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Recanati. Il 9 e il 10 dicembre si festeggia ‘La NOTTE della VENUTA’

by Roberto Tanoni

La Venuta è una festa tradizionale delle Marche, diffusa anche in alcune zone dell’Umbria, che si tiene da più di quattrocento anni la sera tra il nove e il dieci dicembre, accendendo grandi fuochi in città, paesi e campagne.
Oggetto della ricorrenza: arrivo a Loreto della …
Tradizioni religiose: recita delle litanie lauretane …
Altri nomi: Festa del Passaggio, Festa del Tran…
Tradizioni: accensione di falò in città e campa…

Precedentemente festa spontanea, nel 1617, grazie all’iniziativa del frate cappuccino anconitano fra’ Tommaso[8], l’usanza si diffuse capillarmente in tutte le Marche[9].

Al momento della definitiva ufficializzazione della festa (1624) queste erano le prescrizioni, descritte dallo stesso MONALDO LEOPARDI padre del poeta: sparo di mortai, suono di tutte le campane (alle 3,30 della notte, ora in cui la Santa Casa avrebbe toccato terra, fuochi sopra alle torri comunali, lumi a tutte le finestre, mentre grandi falò si accendono nei paesi, in tutti i rioni delle città e nelle aie di tutte le case di campagna.

Chi disponeva di un’arma da fuoco doveva sparare un colpo in aria, in segno di festa; di seguito veniva celebrata la “Messa della Venuta”. Ad Ancona durante la vigilia si digiunava, mentre la popolazione della provincia di Ascoli e di Fermo consumava un’abbondante pasto battezzato con il nome di “Nataletto” (Natalitte)[7].

Alla festa della Venuta del 1849 assistette anche GARIBALDI, che si trovava ad Ancona per chiedere ai circoli patriottici sostegno per la causa della Repubblica Romana…

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