errore e disse: “Ho sbagliato. Avevo sentito parlare di te, ma ora ti conosco davvero. Niente è impossibile per te. Scusa per quello che ho detto”.
Quando le prove finirono, Geova guarì Giobbe e gli diede molto più di quello che aveva prima. Giobbe visse una vita lunga e felice. Geova benedisse Giobbe perché era stato ubbidiente, anche quando ubbidire era difficile. E tu? Sarai come Giobbe e adorerai Geova qualunque cosa accada?
MONTEFANO. Premiazione del Festival dedicato al grande fotografo Arturo Ghergo
MONTEFANO. Premiazione del Festival dedicato al grande fotografo Arturo Ghergo
Teatro La Rondinella gremito di pubblico ieri pomeriggio per il Riconoscimento alla Carriera a Giuseppe Mastromatteo – President e Chief Creative Director di Ogilvy Italia e fotografo di rara maestria – e il Premio New Talent 2022 a Noemi Comi, brillante artista emergente che ha incantato tutti con le sue opere.
Il Festival – nato con il progetto regionale A.m.a.m.i. del Distretto Culturale della Regione Marche – ha dato prova della sua costante crescita con un Programma ricco di proposte e di eventi espositivi diffusi, tra cui Talk, Letture Portfolio, Mostre, occasioni d’incontro e Workshop che si protrarranno fino a tutto oggi.
La Premiazione è stata preceduta dall’inaugurazione della Mostra di Francesca Tillio, uno splendido lavoro non solo fotografico realizzato a Jesi sugli e con gli adolescenti cittadini: Emily Mignanelli – pedagogista – ha illustrato alla platea, raccolta in una delle aule delle Ex Scuole Elementari di Montefano, il mondo ed il sentire adolescenziale, in un unicum con la fotografa jesina.
Poi i saluti del Sindaco Barbieri, Vittorio Salmoni e Cristina Ghergo. Non sono mancati momenti di vera commozione e, subito dopo, la presentazione del libro “Piero Gemelli, fotografia e storie immaginate”, in un brillante scambio fra il grande fotografo e Maria Vittoria Baravelli, Art Sharer e curatrice del libro di Gemelli.
Maurizio Galimberti – nella presentazione del suo libro “Il Mosaico del Mondo” – intervistato da Denis Curti, Direttore Artistico del Festival – ha, come sempre accade con questo grande artista, illuminato, commosso e divertito il pubblico.
Soddisfazione del Sindaco Angela Barbieri “Tengo moltissimo a questo Progetto, lo ribadisco, e oggi pomeriggio ho visto il Teatro pieno, con me il Vicesindaco Pianesi, l’Assessore Monina e l’Assessore Franca Tronto ad accogliere questi grandi personaggi della Fotografia mondiale. Ringrazio tutti per aver offerto a Montefano – ancora una volta – l’opportunità di essere al centro di un mondo che – fino a qualche anno fa – era per noi ancora molto lontano. E’ mia intenzione coinvolgere sempre di più le Scuole montefanesi in progetti che avvicinino i ragazzi a questa meravigliosa Arte, che può solo farli crescere e – con il supporto di questi grandi artisti – farli diventare dei veri cittadini del mondo”.
La Presidente dell’Associazione Effetto Ghergo, Claudia Scipioni, ha ringraziato tutti – in primis la Regione Marche e l’Amministrazione Comunale di Montefano che sostengono da sempre il Festival- non mancando di affermare quanto questa settimana Edizione sia diventata importante e collocata ormai fra le Manifestazioni di interesse nazionale in ambito fotografico.
Questa mattina concludono il Festival le Letture Portfolio di Denis Curti, Piero Gemelli e Vincenzo Izzo e il Workshop di Alessandro Curti “Il futuro degli archivi e la memoria digitale”.
Le Mostre di Mastromatteo e Noemi Comi resteranno aperte al Museo Ghergo fino al 28 Dicembre, la Mostra di Francesca Tillio alle Ex Scuole Elementari fino al 4 Dicembre.
Informazioni e prenotazioni a info.effettoghergo@gmail.com
Gigli d’Oro 2022. Presentato in Regione radio_erre
“Beniamino Gigli è uno dei personaggi che più danno lustro alla nostra regione e onorare la sua memoria ha diversi obiettivi: il primo è quello di storicizzare sempre di più la sua persona, il secondo di cercare di ribadire il ruolo che ha avuto a livello nazionale ed internazionale nel mondo della lirica e il terzo, quello di perseguire una ricaduta sul nostro territorio di notorietà, di turismo, di accoglienza e di crescita culturale. Per questo il Consiglio Regionale è onorato di sostenere questa iniziativa”.
