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La mappa babilonese del mondo è incisa sulla superficie di una tavoletta tardo-babilonese conservata al British Museum (reperto BM 92687). Il manufatto è frammentario e incompleto e non se ne conoscono copie, né rappresentazioni analoghe. Si tratta, cioè, di un unicum inestimabile, ma del quale è difficile valutare la rappresentatività delle conoscenze geografiche dei popoli mesopotamici. Esso, tuttavia, ha influenzato enormemente l’opinione degli storici sulle conoscenze geografiche e cosmografiche del Vicino Oriente antico.
La Mappa del mondo babilonese, o semplicemente Mappa Mundi (c. 500 a.C.), è una rappresentazione concettuale della superficie terrestre attorno a Babilonia, in cui il mondo intero sembra essere un cerchio piatto circondato da un oceano a forma di corona circolare oltre il quale, però, si estendono alcune “lontane regioni” o “isole” a forma di triangoli. Lo schema ricorda la cosmografia arcaica, come risulta negli scritti di Omero ed Esiodo, in cui l’ecumene è rappresentata come un disco piatto circondato dal fiume Oceano.