Con queste parole Carlo Ciccioli, membro della Commissione Cultura della Regione Marche ha aperto la conferenza stampa di presentazione della Edizione 2022 Premio GIGLI D’ORO ALLA CARRIERA che è stato assegnato al grande tenore catalano Josè Carreras.
La cerimonia di consegna, organizzata dall’Associazione Beniamino Gigli e da Controvento APS, avverrà domenica 9 ottobre a partire dalle 19 nella splendida cornice di Villa Koch a Recanati durante una cena di beneficenza firmata dallo chef Marco Biagiola, finalizzata alla raccolta fondi per la Fondazione Josep Carreras per la leucemia e per l’AMBALT, Associazione Marchigiana Bambini Malati di Leucemia e Tumori.
Anche il Presidente del Consiglio Regionale Dino Latini ha ringraziato gli organizzatori per aver coinvolto l’Assemblea Legislativa delle Marche. “Abbiamo aderito volentieri come compartecipazione per la valenza simbolica che riveste la figura di Beniamino Gigli collegato alla regione Marche. La nostra adesione vuole essere il riconoscimento di questo cammino che deve essere sostenuto ed evidenziato perché i naturali testimoni, quelli eterni, delle Marche, siano veicolati nel modo migliore. Siamo tutti convinti – ha concluso Latini – che questa sia una bellissima iniziativa che deve non essere coltivata ma espressa alla massima potenza”.
Alla conferenza stampa era presente anche la neo eletta senatrice Elena Leonardi che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa e del nome di Gigli a livello nazionale e soprattutto internazionale. “La nostra regione ha delle eccellenze che hanno fatto grande il nome dell’Italia – ha detto Elena Leonardi – quindi credo che sia un impegno, un onore e un vanto poter promuovere e sostenere iniziative come queste che non danno lustro solo a Gigli ma anche alla nobile arte di cui è portavoce mondiale”.
Il consigliere Pierpaolo Borroni nel suo intervento ha ribadito l’importanza della cultura nella provincia di Macerata. “In questo caso Recanati è trainante con il premio Gigli e questa compartecipazione – ha detto Borroni – e l’esempio di come l’amministrazione deve e può collaborare con le associazioni del territorio per le iniziative culturali che hanno un valore inestimabile”.
Dopo gli interventi dei rappresentanti dell’amministrazione regionale sono interventi i presidenti dei due sodalizi organizzatori della manifestazione.
Pierluca Trucchia, presidente dell’Associazione Beniamino Gigli, ricordando la figura dello storico presidente Luigi Vincenzoni, mancato due anni fa, nipote del tenore recanatese, ha espresso grande soddisfazione di poter parlare per la prima volta dalla nascita dell’associazione, nel lontano 1988, di Beniamino Gigli nella sede più rappresentativa della regione e ha ricordato come le Marche abbiano espresso in passato i massimi livelli della lirica con grandi cantanti marchigiani del calibro di Corelli, Bruscantini, Cerquetti, Tebaldi. “Abbiamo potuto organizzare questa edizione 2022 del Gigli d’Oro grazie alla compartecipazione del Consiglio Regionale e al contributo di aziende come IGuzzini, Il Crogiolo, Clinicalab, Lympho srl, Frenexport e di altre che hanno aderito al progetto – ha detto Trucchia – e così siamo riusciti a far rivivere, dopo dieci anni, questo Premio che si era interrotto per motivi diversi e che in passato è stato conferito a grandi interpreti come Pietro Ballo, Leo Nucci, Daniela Dessì, Fabio Armiliato, Nicola Martinucci e molti altri. Josè Carreras è un tenore dalla eccezionale carriera – ha detto Truccia – ma anche dal grande cuore: due aspetti che lo accomunano al nostro grande Beniamino. Come associazione riceviamo lettere e richieste da tutto il mondo a testimonianza di come Beniamino sia ancora amato da tutti gli appassionati di lirica che si possono avvicinare in modo forte a questa regione”.
Il presidente dell’associazione Controvento APS, Laura Borgognoni ha messo in luce l’importanza della collaborazione fra i due sodalizi recanatesi che, non solo condividono la stessa sede ma anche gli stessi valori lasciati da Luigi Vincenzoni e da Lucio Borgognoni, anche lui scomparso nello scorso mese di marzo. “Dalla loro esperienza e dal confronto tra le nostre professionalità abbiamo capito che i nostri eventi devono rispondere a tre requisiti imprescindibili: la qualità, la valorizzazione dei giovani talenti e la solidarietà. Il premio GIGLI d’ORO a Josè Carreras – ha detto Borgognoni – li rispetta tutti, viste la caratura del premiato, il momento musicale che ci sarà con alcuni dei suoi allievi e la cena di beneficenza. Un ospite gradito della serata sarà anche il tenore ucraino Vasyl Solodkyy a cui è stato assegnato proprio una settimana fa il Premio speciale in memoria di Lucio Borgognoni destinato al più giovane tenore finalista al prestigioso Concorso Internazionale di Canto Renata Tebaldi di San Marino”.
Sabato 1 ottobre alle 15 ora italiana, gli organizzatori del premio GIGLI d’ORO saranno ospiti della trasmissione Voce alla Radio che va in onda in diretta in Italia e in Argentina (CNN Radio Rosario) e poi ripresa da Radio Internazione di Genk in Belgio e su Radio Hofstra di New York per tutti i marchigiani nel mondo.
Alla conferenza erano presenti anche Federica Maurizi di MediaDux, Daniela Calisti collaboratrice delle associazioni e Sergio Santomo presidente dell’AMBALT. “Sono lusingato di poter partecipare a questo evento con la nostra associazione al fianco di quella di Josè Carreras – ha detto – perché la sua tenacia e anche la nostra ci insegnano una cosa: non bisogna mollare mai. È quello che cerchiamo di trasmettere alle famiglie e questo forse conta di più del sostegno concreto che gli diamo. Passare attraverso l’esperienza della leucemia – ha concluso – ci fa capire ogni giorno quanto la vita sia bella e preziosa”.
Per l’occasione è stato anche predisposto un ANNULLO FILATELICO SPECIALE e Poste Italiane saranno presenti dalle 18.00 a Villa Koch per timbrare cartoline e francobolli per gli appassionati di filatelia. La cartolina postale è stata disegnata ad hoc per l’iniziativa e avrà il francobollo di Beniamino Gigli emesso nel 2007 del valore di 0,60 €.
Per i progetti della Fondazione José Carreras e dell’AMBALT è stata anche avviata una campagna di crowfunding http://www.ideaginger.it
Recanati. Ecco il cartellone 22/23 del Persiani
Il Teatro Persiani di Recanati torna ad aprire le sue porte a una nuova stagione di spettacolo dal vivo, promossa dal Comune di Recanati con l’AMAT e realizzata con il contributo della Regione Marche e del MiC.
“Siamo felici di presentare la nuova stagione teatrale – afferma l’Assessora alla Cultura Rita Soccio – nata con l’intento di soddisfare i diversi gusti del pubblico con un ventaglio di proposte che spaziano tra generi diversi per far sì che il teatro possa essere un luogo fruito e vissuto da tutta la cittadinanza, un luogo privilegiato di coesione sociale, soprattutto in un momento difficile come quello attuale. L’amministrazione comunale rinnova quindi l’investimento nelle attività culturali certa che esse siano azioni fondamentali per la crescita sia sociale sia economica della città di Recanati. Una particolare attenzione va anche alla stagione dedicata ai più piccoli e alle loro famiglie, La Domenica al Persiani, un progetto a cui crediamo fortemente come occasione di crescita non solo di giovani spettatori ma anche di futuri cittadini adulti. Auspichiamo quindi che possa essere una stagione teatrale apprezzata e partecipata da tutta la comunità recanatese”.
L’apertura di stagione l’8 novembre è con l’attesa prima nazionale di Le verdi colline dell’Africa che segue una residenza di allestimento proprio al Teatro Persiani che conferma la sua vocazione di luogo di creazione artistica. Lo spettacolo è un personalissimo tributo di Sabina Guzzanti, in scena con Giorgio Tirabassi, al testo Insulti al pubblico dello scrittore e drammaturgo austriaco Peter Handke, uno spettacolo ma soprattutto un gioco che ruota intorno a un serissimo confronto sul teatro e la sua essenza. Ancora una residenza al Teatro Persiani, questa volta di riallestimento, con un grande Maestro della scena come Gabriele Lavia, in veste di traduttore del testo, adattatore, regista e interprete accanto a Lorenzo Terenzi, che ritorna il 26 novembre alla più sconcertante opera di Dostoevskij, Il sogno di un uomo ridicolo, storia paradossale di un uomo che, deciso a suicidarsi, sogna la propria vita dopo la morte. Monica Casadei, eclettica coreografa emiliana, presenta il 15 dicembre II barbiere di Siviglia, uno spettacolo immaginato come un “balletto d’azione” e che coinvolge in una contaminazione di linguaggi tutto il corpo creativo di Artemis Danza sulle magnifiche musiche di Gioachino Rossini con le elaborazioni musicali del compositore Luca Vianini. La ciliegina sulla torta in scena il 22 gennaio è una commedia divertente, uno spettacolo allegro ma non spensierato sulla famiglia e le sue innumerevoli dinamiche. Ne sono interpreti Edy Angelillo, Blas Roca Rey, Milena Miconi e Adelmo Fabo, diretti da Diego Ruiz, che invitano lo spettatore a riflettere sugli innumerevoli imprevisti e le sorprese che la vita può tenere in serbo per ognuno. Il 27 febbraio il cantautore più eccentrico e personale della storia della canzone italiana, Elio, canta e recita Enzo Jannacci in Ci vuole orecchio, uno spettacolo in grado di intrecciare temi e stili apparentemente inconciliabili: allegria e tristezza, tragedia e farsa, gioia e malinconia. Sul palco, nella coloratissima scenografia disegnata da Giorgio Gallione, assieme a Elio ci sono cinque musicisti, suoi stravaganti compagni di viaggio. Pubblicato nel 1975 e adattato per il cinema nel 1977, La vita davanti a sé di Romain Gary – a Recanati il 7 marzo – è la storia di Momò, bimbo arabo di dieci anni che vive nel quartiere multietnico di Belleville nella pensione di Madame Rosa. Un romanzo commovente e ancora attualissimo che racconta di vite sgangherate e di un’improbabile storia d’amore toccata dalla grazia. Nel ruolo del protagonista e del regista, Silvio Orlando conduce lo spettatore dentro le pagine del libro con leggerezza e ironia dando vita a un autentico capolavoro “per tutti”. La stagione si avvia alla conclusione il 19 aprile con Le ferite del vento di Juan Carlos Rubio, con Cochi Ponzoni e Matteo Taranto, regia di Alessio Pizzech. Il giovane Davide, alla morte del padre Raffaele si ritrova a dover sistemare le sue cose e viene a conoscenza di un segreto che mai avrebbe potuto immaginare. Un racconto intenso, fatto di emozioni che riporta in superficie temi archetipici e li restituisce con un linguaggio vicino alla quotidianità capace di svelare la poesia delle piccole cose e riconsegna intatta allo spettatore l’originaria forza del teatro.
Il Teatro Persiani rinnova l’atteso appuntamento con La domenica al Persiani, stagione dedicata alle famiglie con tre appuntamenti. Il 20 novembre arriva in scena Gelsomina Dreams, un dichiarato omaggio della compagnia Blucinque aH’immaginario di Federico Fellini, uno spettacolo che fonde danza, circo, teatro e musica live in un montaggio poetico e onirico. Un grande classico del teatro per l’infanzia, Alice nel paese delle meraviglie, è proposto il 5 febbraio dal Gruppo Panta Rei che mostra un mondo fantastico popolato da strani personaggi e caratterizzato da repentini e inaspettati cambi di situazione. Ultimo appuntamento il 12 marzo con Papero Alfredo di Teatro Giovani Teatro Pirata, una storia divertente per i più piccoli (da 2 anni) che racconta del rapporto tra vecchio e nuovo, tra babbi e figli, generazioni destinate ad amarsi, sfidarsi, e rincorrersi per l’eternità.
Rinnovi abbonamenti con conferma del posto 20 – 23 ottobre, rinnovi abbonamenti con possibilità di cambio posto 24 – 25 ottobre, vendita nuovi abbonamenti 26 – 30 ottobre presso biglietteria Teatro Persiani 071 7579445. Costi abbonamenti da 65 a 160 euro. Inizio spettacoli ore 21.30, domenica ore 17. Informazioni AMAT 071 2072439.
ABBONAMENTI
[7 spettacoli]
20 – 23 ottobre rinnovi con conferma del posto
24 – 25 ottobre rinnovi con possibilità di cambio posto
26 – 30 ottobre nuovi
BIGLIETTERIA TEATRO PERSIANI
in campagna abbonamenti nei giorni indicati dalle ore 17 alle ore 19.30
settore a | euro 160 | ridotto[1] euro 130 |
settore b | euro 130 | ridotto* euro 95 |
settore c | euro 95 | ridotto* euro 65 |
[1]La riduzione è valida per i giovani fino a 25 anni e gli adulti oltre i 65 anni, possessori Marche Cultura Card e convenzionati vari. Per II barbiere di Siviglia riduzione valida anche per gli iscritti scuole danza. Riduzioni previste anche per possessori Carta Regionale dello Studente.
LA DOMENICA AL PERSIANI
BIGLIETTI dal 20 ottobre
Posto unico numerato euro 6
BIGLIETTERIA TEATRO PERSIANI
dal mercoledì al sabato dalle ore 17 alle ore 19.30 nei giorni di spettacolo feriali dalle ore 17 domenica di spettacolo dalle ore 15
INFORMAZIONI
Teatro Persiani 071 7579445 [corso Cavour, 62019 Recanati] AMAT 071 2072439 amatmarche.net
INIZIO SPETTACOLI
ore 21.30 domenica ore 17
Montecassiano. Inizia la 47 edizioni della “Sagra dei Sughitti”.
…dal 30 settembre al 2 ottobre tre giorni di manifestaz<ioni, degustazioni e spettacoli.
Insieme al Pane Nociato e alla Pizza di formaggio, i Sughetti di mosto marchigiani sono uno dei piatti della tradizione che ci piacciono di più.
Come tutte le ricette di questi piatti tipici ogni famiglia custodisce gelosamente la propria versione, questa è la nostra che vi regaliamo con molto piacere per farvi provare questa deliziosa esperienza culinaria. Sarà perché sono legati a ricordi familiari e di casa, ma per noi i Sughetti di mosto scaldano il cuore e trasmettono il vero calore familiare.
Ingredienti:
– 1 lt mosto già bollito
– 135 g farina di mais
– 200 g gherigli di noci
Il mosto, cioè il succo di uva appena pigiata, è un prodotto meraviglioso da utilizzare in cucina, ma dovete trattarlo con particolare attenzione. Prima di essere utilizzato in cucina e soprattutto dopo pochissimo tempo dalla pigiatura, va filtrato con un colino a maglie finissime e poi fatto bollire per circa 2 ore a fuoco basso in modo da arrestare il processo di fermentazione e di concentrare il fruttosio presente al suo interno. Ne deve evaporare circa il 20/25%, quindi prendetene sempre un pochino di più in modo da avere al quantità esatta per la ricetta.
Una volta bollito fate raffreddare completamente prima di utilizzarlo per preparare i sughetti o altri dolci tipici del periodo della vendemmia.
Detto questo passiamo alla preparazione vera e propria dei Sughetti di mosto o Sciughetti in base alla zona della regione. Principalmente vengono fatti nelle province di Macerata ed Ancona.
La nostra ricetta non prevede l’aggiunta di zucchero, ma se il mosto dovesse risultare poco zuccherino, potete aggiungerne a vostro piacere.
Mettere in una pentola capiente il mosto e mentre mescolate con una frusta aggiungete la farina di mais a pioggia. Mettete sul fuoco e girando continuamente proprio come si fa con la polenta, portate ad ebollizione e fate cuocere per 35/40 minuti.. Poi versate nei piatti a raffreddare…
POTENZA PICENA- Mugellini Festival 2022 sette appuntamenti con la musica la parola e l’arte . Concerto inaugurale domenica 2 ottobre . Il giovane talento Edoardo Riganti Fulginei al pianoforte con brani di Haydn, Chopin e Rachnaninov
COMUNICATO STAMPA 28 settembre 2022
POTENZA PICENA- Mugellini Festival 2022 sette appuntamenti con la musica la parola e l’arte . Concerto inaugurale domenica 2 ottobre . Il giovane talento Edoardo Riganti Fulginei al pianoforte con brani di Haydn, Chopin e Rachnaninov
Il Mugellini Festival inaugura la stagione artistica 2022 domenica 2 ottobre alle ore 17,30, nella Cappella dei Contadini di Potenza Picena con il concerto del giovane pianista talentuoso Edoardo Riganti Fulginei che eseguirà al pianoforte brani di Haydn, Chopin e Rachnaninov.
La stagione artistica del Mugellini festival offre un viaggio simbiotico attraverso la musica, la parola e le arti visive all’interno dei luoghi più suggestivi di Potenza Picena.
Una peculiarità del Festival, dedicato all’illustre figura del compositore di Potenza Picena Bruno Mugellini che lo ha contraddistinto fin dagli esordi grazie alla doppia direzione artistica del maestro Lorenzo di Bella della parte musicale e dell’artista Mauro Mazziero delle arti visive.
“Seguo lo sviluppo artistico di Edoardo Riganti Fulginei da alcuni anni – ha dichiarato il direttore artistico della parte musicale del Mugellini il M° Lorenzo Di Bella – Nonostante la sua giovane età, compirà 18 anni a fine ottobre, abbina ad una padronanza strumentale una profondità di pensiero e ricerca interpretativa che lo rendono una vera promessa del concertismo italiano. Il Mugellini Festival gli dimostra la sua stima affidandogli il concerto inaugurale, l’evento di punta della manifestazione da sempre affidato a grandi pianisti internazionali”.
Nato ad Assisi il 27 ottobre 2004, Edoardo Riganti Fulginei dopo un percorso che lo avvicina al pianoforte, iniziato a 4 anni e mezzo, nel 2016 diviene allievo del M° M. Rossetti. Dal settembre 2018 è allievo presso l’Accademia Pianistica di Imola ‘Incontri col Maestro’ dove studia con E. Pace e R. Risaliti. Attualmente è iscritto al Triennio accademico presso il Conservatorio ‘Morlacchi’ di Perugia nella classe del M° M. Vacatello. Ha partecipato a varie masterclass con i maestri L. Margarius, A. Vassilenko, B. Pe – trušanskij, I. Fliter, V. Maltempo, M. Ferrati, J. Rose; oltreché con E. Kupiec e J.-Lin Jiang, presso la Höchschule für Musik di Hannover. È risultato vincitore di 30 concorsi pianistici nazionali e internazionali (tra primi premi e premi assoluti), tra i quali: Concorso Pianistico Internazionale ‘Andrea Baldi’ di Bologna, Concorso ‘Nuova Coppa Pianisti ’ di Osimo, Concorso Internazionale ‘Città di Cortemilia’, Concorso Internazionale – le ‘Città di Spoleto’, Concorso Pianistico per Giovani Talenti ‘Steinway’, Concorso Nazionale di Esecuzione Pianistica ‘Città di Bucchianico’, Concorso Nazionale Pianistico ‘Rospigliosi’ di Lamporecchio, Concorso Internazionale Pianistico ‘La Palma D’Oro’ di San Benedetto del Tronto, Concorso Internazionale di Albenga (cat. ‘Eccellenza’), Concorso Pianistico Internazionale ‘Palma D’Oro’ di Finale Ligure, Ibla Gran Dprize.
Ad affiancare le note di Edoardo Riganti Fulginei sarà l’arte raffinata e suggestiva dell’artista Elena Giustozzi.
“Ormai da diversi anni affianchiamo al concerto inaugurale del Mugellini Festival la mostra delle opere del vincitore del Premio Pannaggi di Macerata quest’anno vinto da Elena Giustozzi – Ha affermato Mauro Mazziero direttore artistico delle arti visive del Festival – Conoscevo il suo lavoro da tempo e l’ho sempre apprezzato e come membro della giuria del Premio Pannaggi sono stato piacevolmente sorpreso, come gli altri giurati, dal notevole sviluppo della sua ricerca e dalla raffinatezza della sua pittura.”
Le opere di Elena Giustozzi saranno esposte per l’occasione del concerto inaugurale del Mugellini nella Cappella dei Contadini di Potenza Picena e verranno raccontate da Paola Ballesi.
Nel libretto di sala del Mugellini Festival, edito dalla celebre casa editrice Treccani, tutte le biografie degli artisti, i programmi e le note di sala del musicologo del Festival Nicolò Rizzi.
Sul sito del Festival www.mugellinifestival.it è possibile scaricare l’intero programma della stagione e prenotare gli eventi. Per info Tel +39 392 445 0125